30-03-2022
Matteo Baronetto, chef a Del Cambio, Torino, primo dei relatori italiani a Madrid Fusion, insieme al suo secondo Lorenzo Colombo. Oggi alle 12.35 è il turno di Antonia Klugmann. Ieri a lezione per la pizza e la pasticceria, anche Franco Pepe e Gianluca Fusto
«Lasciatemi cominciare con due ringraziamenti: buon ventesimo compleanno a Madrid Fusion, prima di tutto. È la prima volta che salgo su questo palco e per me è un grande onore essere di nuovo in Spagna, un paese che ha fatto tantissimo per l’avanguardia in cucina. Il secondo grazie è per il mio collega Andoni Luis Aduriz: se oggi posso presentare il libro ‘Iconiche Similitudini’ è anche grazie a lui». Matteo Baronetto è il primo di due cuochi italiani chiamati a tener ponencia sul palco principale della ventesima edizione del congresso madrileno (oggi, mercoledì, verrà il turno di Antonia Klugmann). Un momento importante per lui, che ha appena licenziato una pubblicazione tirata in sole 350 copie per Maretti editore: «È un libro senza ricette o fotografie perché volevo sottrarmi dallo schema consueto». Coerenza con quello che è sempre stato: un cuoco che non somiglia a nessun altro. «Di progetti rilevanti il mondo è pieno, io ho solo cercato di raccontare la mia relazione romantica con la cucina, in un progetto tutto realizzato con carta fatta a mano». Similitudini è una riflessione sugli ingredienti che si somigliano per forma o struttura. Materie prime che stanno bene insieme, però, con l’intercessione fondamentale del cuoco che, prima identifica le somiglianze, poi le fa convivere felicemente nel piatto coi suoi artifici. A Madrid ha espresso 10 esempi in poco tempo. Piatti che sono più anticamere di piatti. Brillanti preludi di composizioni più complesse. Vediamoli. Calamaro e uovo. Uova sode di gallina marinate nell’aceto per due settimane. Ricordano nella forma un calamaro. Che viene cotto a vapore per evitare l'errore ricorrente dell’eccesso di gommosità. Completano il piatto una salsa verde, una piccola purea di prezzemolo, uovo e cappero salato. 100% Piemonte. «Più che un cuoco, mi sento custode del mio ristorante, del mio museo che ha 265 anni di vita», spiega Baronetto.
Moscardini e radicchio
A un certo punto della lezione, è intervenuto Jose Carlos Capel, da sempre curatore di Madrid Fusion: "Tenevo molto a questo intervento perché Matteo Baronetto è un cuoco di grande intelligenza e queste riflessioni sulle similitudini conducono a piatti molto buoni"
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Andoni Luis Aduriz e Ferran Adria insieme sul palco di Madrid Fusión per annunciare la nascita del Madrid Culinary Campus
Rene Redzepi sul palco della Nuvola Lavazza di Torino. Con lui, da sinistra a destra, Giuseppe Lavazza, Massimiliano Alajmo, Paolo Griffa, Davide Scabin, Antonella Fassio, Elena Peirone, Matteo Baronetto, Ferran Adria, Stefano Cavallito, Marco Bolasco e Luca Iaccarino
Matteo Baronetto e la Sala Risorgimento del ristorante Del Cambio di piazza Carignano a Torino. Il corso attuale salpò nell'aprile 2014