07-12-2019
Duccio Corsini con la figlia Elena Clarice durante la recente presentazione milanese
L’attenzione alla natura e il digitale: questi due temi si abbracciano con spontaneità alla presentazione di Principe Corsini al ristorante L’Alchimia, fresco di stella. Sullo sfondo si addensano invece le nubi sul fronte del vino, con l’annuncio del Chianti Gran Selezione e il Chianti Classico che annuncia ricorso.
Sembra distante, eppure vi converge, l’interesse per l’ecosostenibilità, nell’accezione più profonda. Dal 1992 Duccio Corsini ha inteso preservare l’equilibrio della sua terra, quello storico e prima ancora naturale, arrivando quindi al passaggio delle certificazioni.
Uno scorcio della Tenuta La Marsiliana
Per Filo – Igt Toscana Sangiovese del 2017 – sprigiona quell’ispirazione di simbiosi con la natura, espressa dal figlio di Duccio, Filippo. Fin dai colori, quell’intenso rubino che conduce agli aromi di frutta rossa e rose, congedandosi poi lentamente e con eleganza profonda e mai ostentata.
Per portare avanti quella storia sbocciata nel 1363 in Toscana, quando la famiglia Corsini provvide ad acquistare tre poderi a vigna e un ulivo, oltre a una casa e un frantoio.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
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responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky