Enrico Croatti
"Verso Sud" di Frank Rizzuti
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La chef Fatmata Binta
La chef dell'Africa occidentale Fatmata Binta ha vinto il Basque Culinary World Prize 2022 per aver fatto conoscere la cultura culinaria nomade sostenibile e aver esplorato la diaspora della cucina dell'Africa occidentale attraverso la sua innovativa iniziativa pop-up "Dine on a Mat".
Originaria della Sierra Leone, Fatmata Binta, conosciuta come Chef Binta, è diventata un punto di riferimento nella cucina Fulani, nomade e moderna. Erede delle tradizioni della più grande tribù nomade dell'Africa (con più di 20 milioni di persone che si spostano instancabilmente attraverso vasti territori), è impegnata a diffondere l'essenza di questa cultura con la sua iniziativa "Dine on a Mat", ristorante nomade che ha offerto in tre continenti un'esperienza immersiva nei modi di mangiare e interagire con il cibo dei Fulani. Con l'iniziativa della cucina pop-up, lanciata nel 2018, Binta punta a far conoscere tecniche ancestrali, inclusa la condivisione di cereali, spezie e, soprattutto, narrazioni e conversazioni. “Dine on a Mat” le permette di fare della tavola una preziosa fonte di dialogo e comprensione; apprendimento e pratiche sostenibili.
La giuria
Il BCWP, giunto alla sua 7a edizione, continua a scommettere sulla potenzialità trasformativa della gastronomia, condividendo vicende ispiratrici di chef il cui impatto positivo va ben oltre la cucina. In ogni edizione del premio, con la scelta del vincitore e le menzioni speciali, il BCWP coglie l'opportunità per inviare un messaggio alla comunità internazionale a dimostrazione dei diversi ambiti in cui uno chef può esercitare un influsso positivo sulla società. Nel 2021 il premio ha messo in evidenza l'importanza di educare le generazioni future a un'alimentazione sana. Il BCWP continua oggi la sua missione alla ricerca di esempi della forza trasformativa della gastronomia.
Oltre a Binta, la giuria ha premiato l’attività di altri due chef, assegnando menzioni speciali a:
● Douglas McMaster (Regno Unito) per la costante dedizione al movimento zero rifiuti in gastronomia e per l’iniziativa pionieristica “Zero Waste Cooking School”. ● Edson Leite (Brasile) per essersi concentrato sulle zone povere del Brasile e aver ideato programmi di formazione culinaria e supporto personalizzato per i giovani in cerca di opportunità di lavoro attraverso il progetto educativo “Gastronomia Periférica”.
L'articolo è a cura di Identità Golose, la testata che organizza il congresso internazionale di alta cucina, edita il sito www.identitagolose.it e la Guida Identità Golose online, oltre a firmare numerosi altri eventi in Italia e all'estero
Si è svolta la seconda edizione di Féminas, Congresso di Gastronomia, Donna e Ambiente Rurale organizzato da Vocento Gastronomía e promosso - dal Principato delle Asturie - “per dare visibilità e sostenere le donne vincolate al mondo della cucina, dell’ambiente rurale e attivamente impegnate nella promozione di pratiche sostenibili”. Identità Golose era presente: ecco il nostro report
Un rendering dell'avveniristico progetto Olatuen bidea - Camino de las Olas (si può tradurre in “Percorso delle onde”) dello studio di architettura danese Bjarke Ingels Group, dichiarato vincitore della gara internazionale indetta dal Basque Culinary Center per la realizzazione dell'edificio GOe – Gastronomy Open Ecosystem a Donostia-San Sebastián, Paesi Baschi, Spagna
Joxe Mari Aizega, classe 1970, è direttore del Basque culinary center e anima del Basque Culinary World Prize (Tutte le foto sono di Brambilla/Serrani)
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose