Andrea Menichetti
Pollo alla romanadi Arcangelo Dandini
Dall'Italia Dare voce alla solennità dell'orto: il nuovo menu vegetale di Alberto Buratti
Un disegno sul sito di ZeroFoodprint, progetto statunitense che ha conquistato il Basque Culinary World Prize 2019
Riuscire a convincere i ristoranti a ridurre o persino eliminare le proprie emissioni di carbonio dirette o indirette, attraverso specifiche iniziative e adottando azioni per una migliore efficienza energetica e operativa e per la scelta di ingredienti sostenibili. Ancora, promuovere un sistema alimentare rinnovabile che si basi sulla salubrità dei terreni agricoli e sostenere la cosiddetta "agricoltura progressiva", intesa come produzione alimentare non solo responsabile dal punto di vista ambientale, ma anche equa, fruttifera e di qualità. Sono questi i capisaldi dei progetti ZeroFoodprint e The Perennial Farming Initiative, che hanno convinto la giuria del Basque Culinary World Prize 2019 a proclamare il loro ideatore come vincitore del prestigioso premio. Si tratta di Anthony Myint. La cerimonia si è conclusa pochi minuti fa a San Francisco nel corso del simposio Sustainable Thinking.
Anthony Myint
Ristoratore, chef, autore e consulente alimentare, ha creato marchi come Mission Street Food appunto, ma anche Mission Chinese Food, Mission Cantina, Mission Burger, Lt. Waffle e Commonwealth Restaurant. Mission Chinese Food, con sede a San Francisco, nel 2010 ha ottenuto il secondo posto nella lista dei 10 migliori nuovi ristoranti in America per Bon Appetit Magazine; la stessa rivista due anni più tardi ha nominato sempre Mission Chinese Food (che nel frattempo aveva aperto una seconda sede a New York) come nono ristorante più importante degli Stati Uniti.
Segue tre principi di base:
CONOSCENZA "Conoscere è già metà della battaglia. ZeroFoodprint consente a chef e ristoranti di aiutarli a comprendere l'impatto sul clima di prodotti, attrezzature e metodi"
AZIONE ZeroFoodprint lavora con i ristoranti per aiutarli a ridurre il loro impatto alimentare adottando azioni su efficienza operativa, ingredienti e compensazioni di carbonio"
CONSAPEVOLEZZA "Studiamo continuamente i legami tra cibo e cambiamenti climatici e distribuiamo liberamente le nostre scoperte, al fine di fornire all'industria della ristorazione e ai commensali le migliori informazioni possibili”
La giuria del Basque Culinary World Prize 2019
Anthony Myint riceverà 100mila euro da destinare a una causa o a un’istituzione a sua scelta che dimostri il più vasto ruolo sociale della gastronomia. Nel 2018 il premio è stato assegnato a Zonfrillo per aver dedicato 18 anni alla riscoperta e alla difesa dell’antica cultura del cibo degli indigeni australiani, in gran parte esclusa dall’identità gastronomica nazionale (leggi Jock Zonfrillo, 100mila buoni motivi per battersi per gli aborigeni).
All’annuncio della vincita del Basque Culinary World Prize, Anthony Myint ha dichiarato: «Ho iniziato a cucinare perché credo che i ristoranti possano rendere il mondo migliore e diventare padre sette anni fa mi ha davvero ispirato a esplorare ciò che gli chef possono fare sul cambiamento climatico. Da allora, la scienza ha confermato che un terreno sano e una buona agricoltura possono risolvere il riscaldamento globale. Sono davvero entusiasta del fatto che il Basque Culinary World Prize porti attenzione alle soluzioni positive nel mondo del cibo, e sono incredibilmente onorato di rappresentare ciò che spero sia l'inizio di un movimento molto più ampio. Sono convinto che tutti noi, attraverso l'intero settore alimentare (cuochi, commensali, agricoltori ma anche politici), possiamo unirci per creare un sistema rinnovabile. Il ristorante ha l'opportunità di “restaurare” la natura, effettivamente, di re-immagazzinare tutto il carbonio che c'era una volta nel terreno».
Anthony Myint (foto Alanna Hale)
Fondati sull'idea che il coinvolgimento del settore gastronomico è fondamentale e che un impatto concreto richiede che gli chef di tutto il mondo si uniscano in modo scalabile, i membri della giuria si sono impegnati iscrivendo i propri ristoranti come consulenti a sostegno del progetto ZeroFoodprint, a partire da Mugaritz, Celler de Can Roca, Azurmendi, Atelier Crenn, Pujol, Cosme e Narisawa, solo per fare alcuni esempi.
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
La chef Fatmata Binta
Xanty Elias con i "suoi" bambini. Lo chef andaluso è il vincitore della sesta edizione del Basque Culinary World Prize, il prestigioso premio creato e assegnato dal Governo Basco e dal Basque Culinary Center
Rafael Tonon, nato a San Paolo e ora residente in Portogallo, sarà il responsabile del nuovo master del BCC
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose