10-03-2023
Himanshu Saini, chef di Trèsind Studio a Dubai (Emirati Arabi, una stella Michelin) e un piatto simbolo del suo menu degustazione "Tasting India" (Banana, cruda e maturata, servita su una tartelletta di miso al peperoncino con peperoni gialli, chutney di pomodoro affumicato e aceto balsamico)
Nonostante il lancio della prima edizione della Guida Michelin e la seconda puntata della Mena’s 50 Best che sta mettendo in mostra la cucina locale, quando sentiamo nominare «I ristoranti di Dubai» ci sfiora sempre un pensiero. La megalopoli emiratina è la città dello sfarzo, dei brand, della superficilità, delle corse ai superlativi, sia essa legata all’altezza dei palazzi o i soldi che occorre tirare fuori per *quel* concerto di Beyonce. Una città di foglie d'oro sul piatto e caviale e tartufi importati. Un luogo in cui la gente spende un sacco di soldi per cenare in una delle filiali delle grandi firme; Massimo, Mauro, Niko, Frantzen, chi più ne ha più ne metta, sono tutti qui. Poi entri al Trèsind Studio di Himanshu Saini, 35 anni. Progressive Indian cuisine. Cucina molto d'autore, con l'intero team di cucina e sala composto da indiani, insieme a un eccezionale team di bar curato dal top mixologist italiano Dom Carella (lo stesso di Carico, Milano, e tanto altro), e il maitre d' Vip-in Panwar che comanda il servizio in un modo che è raro trovare persino nei ristoranti delle grandi firme sopra menzionate.
Particolare di sala di Trésind Studio
Germogli di Chaat (specialità dell'Uttar Pradesh)
Code di aragosta alla carbonella in curry di mais e The Blessing, cocktail firmato dall'italiano Dom Carella, responsabile della linea del botanic bar Papadom (fava di cacao, vermouth e finocchio balsamico)
Jalebi di cachi, olivello spinoso e latte di mandorla
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
giornalista specializzata in cibo, vino e politica estera, di base a Lubiana, lavora per la Televisione Nazionale Slovena, gira il mondo e contribuisce a diverse pubblicazioni, slovene e internazionali. E' co-autrice con Ana Roš del libro "Sun and Rain" (Phaidon) e delle strategie gastronomiche del suo paese per il quinquiennio 2018-2023
Gli interni particolari e insoliti del cocktail bar di Amelia Dubai, la rendono una location da visitare per le atmosfere in Modern Art Deco con richiami agli anni '30.
Il logo del nuovo locale milanese Ultra Milano