24-10-2016
Martedì 25 ottobre a Mosca, in Russia, si celebra la diciottesima edizione del World's Pasta Day. Il piatto simbolo di quest'anno sono le Pennette alla Vodka, ricetta che conosce una grande fama di ritorno. Tra i protagonisti delle numerose iniziative previste, anche i cuochi Vladimir Mukhin e Davide Scabin (la foto è tratta da www.cucchiaio.it, sito da cui leggere anche la ricetta perfetta)
Ancora un giorno e avremo la diciottesima edizione del World Pasta Day, una giornata che celebra l’alimento simbolo della dieta mediterranea. Dall’edizione del 1997 a Napoli, di strada ne è stata percorsa parecchia se si pensa che la produzione è aumentata nel frattempo del 57% (si è passati da 9,1 a 14,3 milioni di tonnellate), che i paesi a produrne in quantità accettabili (oltre mille tonnellate) sono diventati 48 (+77%) e che quelli in cui se ne consuma 1 chilo pro-capite l’anno sono 52 (18 anni fa erano 30). Domani sarà Mosca a onorare il diciottesimo appuntamento. Le associazioni di categoria Ipo e Aidepi, assieme all’Italian Trade Agency della capitale russa, riuniranno all’ombra del Cremlino oltre 200 tra pastai, rappresentanti della filiera, opinion leader scientifici, economici, media e blogger, per celebrare i pregi nutrizionali di un alimento che ha sempre più un consumo universale e accessibile a tutte le categorie sociali. Tra i cuochi in prima fila, Vladimir Mukhin del ristorante White Rabbit e Davide Scabin (chi se non lui?) del Combal.zero di Rivoli (Torino): assieme racconteranno potenzialità e declinazioni della pasta nella cucina russa, con nuove declinazioni contemporanee, assistiti dallo chef italiano a Mosca Valentino Bontempi. Perché proprio la Russia? Perché la diffusione in quel paese è sorprendente. Secondo Ipo, nel 2015 ne sono state mangiate 1.106.000 tonnellate, per un consumo pro capite di 7,8 kg annui. La consuma insomma il 94% della popolazione, con una forte preferenza (79%) per quella di grano duro.
Vladimir Mukhin del ristorante White Rabbit di Mosca, con Davide Scabin e Valentino Bontempi, ambasciatore della pasta per un giorno
Per i signori di Aidepi «Questo piatto sancisce la vicinanza tra due mondi e due culture gastronomiche. E racconta la storia di uno scambio spontaneo, che unisce l’icona dell’italianità in cucina a uno dei simboli della Russia, la vodka. Tanto più che un po’ di Russia nella storia di successo mondiale di spaghetti e maccheroni c’è sempre stata: nell’Ottocento i pastai italiani facevano a gara per accaparrarsi i pregiati grani russi per fabbricare la loro pasta».
18 anni di pasta globale secondo Aidepi. L'associazione cura un sito, welovepasta.it, che include anche la sezione "absolute beginners", una guida alle ricette italiane più cliccate (carbonara, ragù, amatriciana, pomodoro e basilico), che sono ormai patrimonio condiviso
La ricetta originale vorrebbe come ingrediente principale la pancetta e non lo speck, che pure a volte viene utilizzato. Oggi i gourmet più nostalgici l’hanno rivisitata, aggiungendo, nelle tante varianti, zucca, noce moscata o erba cipollina, per rendere il piatto più attuale e profumato. Su cucchiaio.it è spiegata la ricetta, passaggio per passaggio. Chissà come lo tratteranno domani Mukhin, Scabin e Bontempi.
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