09-10-2016
Foto celebrativa degli chef protagonisti della kermesse dedicata al bitto a La Fiorida, in Valtellina. E' stata un grande successo. Il racconto di Identità Golose
Hanno iniziato Alessandro Negrini e Marzia Buzzanca, con Pizzocchero Pizza, ossia un trancio di impasto a base di lievito madre, 32 ore di lievitazione in teglia, una parte di farina di grano saraceno, by Buzzanca («Simone Padoan è il mio maestro»). Il topping è di Negrini: patate, verza, bitto, mozzarella e pesteda. Le foto di questa fotogallery sono di Tanio Liotta
Calamari al testo, polveri mediterranee, bitto dop e tartufo nero: uno dei piatti più riusciti è firmato Stefano Ciotti
Come eravamo: pane e cipolla, ossia quanto i contadini mangiavano al momento della raccolta delle olive (pane Altamura e cipollotto, qui con l'aggiunta di burro e crema calda di bitto e crumble al cacao) secondo Filippo Sinisgalli
Sbrisolona salata alle mandorle e mele, gel di gin, pomodorini passiti e gelato al bitto dop, la ricetta di Tommaso Arrigoni
Cipolla caramellata all'uva fragola, zabaione al bitto dop, crumble di nocciole, di Fabio Silva
Che cavolo è?, ossia riso, cavolo cappuccio viola, anguilla e bitto dop, l'idea è stata di Gianni Tarabini e Franco Aliberti, ossia i padroni di casa a La Présef
L'altra faccia del pizzocchero: Eugenio Boer ha ricreato la specialità valtellinese in tortelli di grano saraceno ripieni di bitto con fonduta di casera, crema di verza e patate
Pizzocchero sferico con cuore al bitto dop, insalatina di verza e grano saraceno: di nuovo una versione 2.0 dei pizzoccheri, di Antonio Borruso
Incontro, ossia baccalà, salsa di feijoada, spuma di bitto e lime, la ricetta è di Marco Valli
Cheesecake al bitto dop con mele selvariche e prugne, di Roberto Tonola
Finale del pasto a-tutto-bitto... senza bitto, con Cioccolato, yogurt e frutti rossi di Maurizio Santin
Come attaccare un pezzo su una festa dedicata al bitto? Un caro amico – gran pizzaiolo – mi suggerisce: “Si narra che i Celti, dopo essere stati cacciati dalla pianura, trovarono rifugio in Valtellina. Esperti pastori e casari, per conservare e trasferire le proprietà nutritive del latte nel tempo, iniziarono a produrre formaggi a lunga conservazione…”. Insomma, la prende un po’ lunga, ma in fondo è efficace. Perché, qualcosa più di due millenni dopo, il bitto continua a essere prodotto da queste parti, come da antica tradizione: scende dagli alpeggi valtellinesi… ma diventa anche crema, spuma, torta, zabaione, gelato.
Gianni Tarabini coordina i lavori in cucina
Chef al lavoro
Auguri a tutti, ognuno ha le proprie ragioni. Le nostre sono quelle del buongustaio che ha apperzzato la capacità degli chef di declinare il bitto dop in tanti piatti d’alta gastronomia. Ve li raccontiamo nella fotogallery sopra.
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale