05-08-2023
Nino Ferreri e Nicola Bandi
Cresce una Sicilia al di là dei soliti "distretti" gastronomici; cresce l'isola a Nord-Ovest, ad esempio in quel lembo di terra tra Bagheria e Trapani, neanche 90 km di distanza in linea d'aria, sono 126 km in auto. A proprio a Trapani ci siamo recati qualche tempo fa, destinazione l'osteria Il Moro dei fratelli Bandi. Motivo: approfittare dell'incontro goloso tra la cucina di Nicola Bandi e quella, ospite per l'occasione, di Nino Ferreri, del ristorante Limu di Bagheria, da qualche mese insignito della prestigiosa stella Michelin. Quattro mani diverso, con un'anima, una visione, l'unione di prospettive; due giovani talenti illuminati per raccontare un territorio, tante esperienze di viaggio. Ed emozionare i palati più sensibili.
Nicola Bandi, chef autodidatta, elogia ingredienti vergini e ama ripescare ricette autoctone del Trapanese, per creare connubi forti e generosi in un'ottica di confortevole modernismo. Le sue creazioni si esprimono nel ristorante di famiglia, bellissima location nel centro storico di Trapani, gestito con il fratello Enzo, sommelier e direttore del locale. Particolarmente interessanti ad esempio le Frascatole, nella visione 2.0: sono una sorta di cous cous, ma più grosso, poiché viene aggiunta la farina alla semola, molto vicina alla consistenza di una fregola sarda, in questo caso con zuppa di pesce, astice e salsa di mandorla. Piatto deciso, corposo, goloso, vero concentrato di mare e sapienza.
Frascatole 2.0
Pane e panelle
Quanto a Ferreri, che dire: dopo tanti viaggi per l'Italia, la Francia, l'Oriente, e una virtuosa formazione di oltre cinque anni a Milano a fianco di Felix Lo Basso, ha deciso di approdare con il suo bagaglio gastronomico a pochi km dalla terra natia, Trabia, con il suo Limu, a Bagheria. Alla domanda su come abbia fatto breccia sull''attenzione della critica, e come abbia fatto a scalare in così poco tempo i vertici gastronomici, ti risponde con estrema spontaneità: «Semplicemente essendo me stesso, con la sostanza e la qualità dell'ingrediente, puntando dritto al gusto e alla bellezza».
Lingua e gambero
Ricordo di una scampagnata
Piatti, tutti, che donano una complessità gustativa inedita, la bellezza di una tavola eloquente nella sua vivacità cromatica e compositiva, e il comfort di gusto assoluto.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Classe 1976, formazione giuridica. Il suo primo lavoro è fare la mamma. Motore della sua vita sono i viaggi e la gastronomia. Viaggiare tra piatti e territori
Carmelo Trentacosti, Giuseppe Costa, Bartolo Galati, Nino Ferreri, Tony Lo Coco e Patrizia Di Dio
Basalti colonnari e, in fondo, Aci Trezza. Foto Giovanni Grasso - Wikipedia
Simone Sabaini, Sabadì, dalla finanza al cioccolato