24-03-2018
Tim Raue al lavoro. È oggi uno degli chef più apprezzati di Berlino, e forse della Germania intera; il suo ristorante omonimo è al numero 48 della 50Best
Milano-Pechino? Fai stop a Berlino. Certo che è buffo: tu ti prepari il weekend, prenoti il volo e l'albergo, controlli le temperature (meno 3 di sera, più 5 di giorno), prendi il treno per la Malpensa, il volo per Berlino Tegel, il taxi per l'albergo e l'altro taxi per Mitte... E fin qui, tutto in ordine. Berlino, la capitale del nuovo impero tedesco, Merkel-stadt, la città di Angela cancelliera, ma anche la capitale culturale, artistica e politica della Germania unita, ci apre le braccia e ci accoglie, da Potsdamer Platz al Pergamonmuseum. E subito dietro la Porta di Brandeburgo, dopo l'Hotel Adlon, inizia Unter Den Linden, il viale dei Tigli , il più famoso.
Lo staff del Tim Raue
Bella la sua storia: architetto mancato per mancanza di soldi per studiare, all'inizio della sua carriera Raue decide di esprimere la creatività in cucina. Inizia a lavorare nelle brigate degli alberghi e finalmente apre il proprio ristorante nel 2010. Oggi, oltre al locale che ha chiamato col suo nome, Tim Raue appunto, gestisce il La Soupe Populaire, che serve (udite udite!) cucina popolare tedesca, e il Sra Bua, all'Hotel Adlon, che propone cucina asiatica.
Leoni all'entrata
Gli interni
Due piatti al Tim Raue: Aragosta, carota e coriandolo e il dessert, Passion fruit, tonka e cetriolo
Caviale imperiale con cetriolo marinato in aceto di riso, gelatina di yuzu, tartare di sgombro marinato, wasabi
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico