11-05-2021
Rafael Tonon, nato a San Paolo e ora residente in Portogallo, sarà il responsabile del nuovo master del BCC
Il Basque Culinary Center di San Sebastián, nei Paesi Baschi, è una delle istituzioni più importanti del mondo per la ricerca, lo studio e la divulgazione delle materie che riguardano la gastronomia, la cucina e l'alimentazione. Una Facoltà di Scienze Gastronomiche per la formazione di professionisti dell'alta cucina - creata nel settembre del 2011 da otto dei più importanti chef baschi in collaborazione con l'Università di Mondragon - che coinvolge nei suoi piani di studio alcuni dei più prestigiosi protagonisti della scena culinaria mondiale.
Su queste pagine ne abbiamo parlato in diverse occasioni, in particolare per raccontare il Basque Culinary World Prize, un premio creato dal Basque Culinary Centre e dal Governo Basco per sostenere gli chef che operano per trasformare la società attraverso la gastronomia, che negli scorsi anni è stato assegnato a chef come l'australiano Jock Zonfrillo, la colombiana Leonor Espinosa, la venezuelana María Fernanda Di Giacobbe, lo spagnolo-americano José Andrés.
In questo caso parliamo del BCC per una nuova iniziativa presentata proprio in questi giorni: la creazione di un master dedicato alla comunicazione e e al giornalismo gastronomico. La prima edizione prenderà il via il 4 ottobre 2021 e le iscrizioni sono già aperte sul sito.
Il Basque Culinary Center
Joxe Mari Aizega, direttore generale del BCC, spiega così a Identità Golose il nuovo progetto: «Dall'inizio della nostra storia abbiamo avuto l'obiettivo di promuovere attivamente la specializzazione e la professionalizzazione del settore gastronomico. Siamo entusiasti del lancio di questo master, che si propone di venire incontro alle esigenze dei professionisti della comunicazione e del giornalismo che vogliono specializzarsi nella creazione di contenuti gastronomici. Crediamo che sia fondamentale avere professionisti specializzati che possano lavorare in modo strategico all'interno dell'attuale ecosistema della comunicazione gastronomica, in un'ottica multicanale e con una prospettiva internazionale, al fine di migliorare e ampliare ulteriormente gli orizzonti del nostro settore».
Joxe Mari Aizega
Oggi invece lo ospitiamo per farci raccontare con quale spirito e con quali obiettivi si accosterà a questa nuova sfida professionale, indossando le vesti dell'insegnante, invece che quelle abituali del giornalista.
«Ho sempre pensato - ci racconta Tonon - che prima o poi avrei potuto insegnare, ma non avrei mai immaginato che mi capitasse così presto. Come coordinatore di questo master avrò in effetti anche il compito di condurre diverse lezioni ed è un progetto che mi entusiasma molto, sono felice di avere questa opportunità».
Come strutturerai il master? Si baserà su quattro moduli didattici distinti. Il primo sarà incentrato sull'antropologia, sulla sociologia e su alcuni fondamenti che riteniamo cruciali per la formazione di un professionista che voglia creare contenuti sul food: ad esempio avremo una masterclass con Harold McGee per parlare di chimica del cibo, offriremo lezioni di degustazione dei vini, mostreremo come funziona un ristorante dall'interno e ancora molto altro. Il secondo modulo si concentrerà sui nuovi approcci al giornalismo gastronomico e sui nuovi ecosistemi che si stanno sviluppando: penso ad esempio agli influencer, ma anche agli stessi chef che creano contenuti. Ho insistito sulla necessità di raccontare e analizzare i nuovi soggetti che stanno emergendo nella scena gastronomica, per sottolineare anche quanto sia importante raccogliere voci e sensibilità diverse, con diversi background, per poter raccontare le storie che ci interessano e appassionano. Il terzo modulo riguarderà la comunicazione del cibo nell'era digitale, dai nuovi formati narrativi al food design, pensando anche a come creare e strutturare nuove testate e pubblicazioni. L'ultimo sarà incentrato sulla comunicazione e sulle strategie per l'industria alimentare: la gestione dei social media e delle PR, la creazione di piani di comunicazione, l'ideazione e la gestione di eventi gastronomici.
Harold McGee (foto di Gabriela Hasbun)
Comunicazione e giornalismo: come dicevi tu stesso nel panorama gastronomico internazionale sono sempre di più i soggetti - e possono essere influencer, chef, brand o ristoranti - che comunicano in modo efficace e coinvolgente. Ma c'è ancora una differenza tra l'essere molto bravi a comunicare se stessi e i propri interessi ed essere un giornalista? È ancora necessario e importante avere una visione approfondita, imparziale e analitica del giornalismo alimentare? Si, penso di sì e sono d'accordo con la tua analisi. Il giornalismo fa parte del panorama della comunicazione, ma non è solo e soltanto comunicazione. La scena del food è cambiata tantissimo: gli chef sono diventati creatori di contenuti, sono emersi molti nuovi personaggi grazie ai social media, poi ci sono i blogger, gli YouTuber e ancora più recentemente gli autori di newsletter di ogni genere che hanno contribuito ad affollare questo mercato. Penso che sia un fatto positivo poter ascoltare molte voci diverse che riflettono sui temi del cibo, ma il giornalismo è una professione diversa. Le nostre materie prime sono l'informazione, l'imparzialità e la verità dei fatti. Soprattutto in questo ultimo periodo il nostro lavoro è stato molto più complesso e importante: vogliamo formare i nuovi giornalisti (ma anche quelli già affermati) perché possano superare tutte queste sfide.
Ruth Reichl
Il master del BCC prenderà il via a ottobre 2021 e prevederà sei mesi di lezioni online, un mese di lezioni in presenza e tre mesi di praticantato, per un totale di 1500 ore di lezione. A questo link potete trovare ulteriori informazioni e approfondimenti.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Sei lezioni, una cena di gala, ma soprattutto una grande squadra, quella che ha rappresentato il nostro Paese nella seconda edizione dell'evento L'Italia al Basque lo scorso 27 novembre al Basque Culinary Center di San Sebastian, nei Paesi Baschi: da sinistra, Davide Marzullo, Sante Longo, Paolo Marchi, Ono Takayo, Caterina Ceraudo, alle sue spalle Christian Malatacca, Joxe Mari Aizega, direttore del Basque, Pino Cuttaia e Gianfranco Pascucci
Foto di gruppo per i protagonisti di "L'Italia al Basque Culinary Center". Da sinistra Gianluca Gorini, Luigi Dattilo, Paolo Marchi, Antonia Klugmann, Joxe Mari Aizega, Paulo Airaudo, Andrea Tortora, Richard Abou Zaki, Fabio Pisani, Pierpaolo Ferracuti, Franco Pepe. Manca solo Federico Ceretto
Gli otto protagonisti delle lezioni di "L'Italia al Basque Culinary Center”, l'evento previsto oggi, mercoledì 23 novembre 2023, al centro di ricerca gastronomica a San Sebastian, in collaborazione con Identità Golose
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