Mix di Barocco e Liberty, di ghirigori ricamati nella tenera pietra locale e di decorazioni floreali maiolicate, di chiese sontuosamente scenografiche e di palazzi eleganti e sciccosi griffati dagli archistar della Belle Époque. “Questa è Ispica, bellezza”. E la trovi proprio nel mezzo di quella riserva inesauribile di gioie per gli occhi che è il sito Unesco della Val di Noto e a qualche manciata di chilometri dalle sue “sorelline” più famose (Ragusa, Modica, Noto…). E’ qui, tra le scalinate teatrali della Chiesa Madre e le decorazioni policrome di palazzo Bruno di Belmonte, che vive e regna Corrado Parisi, chef e patron di una Locanda del Monsù second edition, pronta a rinnovare le glorie della prima Locanda, quella aperta qualche anno fa a Sant’Agata di Militello.

Spaghetti al fegato di seppia, scorzetta di limone e polpa di scampi
Corrado ha scelto uno dei luoghi più suggestivi di Ispica, il
Mercato Coperto, location multitasking e polivalente che si trasforma, col passare delle ore e dei giorni, da luogo di incontro a spazio espositivo, da sede di eventi culturali a, ovviamente, piccolo eden di gourmet e amanti del bien vivre. La passione del cuoco per fuochi&fornelli viene da lontano: da bambino, il nostro non chiedeva giocattoli ai propri genitori ma libri di ricette, a 11 anni curava la linea del menu nella trattoria del padre e durante i week end si divertiva a decorare i dolci di una pasticceria del proprio paese. Insomma, quel che si dice un enfant prodige.
Con gli anni, ovviamente, il gioco si è trasformato in vocazione sempre più ferma e precisa, in professionalità estrosa e caparbia, in tecnica sapiente e raffinata. Merito anche dell’anima da globetrotter di
Corrado: “Miami, Ibiza, Parigi e Lugano - dice lui - solo alcune delle città in cui ho imparato a dimenarmi in cucina" e dei suoi studi (è laureato in Ingegneria alimentare). E così, tradizione, ricerca, sperimentazione sono i cardini della cucina della
Locanda che vede nelle materie prime del territorio le basi per preparazioni intriganti e golose. Il pescato del giorno, le verdure bio, le carni selezionate, i prodotti igp e dop, i vini del territorio sono utilizzati a piene mani da
Corrado e dal suo staff e danno vita ad una carta che, in continua metamorfosi, si trasforma giorno dopo giorno, assecondando le stagioni, il tempo, il mercato.
E se i menu degustazione sono una citazione della storia artistica della città di Ispica (il
Liberty a base di pesce e il
Barocco a base di carne) la carta è un peana al territorio e alla fantasia. Si comincia con un vassoio di pani fatti in casa (ovviamente con lievito madre): nero, alle noci, ai cereali, con pachini essiccati… Poi la festa:
Parisi bada al contenuto, alle materie prime, alla presentazione, sempre perfetta e mai leziosa ed ecco gli antipasti, pardon, i
Princìpi, che divagano da un
Crudissimo (cinque tipologie di pesce crudo in diverse lavorazioni) a un
Nero nero (suino dei Nebrodi marinato alla brace, crema di Ragusano dop e confettura di fichi d’India), da un
Albus (gnocchi di seppia, lenticchie nere, insalata di patate e menta, salsa al fegato di seppia) a un
Uovo griffato (cremoso di mozzarella di bufala, uovo in pochette, asparagi selvatici e schiuma di pepe del Bengala).
E le
Prime Vivande? Paste tirate in casa, ovviamente, come le
Fettuccine allo zafferano, i
Tagliolini cacio e mare (nero di seppia, alici e pecorino), i
Ravioli di ricotta e cozze e le
Tagliatelle alla cannella. La carta delle
Seconde Vivande spazia tra mare (spiedino di tonno, filetto di pesce sciabola) e terra (filetto di suino nero in crosta di mandorle, spalla d’agnello). Per i dolci, imbarazzante la scelta: senza latticini o con latticini? That is the question!
Mousse al cioccolato fondente con sale di Mozia ed olio o
Bavarese ai formaggi?
Mela verde in confit o
Ravioli alla crema inglese? Dopo aver sciolto il dilemma, ci si regala un after dinner in una stanza relax in cui si degustano preziosi distillati e ottimi sigari.
La Locanda del Monsù
corso Umberto I, 24
Ispica (Ragusa)
+39.0932.951632;
Prezzo medio: 46 euro
Menu degustazione: da 35 euro