16-12-2023

Quattordici libri da regalare a Natale

Romanzi, approfondimenti su vino, cultura gastronomica, cuochi, accoglienza e hotellerie. Micro-recensioni a cura della nostra redazione

I titoli elencati sono tutti stati pubblicati nel 2023 e sono elencati in ordine alfabetico per cognome di chi li raccomanda

suggeriti da CINZIA BENZI

“I fiori hanno sempre ragione”, Roberta Schira, Garzanti (acquista online)
Dalla penna talentuosa della giornalista e scrittrice Roberta Schira è nato questo romanzo che racconta la storia di Eleonora, una cuoca trentenne che ha un dono straordinario: un palato eccezionale. Perdendo questo singolare elemento la serenità si allontana. Passaggi che affrontano temi introspettivi che fanno riflettere sulla necessità di rinascere per tornare a sorridere. Cucina come cura assoluta. Può bastare un ingrediente nascosto e speciale per ricucinare la propria vita. Un ruolo importante lo recita nonna Ernesta, una donna fuori dal comune, così carismatica, vitale, iperattiva: non conclude mai i suoi compiti ma ti affascina, pagina dopo pagina, con un ritmo emozionante.

“Intrepide. Storie di donne, vino e libertà”, Laura Donadoni, Slow Food Editore (acquista online)
Laura Donadoni, scrittrice e giornalista, una vita tra Italia e California, è nota nel web come "The Italian Wine Girl" e vanta una community di oltre 70mila iscritti. Ha deciso di raccontare 12 storie di donne audaci che a vario titolo appartengono al pianeta vino. Donadoni fa emergere i lati femminili delle protagoniste con l’obiettivo di trasferire un messaggio di genere tra successi, fallimenti, ostacoli con l’unanime volontà, autrice inclusa. Cambiare le cose affrontandole con il coraggio che solo le donne possiedono, lasciando a casa corazze e armature.

“Tutto in una notte”, Adua Villa (acquista online)
È un instant-book scritto in compagnia dell'intelligenza artificiale. Adua Villa giornalista, scrittrice, sommelier ed enogastronoma @globetrottergourmet, si è fatta trasportare dall'estro creativo: basandosi sui risultati ha iniziato a immaginare incontri, storie e curiosità in compagnia dell’intelligenza artificiale. In poche ore sarete rapiti da una narrazione brillante che fa riflettere sul passato, presente e futuro del mondo digitale legato al vino, al cibo e non solo.

suggerito da ANNALISA CAVALERI
"Selvatica", Michele Milano, EDT (acquista online)
La cacciagione è regina dell'inverno, ma ha bisogno di tecniche precise. In questo libro firmato da Michele Milano, grandi chef come Heinz Beck, Massimo Bottura, Moreno Cedroni, Enrico Crippa, Isa Mazzocchi, Fabrizia Meroi, Mauro Uliassi, Gianfranco Vissani, Stefano Baiocco, Philippe Léveillé, Vito Mollica, Giancarlo Morelli, Davide Scabin, interpretano una delle tradizioni culinarie del nostro Paese. Con loro, il più grande interprete italiano della cucina di cacciagione, Igles Corelli, che in “Caccia gourmet” dà vita a piatti unici a base di carni “di pelo” e “di piuma”. La selvaggina, infatti, quando frutto della caccia praticata in maniera etica e sostenibile, fornisce da sempre la carne più vera, più autentica: quella di animali che hanno vissuto liberi e per questo hanno carni magre e gustose.

suggeriti da MARIALUISA IANNUZZI
“Il Paese dei radicchi”, Manuela Soressi e Claudia Fraschini, Trenta Editore (acquista online)
Origine, Veneto; segni particolari - gusto amarognolo, foglie croccanti, un colore che va dal rosso violaceo a un delicato rosa antico: il radicchio è un ortaggio famoso in tutto il mondo, un simbolo del Bel Paese, nato verso la fine dell’Ottocento in terre ricche di sorgenti di acqua dolce che, nel 1996, riceve dall’Unione Europea la prima Indicazione Geografica Protetta. Ora le IGP sono ben 5 e Manuela Soressi, giornalista gastronomica, ce le racconta nel suo libro “Il Paese dei Radicchi”, un’incursione interessante corredata da golose ricette a cura della chef Claudia Fraschini.

“Champagne Magnum Opus”, Richard Juhlin, Rizzoli International (acquista online)
Qualche goccia di Riesling durante una vacanza in Germania e il tentativo, riuscito, di descriverne le caratteristiche: non stiamo parlando (almeno in una primissima fase) di un esperto sommelier, ma di un bambino di otto anni che, nel tempo, alimenta quella folgorazione e studia, esplorando le grandi zone di produzione vinicole con una predilezione per le bollicine. Una sensibilità olfattiva straordinaria fa di Richard Juhlin, uno dei massimi esperti viventi in tema di Champagne, oggetto del volume edito da Rizzoli International con spiegazioni dettagliate, 13.900 assaggi, ricette, un glossario e migliaia di indirizzi di produttori.

“Dalla Bagna Caùda al Sushi. Storia della Torino gastronomica”, Sarah Scarpone, Federica Giuliani e Giorgio Pugnetti, Graphot editore (acquista online)
Nonostante una tradizione culinaria ben solida, lungi dall’essere una città chiusa alla contaminazione, Torino è molto avanti rispetto a tante città italiane. Lo raccontano bene le due giornaliste Sarah Scarpone e Federica Giuliani, e il blogger Giorgio Pugnetti in questo libro. Tra le sue pagine viene descritta la Torino gastronomica in un viaggio nel tempo tra tradizione e integrazione, una trama che spazia tra gastronomie torinesi, lì dove alcuni illustri cittadini consumano i loro piatti preferiti, proseguendo con un’incursione nei nuovi sapori apportati dai flussi migratori. Poi i ristoranti che hanno fatto la storia della ristorazione cittadina, ma anche i piatti icona dell'intera regione.

suggeriti da PAOLO MARCHI
"L'Atlante dei Cuochi", Enrico Vignoli e Marco Bolasco, Slow Food (acquista online)
L’Atlante dei cuochi è il titolo di un volume nel quale si raccontano "I miti, i maestri, gli allievi protagonisti della storia della cucina". Non solo casa nostra e nemmeno l’Europa, ma ha una marcatissima influenza occidentale (8 schede su 250 sono dedicate a cuochi asiatici). Il pezzo forte è la mappa, l’albero genealogico che lega tra loro tutti loro e quanto discende da loro, un lavoro certosino, difficile da svolgere rimanendo sempre tranquilli, in particolare quando qualcosa ha suggerito agli autori di spostare, o inserire come togliere, qualcuno. La loro scelta, come sempre accade quando si stilano elenchi di merito, è fonte di consenso ma anche di stupore e dissenso. Scrive Bolasco: «Non c’è un giudizio qualitativo, ma la volontà di tirare fuori ciò che pensiamo abbia inciso di più. Potreste non trovare chef importantissimi e geniali ma che noi non siamo riusciti a far interagire con gli altri». Poi Vignoli: «Abbiamo applicato la nostra opinione e la nostra visione di un mondo che frequentiamo da decenni». Un libro che va acquistato e messo a portata di mano perché figlio di notevoli sforzi.

Hassler Roma, Maretti editore, Corrado Ruggeri e Giulia Grill (acquista online)
Sono già 130 le primavere che ci separano dalla fondazione di un hotel simbolo di Roma, l’Hassler che guarda dalla cima la scalinata di Trinità dei Monti. Heinrich Wirth dette inizio a una delle gestioni alberghiere più virtuose e celebri d’Italia nel 1894, incaricato da Franz-Josef Bucher. Il giornalista Corrado Ruggeri, scomparso di recente e già grande amico di Roberto E. Wirth, è riuscito con Giulia Grill ha ripercorrerne le trame, svolte nel libro attraverso cinque valori chiave: tradizione e innovazione, eccellenza ed eleganza, e famiglia. Virtù oggi ereditate dai fratelli Roberto Jr. e Veruschka Wirth, epigoni della leggenda.

suggeriti da NICCOLÒ VECCHIA
"Parkour - La mia cucina, sconfinata e in movimento", Silvia Chiarantini (acquista online)
La cucina, soprattutto la cucina casalinga o comunque non esercitata per professione ma solo per passione, è un modo straordinario per raccontare. Per raccogliere le proprie memorie e trasformarle in sapori, profumi e forme, ma anche per suscitarne altre, magari inconsapevolmente. E' uno strumento potente per parlare di sé, della propria vita, ma anche del luogo in cui si è nati e cresciuti, oppure di un posto di cui ci si è innamorati durante un viaggio. O ancora, che si è solo sognato attraverso la letteratura, il cinema, la cucina stessa. Il libro di Silvia Chiarantini è una vivida dimostrazione di tutto questo. E' anche una raccolta di (belle) ricette, come spesso succede con i libri di cucina. Ma è molto di più: un "diario scomoposto", come si legge ancora sulla copertina del libro, una raccolta di racconti e aneddoti, in cui la cucina diventa molto esplicitamente strumento di quelle narrazioni di cui dicevamo. Racconti e ricette che partono da Firenze e, senza confini, viaggiano per il Mediterraneo, dalla farinata di cavolo nero alla mujaddra.

"Storia della pizza - Da Napoli a Hollywood", Luca Cesari, Il Saggiatore (acquista online
Dopo aver dedicato un libro alla storia della pasta, lo scrittore e storico della gastronomia Luca Cesari torna a occuparsi di un altro architrave della cultura del cibo italiano. Come lo definisce lo stesso autore nell'introduzione, la pizza è con ogni probabilità il piatto più amato al mondo, ma non solo: "La pizza non è solo un oggetto culinario: come altre preparazioni fortemente identitarie, incarna valori sociali, politici e narrativi che la connotano a tal punto da far passare in secondo piano la sua funzione primaria di cibo", si legge sempre nella prima pagina. Sono davvero tante le fonti e le notizie citate, per un racconto che riesce a risultare nel contempo fluido e avvincente, quanto approfondito e articolato. Dopo aver dedicato la prima parte del suo racconto alla storia della pizza a Napoli, ci conduce sia alla scoperta di antenati e parenti più o meno stretti, sia a conoscere il Pianeta pizza, seguendo la rotta che porta oltreoceano il disco lievitato più famoso che ci sia. 

"Melograni e Carciofi", Saghar Setareh, Slow Food Editore (acquista online)
«Melograni e Carciofi è essenzialmente un libro sulle migrazioni: di ingredienti, di ricette e di storie, ma soprattutto delle persone che le portano con sé, di una patria che non è più uno spazio fisico ben definito ma una sconfinata nozione fluida, dai confini indistinti, libera di vagare e assumere nuove forme, così come il piatto a base di melanzane assume nuovi nomi al mutare dei condimenti». Nell'introduzione al suo primo libro, la fotografa e food writer Saghar Setareh riesce a condensarne in queste parole il cuore, il senso più ricco e profondo. La ragione per cui è così affascinante, fin dal primo sguardo. E’ infatti un libro in viaggio, che nel percorso tra Iran e Italia tocca diversi altri paesi: Iraq, Siria, Giordania, Turchia, Grecia. Un pezzo importante di cultura mediterranea che viene tradotto poi in usanze, ricette, ingredienti. E in racconti, grazie alla capacità dell'autrice di narrare le proprie esperienze con un'umanità e una sensibilità rare, rendendo quelle storie parte di una biografia personale, ma anche fonte di riflessioni molto più ampie. 

suggeriti da GABRIELE ZANATTA
"Unreasonable", Will Guidara, Penguin Random House (acquista online)
Unreasonable. The remarkable power of giving people more than they expect. Potremmo tradurlo così: “Impensabile. Il potere straordinario di dare alle persone più di quel che si aspettano”. È l’ultimo libro di Will Guidara, ex restaurant manager di Eleven Madison Park, ristorante celebratissimo di New York. Quanti aneddoti impensabili contiene il libro: quella volta in cui Guidara decise di apparecchiare la sala con sabbia, mai tai e sdraio per consolare una coppia cui avevano cancellato la vacanza all’ultimo; la gita improvvisata in slittino a Central Park per una famiglia spagnola con bimbi che non avevano mai visto la neve prima; il servizio al tavolo, alla fine del menu degustazione, del miglior hot dog prelevato espresso in strada per clienti foodies in partenza che dicevano di aver provato tutto tranne quello… «Assecondare il desiderio», ricorda continuamente Guidara, «potente ed eterno, che ci sia qualcuno che si prenda cura di noi, è un desiderio che non passerà mai di moda». È il leitmotiv di queste belle pagine che invitano ad alzare l’asticella del servizio non solo maitre o camerieri ma tutti gli operatori, diretti o indiretti, nell’industria dell’ospitalità, quella in cui banalmente occorre servire il cliente, ciò che accomuna mondi distanti come il retail, l’immobiliare, la finanza o gli ospedali.

"Visioni Pop", Davide Oldani, Gribaudo (acquista online)
«I libri», racconta il cuoco Davide Oldani, «sono per me il pretesto per mettere nero su bianco quello che ho fatto fino a quel momento, l’occasione per comporre un bilancio». Vent’anni esatti di ristorante D’O, in questo caso, ci ricorda il sottotitolo del volume, “Una passione lunga vent’anni”. Il libro è un racconto molto intimo del cuoco, «che si mette a nudo» per davvero. Una summa di parole, colori vivaci, segni grafici e fotografie che compongono un vivace diario personale, cadenzato dai valori che hanno sempre sostenuto questo testùn, come lo chiamava con affetto Gualtiero Marchesi, il maestro più importante che ha avuto assieme ad Alain Ducasse (il quale firma una prefazione del libro): “equilibrio”, “coerenza”, “chiarezza”. Snocciola i racconti dei momenti cruciali della sua vita, dalle prime esperienze alla lezione ad Harvard, dai ricordi dell’infanzia ai punti di vista sull’idroponico e il biomeat. Una narrazione umile, scritta da un imprenditore («ma è meglio se mi chiamate artigiano intraprendente») che «non ha mai smesso di volare coi piedi per terra» ma sempre col «coraggio di sognare guardando al futuro».


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