10-07-2023

Segnali di fumo da Sorrento: Vrasa è una sorpresa che sceglie la brace e guarda al futuro

L’affumicato come sentore ricorrente, ma Vrasa è tutt’altro che fumo: in controtendenza con le proposte turistiche della Penisola Sorrentina, raccontiamo un progetto giovane ma per nulla improvvisato. Indirizzo prezioso

Linguina alla brace, calamaretti e aglio nero: uno

Linguina alla brace, calamaretti e aglio nero: uno dei nostri assaggi al Vrasa di Sorrento (Napoli), una bella scoperta

Fa sempre piacere scovare posticini in cui star bene a tavola, per la qualità del desco e del progetto nel suo insieme. Qualcosa che sia di semplice lettura, fonte di immediato benessere, senza rompicapi dal reparto cucina e, magari, persino intriso di natura: tutt’intorno e nelle idee. Vrasa è un progetto giovane, ma non improvvisato. Un gruppo di soci chiamato famiglia, già collaudato dalla decennale esperienza con il Soul and Fish, sempre a Sorrento. Ebbene, Vrasa non è un luogo da interpretare, ma da gustare. Hanno scelto codici apparentemente elementari, suggeriti da belle realtà in giro per il mondo; infine hanno riassunto tutto in una formula che convince perché i primi a esserne convinti sono loro. Il che non è scontato e fa un’enorme differenza nel racconto. La naturalezza nell’essere sé stessi, «piaceremo? C’è un tempo giusto per ogni cosa, noi non abbiamo fretta»; il feeling immediato con il cliente; il desiderio di accogliere a casa: tante cose, sì, tante cose proprio a Sorrento, bellissima, quanto consciamente abusata dal turismo che si moltiplica di anno in anno. Vrasa si è rivelata un’oasi, un rapimento in pieno centro. Letteralmente immersa nel verde, passeggiando per i vicoli della città, notiamo le frecce che invitano alla deviazione. Le seguiamo, giornata calda e affollata: la fuga dalla città - senza lasciare la città - è un qualcosa di insperato e salvifico.

Tavolo vista orto, e sotto, giardino del Vrasa

Tavolo vista orto, e sotto, giardino del Vrasa

Il nome Vrasa si ispira alla vrasera, l’antico braciere delle case napoletane. Ma anche alla brasa, la brace degli asadores spagnoli. «Per noi le idee erano già chiarissime da tempo, abbiamo faticato ad individuare il luogo giusto, ci servivano spazio e pace»: sono le parole di Francesco Gargiulo che è anche il sommelier del gruppo. Torniamo indietro al gennaio del 2022, quando finalmente i soci individuano, a pochi passi dalla centralissima piazza Tasso, una struttura circondata dal verde e che si spinge fino ai confini delle mura antiche della città. Si parte e la proposta gastronomica è di quelle alla moda altrove, ma non in Penisola Sorrentina. Si mangia all’interno, con tavoli vista orto, oppure direttamente in giardino. Ristorante e cocktail bar: l'offerta di Vrasa si basa su idee e proposte semplici, ma non banali. E nella verve metropolitana del cuore pulsante del turismo campano, arriva una cucina che placa gli animi e torna al primordiale. Che cuoce a fuoco vivo, che sceglie singoli ingredienti – dalla terra, dal mare e dall’orto - e per ciascuno di loro costruisce un piatto. Lo chef Andrea Guarracino ha iniziato con il ristorante di famiglia, per arrivare nelle cucine di Palazzo Petrucci a Napoli (una stella Michelin) e del Don Alfonso 1890, il due stelle di Sant’Agata sui Due Golfi che ha deciso di chiudere fino al 2024, per riaprire all’insegna della sostenibilità e dell'ecologia integrale.

Da sinistra Andrea Lorenzetti, Francesco Gargiulo e Andrea Guarracino

Da sinistra Andrea Lorenzetti, Francesco Gargiulo e Andrea Guarracino

Tornando a chef Guarracino, prima di approdare al Vrasa, ha lavorato anche in Costiera Amalfitana al Casa Mele di Positano: insomma, ha trovato trova il modo di mettere insieme più pedine per tirarne fuori una strategia personale. La sua è una cucina solida, soprattutto se vissuta allo chef’s table, il bancone vista brace che consente di assistere anche ai retroscena intermedi.

 

I nostri assaggi

Sashimi di ricciola con soffritto di cuore e fegato di ricciola e fiore di zucca

Sashimi di ricciola con soffritto di cuore e fegato di ricciola e fiore di zucca

Ostrica al flambadou con lardo e piselli

Ostrica al flambadou con lardo e piselli

Dal menu “Orto e Brace” - perfetto per entrare nello spirito di condivisione del Vrasa – ci arrivano piatti suddivisi in atti, come a teatro. Una messa in scena, bella e buona, un palcoscenico che sa di non esistere senza il suo pubblico. Tra i nostri assaggi, Sashimi di ricciola con soffritto di cuore e fegato di ricciola e fiore di zucca, piatto coraggioso, ma che in fondo fa un passo indietro e prende la rincorsa verso sapori incisivi che abbiamo bisogno di ritrovare. Preseguiamo con il Tacos farcito di tartare e gel di cetriolo grigliato e gamberi. Ancora, Ostrica al flambadou con lardo e piselli, in uno scambio inevitabile con l’orto interno: è lui a dettare i tempi di scena degli ingredienti.

Pennoni con bisque di gambero rosso al sake, teste di gambero e pomodorino grigliato

Pennoni con bisque di gambero rosso al sake, teste di gambero e pomodorino grigliato

Riso affumicato e carota

Riso affumicato e carota

Menu ben costruito, appaga e diverte anche la Tartare di manzo con acqua, marmellata e lamelle di ravanelli. Sul fronte carboidrati, un confortante Riso affumicato e carota, ma soprattutto Pennoni con bisque di gambero rosso al sake, teste di gambero e pomodorino grigliato. Nessun compromesso sulla spesa, cucinare con poco, ma che sia il meglio. E, per farlo, Vrasa sceglie il fuoco vivo, perché come dicono i protagonisti, «fare un passo indietro è solo lo slancio per la rincorsa». 

PS: godete a pieni calici della cantina, perché è a dir poco eccellente.
 

Vrasa Restaurant & Cocktail Bar
Via Santa Maria della Pietà 30, Sorrento (Na)
tel. + 39 340 4273961
Chiuso martedì. Aperto a cena, sabato e domenica anche a pranzo
Prezzo medio: 60 euro vini esclusi


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Nadia Taglialatela

classe 1977. Nata ad Ischia, gli ultimi quindici anni li trascorre a Roma collaborando con le più note scuole di cucina della capitale. Esperta food&wine, collabora con riviste del settore scrivendo di ristoranti, grandi alberghi, prodotti di nicchia ed eroici produttori. Sommelier Ais, attualmente si divide tra Ischia, Napoli e Roma, sempre a caccia di nuove storie da raccontare

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