13-08-2023
Il Fradis Minoris, sulla lingua di terra che - a due passi dalle rovine dell'antica città di Nora, di età fenicia, punica e romana - separa la Laguna di Nora dal Mar Tirreno, quasi verso il Canale di Sardegna: un luogo bellissimo arricchito dalla cucina di Francesco Stara
Francesco Stara ha una bella responsabilità. Che parte da queste parole:
Cucina: sostenibile, circolare, etica. Era ed è la nostra missione quando abbiamo avviato il nostro progetto ristorativo. Eppure, davanti a questo intento e più in generale davanti ai cambiamenti del nostro pianeta, ogni giorno ci poniamo mille domande. Quanta strada abbiamo ancora da fare per migliorarci perché le nostre azioni impattino il meno possibile sull'ambiente che ci ospita? Tanta. Tantissima. Però è importante sapere che l'impegno verso la sostenibilità e tutto ciò che comporta è una presa di coscienza che esula dalla perfezione. Si basa sulla consapevolezza. Non è una gara a chi è più bravo a evitare la plastica, a mangiare stagionale, a evitare gli scarti. Vorremmo dirvi che siamo bravissimi, ma non sarebbe vero. Facciamo il nostro studiando, provando a trasmettere ciò che sappiamo e abbiamo imparato. Proviamo a raccontare qualcosa a cui teniamo, ma non c'è nessuna sfida all'essere green. La sostenibilità è un atto di coscienza verso sè stessi e verso chi ha percorso la nostra strada prima di noi e ci ha permesso di essere qui, su questa terra, oggi. Tutti, proprio tutti, possiamo assumere quest'impegno a piccoli passi.
Si lascia l’auto al parcheggio davanti alla chiesetta del XII secolo dedicata a Sant’Efisio e si cammina su una striscia di terra, più o meno 400 metri, con a sinistra il mare e la laguna a destra. Il panorama comprende le colonne delle ville e delle terme dell’antica Nora, con l’aria salmastra, i profumi della vegetazione selvatica della laguna e i richiami degli uccelli, alcuni rari, come il gabbiano corso. Il Fradis Minoris ha la cucina a vista, gli arredi contemporanei ed ecosostenibili sono costruiti con materiali riciclabili. La sala è quasi sull’acqua e dai tavoli lo sguardo spazia tra mare e cielo, sul davanti Nora e la torre aragonese, e di lato uno spicchio di laguna. Il menu viene fatto dopo il rientro della barca del pescatore Mario e dei pescherecci locali e nel rispetto del ciclo naturale i pesci sono pescati con sistemi tradizionali.
Francesco Stara
Degustazione di uova di granseola a diversi stadi di maturazione: quelle rosse sono più "giovani", quelle scure sono invece poco prima della deposizione. Cambia consistenza e gusto
Al centro una ricotta di latte di pecora con gonadi di pesce e alghe, da gustare con una sapa di miele, spezie e arancio. Attorno, da sinistra e in senso antiorario: prosciutto di muggine affumicato, salsiccia di polpo, lardo di seppia, bottarga di muggine. Arriva anche il pane di farine bio macinate a pietra, 50% farro integrale e 50% farro bianco. C'è anche la pita nel cui impasto, invece dell'acqua, è usato il kefir. E i grissini con una piccola percentuale farina di canapa e olio aromatizzato alle foglie di fico
Nel piatto vari assaggi da condividere: pomodorino di Pula marinato, buridda maison (gattuccio, i suoi fegati, prezzemolo, aceto, noci), terrina di pesce con maionese al limone nero, cozze in scabecciu, bon bon di fegatini di pesce con marmellata di cipolla rossa
Assaggi di mare: prima, senza foto, tre piattini con trippa di scorfano con chips al Fiore sardo; patata al bbq nappata con teriaki di lische di pesce; pardulas con ragù di teste di pesce. Qui sopra invece: pasta d'alghe, ostrica di Tortolì affumicata; panna cotta all'ostrica con crumble all'asparago di mare e inula (nella conchiglia); infuso di inula, salicornia, asaparago selvatico e tè Matcha con spuma di ostrica
Sa ramadura: è un rito che caratterizza la festa di Sant’Efisio del 1° maggio. Un omaggio di fiori ed essenze odorose che creano un tappeto ricchissimo e coloratissimo sul quale passano il cocchio del Santo e i suoi devoti. In onore di questa tradizione, nel menu del Fradis Minoris è un piatto composto da più di 30 ingredienti, tra varietà di vegetali di stagione, foglie, fiori selvatici, erbe spontanee e alghe marine. Sotto una crema di caprino e una pasta di zenzero e lenticchie
Gambero rosso e gambero gobbetto marinati con polvere di plancton, alghe, piante della Laguna e uova di gambero gobbetto. Il fenicottero è composto di caramello di gambero realizzato con le teste. A parte un katsu sando di gambero rosso e gambero gobbetto, con maionese di granchio
Segue il Morone marinato in miso di Vernaccia e cotto al bbq, cipolle rosse in vinaigrette ed emulsione di ortaggi. Poi Cavolfiore al bbq, salsa di peperoncino affumicato, alghe, crema di fagioli, riso nero Gioiello di Oristano e katsuobushi di laguna (ossia di spigola e orata). Qui nella foto, invece, il piatto successivo: Culurgiones ripieni di patate, pecorino e menta, riduzione di Cannonau, ragù di bocconi e caglio di capretto. I bocconi sono le murici
Linguina alla bottarga di muggine della Laguna di Nora, Axridda (un pecorino sardo molto raro, viene completamente ricoperto di argilla, Presidio Slow Food)
Finale dolce-non-dolce: Semifreddo di finocchio, cuore di pompia, sorbetto di ceci e sesamo, finocchietto di mare e liquirizia
Francesco Stara con lo staff di sala: da sinistra Ilaria Rimessi, Andrea Orru e Gianluca Buttarelli
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a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
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