29-08-2013

Klugmann, dopo Venissa anche l'Argine

Chef Antonia pronta a raddoppiare: casa Bisol e il suo nuovo locale nel Collio. Finalmente pronto

Antonia Klugmann (a destra nella foto) e Arianna D

Antonia Klugmann (a destra nella foto) e Arianna Dalla Valeria, giovanissima, 25 anni, così in gamba da permettere alla chef giuliana di potere seguire sia la cucina del Venissa sull'isola di Mazzorbo, “gemella” della più famosa Burano (Venezia), sia quella dell'Argine, il suo locale di prossima apertura nel Collio

Un semplice fiore di zucchina, gli occhi gioiosi della chef, la dimensione naturale di un’isola magica che riscopre la vocazione agreste: mentre il battello ci riporta sulla terraferma - attorno a noi una Laguna placida e silente assorbe quel poco di pioggia che unisce cielo e terra in un unico universo liquido - nella mente balenano immagini color pastello: sono le suggestioni di un pranzo al Venissa, sull’isola di Mazzorbo, “gemella” della più famosa Burano, telefono +39.041.5272281.

Speranza numero uno: «Speriamo che questo posto non mi piaccia», aveva meditato Antonia Klugmann, migliore chef donna per Identità Golose 2013, mentre percorreva il percorso inverso al nostro e si accingeva a scoprire il progetto voluto dalla famiglia Bisol per far rivivere a Mazzorbo la “Venezia nativa”, i suoi orti, il suo mondo vegetale, l‘uva Dorona e il vino che se ne ricava (ne riparleremo). Antonia era chiamata a una specie di supplenza: non far rimpiangere un altro fornello in rosa, Paola Budel, che aveva appena lasciato l’incarico. Qualche mese a Mazzorbo – era l’accordo con Gianluca Bisol – e poi lei, confermando una vocazione un po’ nomade, avrebbe di nuovo fatto le valigie, destinazione Dolegna del Collio (Gorizia) dove a fine ottobre aprirà l’Argine di Vencò, il suo nuovo ristorante. «Speriamo che questo posto non mi piaccia», ecco qual era dunque la ragione di un pensiero quasi inconfessabile: altro incombeva. Invece le è piaciuto, e tanto, «questa è una realtà che sento profondamente mia».

Il matrimonio s’aveva da fare e si farà: possiamo ufficializzarlo, la Klugmann non lascia, anzi raddoppia gli sforzi, manterrà la guida del Venissa cui affiancherà il suo nuovo Argine, a Mazzorbo insedierà la fidata sous Arianna Dalla Valeria (giovanissima – neanche 25 anni - e talentuosa) mentre lei farà su e giù col Collio. Era scritto nelle stelle.

Speranza numero due, parla sempre la Klugmann: «Spero ora di essere all’altezza delle aspettative». Applauso all’umiltà non affettata di una chef-ragazza (34 anni il prossimo 2 settembre: auguri) che non ha paura di sporcarsi le mani, di bruciarsi le dita spadellando a più non posso, perché cucina con passione, glielo si legge in quegli occhi vividi dei quali dicevamo, lo confermano le sue parole: «Sono nove anni che non faccio un giorno di ferie, ma va bene così, amo questo lavoro». Tranquilla, Antonia: sei abbondantemente all’altezza.

Animella di vitello, cioccolato bianco e soia al nero di seppia, peperone friggitello

Animella di vitello, cioccolato bianco e soia al nero di seppia, peperone friggitello

Intanto perché Venissa sembra ritagliato apposta per il suo stile, che si basa su stagionalità ed elemento vegetale: «L'amore per il naturale, l'acqua, l'orto e il frutteto ci accompagna nella scelta delle materie prime da utilizzare» (in questo, vi sarà una perfetta simbiosi anche con l’Argine, che guarda il fiume Judrio…). Poi, perché i risultati sono già di valore. Basico, bellissimo e buonissimo, d’incommensurabile eleganza è il fiore di zucchina sbollentato solo per metà dalla parte del gambo, un poco affumicato, accompagnato da una senape maison e ornato di fiori eduli di malva e acetosella. Piatto d’innamoramento immediato, folgorante per la sua delicatezza, al pari di fratellini più muscolosi: la Polentina e il mare (profumata al pomodoro e acqua di ostrica, con ostriche, ricci di mare, riduzione di corallo e capesante e nero di seppia: tripudio marino, lunghissimo al palato), la golosa Animella di vitello, cioccolato bianco e soia al nero di seppia, con peperone friggitello, o lo squisito Petto d'oca, funghi shiitake e gnocchi di pane.

Chiusura perfetta dedicata al mondo vegetale: Gelato alla camomilla e meringa all'italiana al limone. Ci si imbarca gratificati.


Carlo Mangio

Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo?
La meta è comunque golosa, per Carlo Passera

Carlo Passera

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Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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