10-07-2022
Antonello Sardi, primo da sinistra, con la proprietaria della Tenuta Le Tre Virtù, Valentina Sabatini, e i ragazzi della brigata, ossia Lorenzo Lastrucci, classe 1994 di Barberino di Mugello; e Nico Franchi (sous chef, ma si occupa anche dei dolci), classe 1991 di Arezzo. A destra c'è Gianmarco Grossi da Borgo San Lorenzo, classe 1994, che si occupa della sala, pieno di energia
Antonello, il piatto è buono. «Buono? No, non va bene. Non basta. Buono si mangia anche altrove, mentre la gente deve trovare un motivo per venire fin quassù, a 40 minuti da Firenze. Devo pensare, almeno io, che sia un piatto eccezionale!».
Antonello Sardi è umile, entusiasta, ambizioso. Fa un lavoro incredibile: le stelle che brillano sul suo ristorante Virtuoso Gourmet son due (una rossa "classica", anno 2020; l'altra verde "sostenibile", anno 2021); due sono anche i collaboratori in cucina sui quale lo chef può contare, Nico Franchi e Lorenzo Lastrucci. Stop. E non solo per l'indirizzo gastronomico, perché c'è anche l'annessa trattoria da portare avanti in tre, aperta a pranzo e cena («Ma come fai?». «Proponiamo piatti furbi, prepariamo bene la linea, stocchiamo le singole porzioni. Siamo ben organizzati, insomma»).
E per fortuna che Sardi - fiorentino Doc, classe 1980 - era salito fin quassù, siamo a Luciliano, frazione di Scarperia e San Piero (Firenze), in pieno Mugello, per rallentare un po' i ritmi... Prima, dal 2013, stava alla Bottega del Buon Caffè di Firenze, anche lì si era fatto notare e aveva conquistato il macaron, lui che ha esordito da autodidatta perfezionandosi poi attraverso esperienze decisive, una fra tutte i trascorsi nelle cucine di Enrico Bartolini prima al Devero in Lombardia e poi all'Osteria Perillà in Toscana: «Alla Bottega eravamo aperti tutto l'anno, per cinque giorni e mezzo alla settimana. A un certo punto ero a pezzi», manco trovava più il tempo per stare con moglie e figli piccoli, Dafne di 7 anni e mezzo, Manfredi di 3 e mezzo, che bei nomi. «Insomma ero insoddisfatto. Anno 2019, arrivo qui alla Tenuta Le Tre Virtù per una consulenza. Incontro i proprietari, marito e moglie, Christian Priami e Valentina Sabatini. Mi innamoro subito del posto. "Mi piacerebbe lavorare qui", dico. E loro mi rispondono: "Anche subito"».
La Tenuta Le Tre Virtù
Qui c'era un borgo abbandonato, risalente alla fine del Settecento, già presente nelle mappe della famiglia Medici. Oggi la Tenuta è un country relais - aperto nel 2016 - immerso in una natura meravigliosa, attorno nessun segno di antropizzazione a vista d'occhio; offre sette suites, sei ettari di parco, un orto biologico, un frutteto, un uliveto, un campo di lavanda e poi il pollaio per galline, polli e oche.
Antonello Sardi e, sotto, l'orto bio
Il Virtuoso Gourmet
Colazione da wow alla Tenuta Le Tre Virtù
Sardi e i suoi due compari si meritano solo complimenti, fanno un grandissimo lavoro.
E ora la nostra cena, le foto sono di Tanio Liotta.
Cuscino di pasta all'olio ripieno di caprino, tartare di rapa rossa. Buonissimo
Tacos di mais con gambero biondo di Viareggio e la sua bisque
Pelle croccante di trota, maionese al curry
Finto pomodorino con paté di anatra
Pan brioche e fegatino di pollo
Spuma di patate, vaniglia, cioccolato bianco, chips e polvere di patate, tartufo
Filetto di trota affumicato, asparagi grigliati. La trota viene dal Casentino, Molin di Bucchio, «ho trovato questi due ragazzi "folli" che hanno restaurato un vecchio mulino dove già c'erano delle vasche, le hanno collegate a un ruscello per far sì che le trote lo possano risalire e sviluppare così i muscoli. Ce le portano qua vive»
A margine, una Tartare di trota marinata (sale, zucchero, agrumi), crema di asparagi, quinoa
Lingua di manza, scampo biondo di Viareggio grigliato, crema di agrumi, salsa di prezzemolo, salsa di teste di gambero, aria di sedano. La lingua viene lessata per ore e ore, poi viene rosolta in padella. Secondo noi potrebbe essere ancora più interessante con un poco di spessore in più, perché manca al morso la "morbidezza" interna
Tortellini ripieni di razza, ristretto di razza all'alloro
Risotto al Parmigiano Reggiano 24 mesi, cacciucco di chiocciole in umido, limone candito. Il riso viene dal Grossetano, una chicca
Agnello, yogurt di capra, ceci, menta, senape. Il carrè di agnello, a sinistra, viene rosolato in padella e condito con la senape; la pancia, in basso, viene cotta al vapore e a sua volta rosolata; in alto, il coscio stracotto farcisce un panino di semola, con yogurt di capra, menta e ceci soffiati alla base. A destra, infine, una crema di ceci
Spuma allo yogurt, gelatina di frutta fresca, crumble alla vaniglia
Cioccolato e fava tonka: mousse al cioccolato 63% Madagascar, fava tonka, spugna al cacao, gel al lime, crumble al cioccolato, gelato variegato all'amarena
Nocciola e caffè: cremoso alla nocciola e caffé ricoperto di ganache al cioccolato bianco. Ai lati, crumble di savioardi alla nocciola e kombucha al caffè. Poi i fiori, che non sono solo decorativi, ma forniscono variazioni aromatiche interessanti
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Antonello Sardi, a destra, con la brigata del suo nuovo ristorante Serrae all'interno del Villa Fiesole di Fiesole (Firenze)
Lo chef Leonardo Norcini
Il Castello di Casole, A Belmond Hotel, in Località Querceto a Casole d'Elsa (Siena)