Il posto migliore da cui partire è il Mercato Orientale. Non è il monumento più famoso e nemmeno il panorama più suggestivo di Genova. Ma è il posto migliore per godersi la città. Seducente e colorato come un suq (da qui il nome) occupa, laicamente, il chiostro incompiuto della chiesa di N. S. della Consolazione. Profumi, aromi, verdure, carne e tanto pesce (se la notte prima non c’è stata burrasca). Ogni volta che vado mi porterei via tutto quello che c’è in quella serie infinita di banchi. Il parcheggio non è comodo, ma per il Centro di Genova si gira a piedi e se pensate di venire con l’auto dimenticatela nel garage. L’ingresso ufficiale del Mercato è in via XX settembre ma dalle strade circostanti ci sono tante altre porte.
Se è ora di colazione uscite da una di quelle di via Galata e concedetevi un cono o una coppetta alla
Gelateria Galata (latte delle valli e frutta, canditi, cioccolato tutto a chilometro zero facendo la spesa al Mercato) in via Galata 3er, telefono +39.010.0981704. Voltate le spalle a via XX settembre e attraversate piazza Colombo (geometrica e caotica con una grande fontana: è qui che mi piacerebbe stare se tornassi a vivere a Genova); subito dopo, sulla sinistra, c’è
E.V.O. che vuol dire
Extra vergine di oliva e in effetti l’olio è molto buono, ma qui si viene per il miglior pesto di Genova e quindi del mondo. Sugli scaffali anche tutte le più buone paste artigianali italiane (e relativi sughi), ma il condimento verde la fa padrone (anche nelle vendite on line).
Sul lato opposto, finalmente una dolce pausa da
Panarello. Lo so che ci sono altri
Panarello a Genova e fuori Genova, ma questo è il primo, l’originale. Ordinate cappuccio cremoso e anziché la brioche, in ogni caso buonissima, la versione mignon della torta Panarello, fatta di soffice farina di mandorle, e impermeabile a ogni tentativo di imitazione. Perché Genova, anche se i suoi sapori più famosi nel mondo sono salati, in realtà è una città dolce. Basta saperla scoprire.
Salite lungo via San Vincenzo, e poi sotto i portici di via XX settembre e piano piano (
cianin cianin diciamo in dialetto) lasciatevi scivolare oltre piazza De Ferrari sino a via Garibaldi — per Stendhal “la strada più bella del mondo” — all’inizio della quale sulla destra c’è la pasticceria
Profumo (via del Portello 2r, +39.010.2770002): torte, pasticcini, pandolce e una meravigliosa millefoglie immersi in una coloratissima scenografia vintage.
A due passi, sempre
Profumo (vico superiore del Ferro 14r) ha aperto una gelateria pochi anni fa, anche qui niente polverine o basi pronte ma latte e frutta di prima scelta. Siete nei vicoli, perdetevici dentro e toglietevi la voglia di monumenti belli e importanti. Basta che usciate a piazza San Lorenzo, dove si affacciano l’omonima cattedrale e
Palazzo Cicala, albergo dalle camere ampie, eleganti, soffitti alti e stuccati, design contemporaneo con qualche pezzo antico: il posto perfetto per un weekend. Ma c’è ancora tempo prima di riposarsi.
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