21-02-2024

Château d’Yquem, in un libro i valori intimi e il futuro del re dei Sauternes

Nel volume a cura di Cinzia Benzi e Brambilla/Serrani, il leggendario nettare è raccontato senza timori reverenziali e con un accento importante alle persone e al corso che sarà

Gli autori del libro

Gli autori del libro "Château d'Yquem" brindano alla presentazione del voume all'Hub di Identità Golose. Da sinistra: Gianluca Biscalchin, Francesca Brambilla, Cinzia BenziSerena Serrani e l'editore Stefano Vigni (foto Valentina Pettinelli)

È appena uscito, abbiamo già anticipato, “Château d’Yquem”, un volume edito da seipersei dedicato al monumento dei monumenti dell’enologia francese, il celebre Premier Cru Supérieur prodotto nella regione di Sauternes, l'appendice meridionale di Bordeaux. Lo ha ideato e curato Cinzia Benzi, autrice dei testi, assieme alle fotografe Francesca Brambilla e Serena Serrani e all'illustratore Gianluca Biscalchin.

Per capirne il valore, sarebbe stato sufficiente osservare il parterre di intervenuti alla presentazione del volume, avvenuta il 16 febbraio scorso all’Hub di Identità Golose Milano: erano tutti giornalisti e produttori di vino di stimato valore. Oppure avreste dovuto ascoltare le parole ammirate di amici e collaboratori di Cinzia Benzi, motore di questo progetto ambizioso. Ne riportiamo qualcuna.

«Dieci anni fa», spiegava il moderatore dell’incontro Gianluca Biscalchin, «Cinzia mi portò a visitare Château d'Yquem. Non esistevano indicazioni del castello, né fuori, né dentro. Una leggenda non ha bisogno di farsi notare. Tutti sapevano benissimo chi era Cinzia invece. Al suo ingresso si misero tutti sull’attenti».

«Conosco Cinzia dal 2007», spiegava Claudio Ceroni, di MagentaBureau e Identità Golose, «la distinugono da sempre raffinatezza, buon gusto e creatività. «Yquem è un libro caldo, per niente freddo. Del resto so bene che Cinzia avrebbe la capacità di riscaldare anche il polo nord», replicava accanto il suo socio Paolo Marchi. «La cosa più straordinaria che ha fatto Cinzia», specificava Maddalena Fossati Dondero, direttrice de La Cucina Italiana, «è andare a raccontare, da italiana, un monumento dell’enologia francese ai francesi stessi. Mai successo».

«Quando Cinzia venne da noi a proporci l’idea di questo libro», ha rimarcato poi Lorenzo Pasquini, direttore italiano dello sviluppo ed estate manager di Château d'Yquem«abbiamo subito capito che aveva lo spirito giusto e la passione per dipingere non solo il nostro mondo di Yquem ma anche tutto l’universo Sauternes. La sua è una commovente dichiarazione d’amore e noi gliene siamo grati».

Cinzia Benzi con l'italiano Lorenzo Pasquini, direttore dello sviluppo ed estate manager di Château d'Yquem

Cinzia Benzi con l'italiano Lorenzo Pasquini, direttore dello sviluppo ed estate manager di Château d'Yquem

Leggendo bene dopo a casa il libro, aggiungiamo al coro di lodi qualche considerazione. Intanto, se è vero che «il leggendario nettare» (cit. Andrea Grignaffini, autore della prefazione del libro) affonda le sue radici nel 1593 - quando Jacques de Sauvage acquisì i diritti tenutari del celebre castello in Nuova Aquitania - è anche evidente che questo volume cerca più di tutto di concentrarsi sul presente e sul futuro: le abbondanti immagini di Brambilla/Serrani sono scintillanti e non dipingono nulla di storico o polveroso. Testi, foto e illustrazioni sono vive, e alleggeriscono l'aura sacrale senza per questo sminuirne il valore. 

Apprezziamo anche che l’autrice metta continuamente l’accento sulla dimensione familiare e giovane dell’impresa: «L’età media di chi ci lavora è abbondantemente sotto i 40 anni», spiegava, «e non ho dubbi che i millesimi migliori non sono quelli del passato ma quelli che verranno prodotti nel futuro». 

Si legge tra le righe un lavoro enorme per comporre le cifre della leggenda senza troppi tecnicismi. Il pensiero che dietro a un vino, per quanto sublime e storico, ci sono sempre delle persone. Che hanno la pazienza di ascoltare la natura, e assecondare ogni anno da secoli «il miracolo della muffa mobile», un processo magico che continua a ripetersi nonostante i cambiamenti climatici.

Una cantina e un vino universali che scavalcano il significato del tempo e degli abbonamenti. Un patrimonio di sapere e bellezza che gli autori hanno saputo raccontare con insuperabile passione.
Il volume è disponibile in libreria oppure si può acquistare online, cliccando qui

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Gabriele Zanatta

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Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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