23-11-2013

Un altro mondo esiste/1

Tre cuochi italiani volano ad Hong Kong e Macau. Le sensazioni di chi era con loro

I protagonisti del tour Aria di Alba, un viaggio p

I protagonisti del tour Aria di Alba, un viaggio per far conoscere le magie del tartufo nel mondo. Nella foto si riconoscono, da sinistra, Giuseppe Iannotti (chef di Kresios), Paolo Montanaro (Tartuflanghe), Christian Milone (Gastronavicella), Michele Dell'Aquila (chef Aurora dell'hotel Altira), Eugenio Boer (chef), Mosun Abrate (Abrate & sons) e Emma De Danieli (autrice del pezzo)

Viaggiare è per definizione sia un avvicinamento che un allontanamento. [...] mi chiedo se il senso del viaggio non sia in fondo più nel tornare, dopo aver preso le distanze, per vedere meglio, o semplicemente per poter vedere.” (W. Wenders)

Abituata a cogliere sfumature, dettagli, ad analizzare, rielaborare e concretizzare mi trovo in seria difficoltà nel riassumere gli eventi di Hong Kong e Macau, al seguito di 3 chef, Eugenio Boer, Giuseppe Iannotti e Christian Milone, chiamati a interpretare una materia prima come il tartufo. Difficile riassumere i momenti liberi e le scorribande al city’super–boutique dello scibile culinario globale -, i pranzi e le cene rubati allo schedule lavorativo, i baretti di Wan Chai e LKF (Lan Kwai Fong), i dai pai dong, il club da multimilionari, il palazzo più alto, la vista più mozzafiato, le caramelle gommose, i taxisti, i casinò, i centri commerciali…

Carne Wagyu con marezzatura A5 (25% di grasso), quindi di grande qualità

Carne Wagyu con marezzatura A5 (25% di grasso), quindi di grande qualità

Non è semplice raccontare un’esperienza illuminante e catartica come è stato il tour Aria di Alba. Sia perché Hong Kong è cuore dell’oriente, quindi ogni particolare è visto con occhi estasiati dalla novità, sia perché si è trattato di un’esperienza irripetibile, quella di affiancare in cucina 3 grandi talenti italiani, una vera epifania. Hong Kong è una città dicotomica, le contraddizioni che in qualunque altro posto striderebbero, qui si fondono in un connubio unico. Esiste il massimo in termini di ristorazione ma anche un’infinità di chioschetti, dai pai dong - bancarelle di strada con poche sedie per pranzi semplici - tipici di un crogiolo di culture a metà tra occidente e oriente.

Il più alto numero di grattacieli concentrati nel minor spazio possibile e villaggi di pescatori a lato. Shopping centre dove i negozi sono palazzi e accanto botteguccie artigianali di una manciata di metri quadri. Nel dedalo intricato di grattacieli per paradosso si potrebbe vivere una vita senza mai uscire dallo stesso palazzo dove si trovano casa, ufficio, palestra, supermercato, diversi ristoranti, lavanderia, cinema, banca, negozi e magari una farm sul tetto. Sette milioni di abitanti in un territorio grande meno della città di Roma, con strade pulite come le capitali europee più intransigenti dove le persone si mettono religiosamente in coda per attendere il proprio turno ma facendo rumore come una banda di comari al mercato.

Viaggiare preparati

Viaggiare preparati

Non c’è una tendenza particolare a HK. Da CitySuper, una mecca del food, ci si sente in un calderone che racchiude tutte le culture culinarie (ovviamente solo il meglio di ognuna). In questo ombelico del mondo si riflettono tutte le abitudini dei consumatori senza grande enfasi sull’innovazione prodotto, ma con un occhio maniacale al servizio on-line post consumo, su formato e cura delle confezioni, tutto è fatto in piccola o mono-porzione, per non ingombrare troppo nella dispensa e per non pesare troppo nella borsa della spesa!.

I tassisti meriterebbero un capitolo a parte. Difficile far esprimere i conducenti riguardo a un qualsivoglia soggetto che non sia l’indirizzo o la tariffa, un po’ per misantropia, un po’ per difficoltà linguistiche. Per nulla ligi sul numero di persone da portare, ma molto fumantini se si toccano loro le porte prima che azionino l’apertura o la chiusura automatica. L’unico tassista simpatico era piuttosto ubriaco, ha rischiato di investire più di una transenna, di scontrarsi con barriere stradali per poi – a fine corsa - addormentarsi nella vettura dopo averla parcheggiata a lato della strada.

2. continua


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Emma De Danieli

Padovana ma per lavoro un po’ parigina e un po’ milanese, curiosissima in cucina e altrove, adora perdersi a piedi nelle città e accompagnare Eugenio Boer, il suo chef

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