Guglielmo Miriello
Cassoeula e sangue alla milanesedi Davide Oldani
China Grill Isolati, confinati, ai domiciliari: la vita difficile dei cuochi italiani in Cina
Dopo la prima puntata, ecco la seconda e ultima parte del nostro speciale sulle ultime novità editoriali in tema di cibo e ristorazione. Le schede/recensioni, in ordine alfabetico per autori, sono firmate da Paolo Marchi, Carlo Passera, Niccolò Vecchia e Gabriele Zanatta.
segue dalla prima parte
2. fine
L'articolo è a cura di Identità Golose, la testata che organizza il congresso internazionale di alta cucina, edita il sito www.identitagolose.it e la Guida Identità Golose online, oltre a firmare numerosi altri eventi in Italia e all'estero
Sono tante le leggende che stanno dietro al Filetto alla Rossini, un must della cucina francese. Una di queste racconta che Gioacchino Rossini ordinò in un ristorante tournedos di manzo arricchiti con foie gras e tartufo e, di fronte a una così sorprendente richiesta, il maître d’hôtel l’avrebbe portata passando dietro le spalle (dans le dos) degli altri ospiti presenti in sala per nascondere il “fuori carta” ad occhi indiscreti.
“Del buono, poco” è il nuovo motto di Davide Oldani nei confronti del vecchio carrello dei formaggi, e del formaggio nella ristorazione in generale. Ossia: il tradizionale carrello è inattuale, bisogna proporre poco ma di altissima qualità, badando anche alla "stagionalità del formaggio", ossia servendo ciascun cacio nel periodo dell'anno in cui si esprime meglio. Così l'assaggio di "formaggi" al D'O, vedi la foto sopra, prevede tre pezzi, ma solo uno è formaggio vero, quello al centro, un Montebore. La finta groviera, a sinistra, è una mousse di pera e pepe del Tibet; la finta scaglia di Parmigiano, a destra, è un pane imbevuto in acqua di formaggio e poi arrostito. Tutte le foto sono di Brambilla-Serrani
Pier Daniele Seu (Seu Pizza Illuminati, Roma), al centro, con la compagna Valeria Zuppardo e Marco Di Iasio. Le foto sono di Brambilla/Serrani
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