…e finirà che andremo tutti a mangiare in Galleria. Perché nel salotto buono di Milano ci sarà presto Carlo Cracco, superstar (le anticipazioni di Paolo Marchi: Cracco, anteprima in Galleria); intanto Felix Lo Basso macina già coperti su coperti, qualità su qualità (lo abbiamo raccontato qui: Felix Lo Basso: la mia Milano nel bene e nel male), con gran successo; poi c’è il Pavarotti di Luca Marchini, presidente Jre (clicca per saperne di più: La buona Emilia di Marchini a Milano); e, last but not least, l’Ottagono del Townhouse Galleria Milano, legato al gruppo Townhouse Hotels di Alessandro Rosso, come tutti gli altri, Cracco escluso.
E proprio delll’
Ottagono vogliamo parlare, eliminando subito qualche equivoco. Ok, il posto è bellissimo, si pasteggia con vista sull’ottagono – appunto – di Galleria Vittorio Emanuele, e tanto basterebbe a molti. Non a
Identità: che vi ha trovato, però, una cucina di ottima fattura, merito di
Simone Ceppaglia, classe 1980 da Gioia del Colle. Classico professionista senza macchia né paura, a lungo girovago, in luoghi però che ne hanno stimolato l’originaria, naturale vocazione mediterranea. E dunque:
Palazzo Parisio a Malta, e prima ancora il Libano, parecchi anni a
Four Seasons meneghino con
Sergio Mei, quindi a Capri presso l’hotel
Capri Palace con
Oliver Glowig… E’ all’
Ottagono da poco più di un anno.
Il suo curriculum dice due cose. Primo, è uno specialista della ristorazione d’hotel, nel male (che c’è, inevitabilmente) ma anche nel bene. Secondo, la sua storia costruisce uno stile che è funzionale al modello stesso, necessario, di ristorazione: il turista plana al
Townhouse e si sente nel
Paese d’ ‘o sole, anche se fuori ci sono i
ghisa e la
scarnebbia; vuole mangiare il Mediterraneo, con divagazioni internazionali perché vuol anche sentirsi anche a casa, rassicurato. Come dargli torto?
Merito però dello chef è proporgli una cucina che è sì aderente alle richieste, com’è doveroso per un professionista come lui. Ma anche di qualità, ben realizzata: cotture puntuali, nessuna facile piacioneria d’accatto, un focus dritto dritto sul gusto ma anche il piacere di proporre complessità interessanti.
Ceppaglia si destreggia egregiamente tra la necessità d’essere didascalico e il piacere/dovere di proporre il buono. Così, ad esempio, funziona molto bene anche il noioso salmone, in un piatto coi giusti contrasti e un’estetica piacevole: Salmone marinato alla barbabietola con spuma di latte profumata al lime e uovo di salmone.

Salmone marinato alla barbabietola con spuma di latte profumata al lime e uovo di salmone

Carpaccio di calamari scottati con salsa dolce piccante e purea di melanzane

Fiori di zucca farciti con ricotta, gazpacho di pomodoro e pesto al basilico
Il mare è ovviamente ben rappresentato nel menu. Il
Carpaccio di calamari scottati con salsa dolce piccante e purea di melanzane lo onora con i contrappunti che fan la differenza tra lo scontato e l’eccellente. Deliziosi sono poi i
Fiori di zucca farciti con ricotta, gazpacho di pomodoro e pesto al basilico.

Spaghetti saltati con salsa al pomodoro datterino e basilico

Tagliolini al nero di seppia con scorfano, fiori di zucca, pistilli di zafferano e pan profumato
Ceppaglia è pugliese e sui primi non deve sbagliare. Esame superato: gli
Spaghetti saltati con salsa al pomodoro datterino e basilico sono di quella semplicità che è arma a doppio taglio, o la realizzi bene o sei rovinato. Lo chef ha bella mano e colpisce nel segno, percorso netto anche per i
Tagliolini al nero di seppia con scorfano, fiori di zucca, pistilli di zafferano e pan profumato, davvero molto buoni. Finale un po' di maniera con la
Tagliata di tonno pinna gialla scottato con scarola saltata ai pinoli, uvetta e salsa mediterranea.
Il resto lo fa il restaurant manager Valentino Rencurosi: altro professionista serio, che sa mettere a proprio agio.
Ottagono del Townhouse Galleria Milano
via Silvio Pellico 8 - Milano
Tel. +39 02 36594690
www.ottagonorestaurant.com