01-12-2024
Ilenia Ingrillì e Marien Triscari, le due titolari di Tar-Tufo
Il Ristorante Tar-Tufo nasce a Siena nel 2017 grazie all’idea delle due giovani Patron Ilenia Ingrillì e Marien Triscari e si contraddistingue sia per i suoi ambienti eleganti e l’atmosfera intima e romantica che per la sua cucina che rivisita e valorizza il territorio in chiave contemporanea e sostenibile. Nella bella stagione, inoltre, un panorama unico della città si apre alla vista degli ospiti dalla terrazza del ristorante.
Ilenia e Marien ci raccontano che «il nome nasce dall’idea di dare importanza alla città che ci ha accolte; ecco perché l’unione di “tar” e “tufo”, il suffisso “tufo” indica la terra che viene stesa nella vicina Piazza del Campo durante il Palio, unita al prefisso “tar” compone la parola “Tar-Tufo”, il pregiato fungo ipogeo che nasce spontaneamente tra le Crete Senesi». È la storia di un’amicizia tra donne che dura da oltre vent’anni, due migliori amiche che decidono insieme di lasciare la Sicilia e di trasferirsi a Siena per studiare all’Università. Entrambe appassionate di cucina e di vino, si avvicinano al mondo dell’enogastronomia che approfondiranno studiando fino a diventare professioniste del settore e aprire finalmente la loro casa in Toscana.
Lo chef del ristorante è il giovane umbro Damiano Sellani, nato nel 1994 a Gualdo Tadino; ci ha raccontato che «la cucina ha sempre fatto parte della mia vita, pur non avendo nonne cuoche da annoverare come primissimi mentori. Nel momento in cui sentii parlare i professori dell'IPSAAR di Assisi quel mondo mi rapì e da quel giorno non posso più farne a meno. La passione è cresciuta insieme a me, trovando come fedele compagna di viaggio, la profonda curiosità che mi contraddistingue».
Con lo chef Damiano Sellani
Damiano spiega che «la mia ricerca delle materie prime è improntata soprattutto su aziende ed eccellenze del territorio toscano. Ho sin da subito voluto instaurare un rapporto con piccole realtà locali per valorizzare quello che di buono e genuino c’è in questa nostra zona. Ogni mia creazione si fonda su tre concetti cari sia a me che alle due patron: identità, tradizione e cultura. Prendo spunto dal territorio in cui mi trovo, dalle sue tradizioni e dalla sua storia, dalle sue peculiarità e caratteristiche per arrivare a creare dei menu che possano essere ricchi di identità e concretezza ed essere immediati, sinceri e diretti».
Il menu del ristorante è un viaggio culinario attraverso i sapori autentici della Toscana, con un tocco contemporaneo. L'idea della Carta dei Vini del ristorante è fortemente orientata a valorizzare il territorio, ma con uno sguardo al vino extra regionale e alle proposte internazionali. Marien Triscari racconta che «la Carta è accogliente, vibrante, genuina, singolare ma sempre in continuo movimento. La selezione delle etichette nasce dalle nostre esperienze di viaggio nel vastissimo territorio della Toscana, in Italia e in Europa con un’attenzione particolare alle piccole realtà, biologiche o biodinamiche, con forti identità da raccontare per far conoscere qualità e il territorio».
Scorci della sala
Noi abbiamo lasciato carta bianca allo chef che ci ha proposto il nuovo menu degustazione 199 Km – Un viaggio da Firenze a Ravenna riscoprendo la Divina Commedia di Dante, con un interessante abbinamento al calice. Di seguito i nostri assaggi.
Brisé con mousse di branzino, maionese vegana e giardiniera di verdure
Illusione di pomodorino: corallo di capesante glassato al pomodoro, polvere di pane al timo limonato / Fegatini di piccione alla mela verde, cantuccio salato al Parmigiano 36 mesi e Vin Santo
Uovo scomposto e ricomposto: tuorlo liquido, spuma di albumi, fonduta di pecorino delle Balze Volterrane, germogli, crumble di pancetta e tartufo fresco
Risotto Acquerello al Parmigiano Reggiano 40 mesi Vacche Rosse, ragù di anatra in salmì, riduzione di Chianti classico, salsa allo zafferano e tartufo fresco
Cappelletti ripieni di trota del Casentino da allevamento biologico, beurre blanc all’aglione, trota in carpione aromatizzata agli agrumi, cavolo nero croccante e lenticchie soffiate
Coda di rospo in olio cottura avvolta in verza bruciata al cannello, crema di cicoria, dashi Mediterraneo e tartufo fresco
Tre consistenze di Chianina e i suoi contorni: griglia, stracotto e tartare battuta al coltello con verdure di stagione e tartufo fresco
Bignè croccante ripieno di cremoso alla nocciola, latte di mozzarella fiordilatte, sedano disidratato, brunoise di sedano osmotizzato e tartufo fresco
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Classe 1971, cittadino britannico e sloveno, cresciuto in Ticino nella Svizzera italiana, lavora in banca da quasi due decenni. Le sue grandi passioni sono la buona cucina, i vini e i viaggi. Si è appassionato di cibo dieci anni fa seguendo i primi programmi in tv di Gordon Ramsay e ha iniziato a girare prima in Italia e poi anche in Europa e nel resto del mondo alla scoperta dei migliori ristoranti. Così, da cliente assiduo, condivide le sue osservazioni e suoi entusiasmi con i lettori di Identità Golose. Un buon piatto deve sempre riuscire ad emozionarlo, perché la cucina, come tante altre forme d’arte, è emozione
Il panorama dalla sala del ristorante Campo del Drago
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.