03-05-2023
Amy Bellotti Marc Lanteri, ristorante Marc Lanteri a Castagnito (Cuneo)
Diciassette chilometri possono sembrare una distanza relativamente corta. In realtà il passaggio da Grinzane Cavour a Castagnito d’Alba, tra le Langhe e Roero, rappresenta una svolta nella carriera di Marc Lanteri. Molto più di un breve percorso tra due punti segnati su una mappa, un nuovo capitolo da scrivere in una carriera segnata da molti successi e tante collaborazioni nelle cucine di chef premium in Francia e in Italia.
Marc ha scelto ora il suo campo base per un progetto tutto suo dove proseguire e continuare a offrire, ai suoi affezionati clienti e a chi ancora non ha assaporato la sua cucina, un’esperienza più autentica, leggera e legata al territorio rispetto al recente passato langarolo. Su questo territorio, affacciato sulle colline patrimonio dell’Unesco, si aprono le enormi vetrate delle sala. Per creare un’osmosi visiva e sensoriale con quella terra di cui Lanteri vuole essere interprete, menestrello. Il design del ristorante è moderno, minimalista. L’obiettivo è non distogliere il commensale dalla cucina e comunicare un ritorno all’essenzialità. “Questa è una ripartenza – spiega lo chef francese ormai adottato dall’Italia – che poggia le sue fondamenta sulla semplicità di esecuzione, sulla leggerezza e sul forte, fortissimo, legame con questa terra. Non è possibile non trarre ispirazioni da tutti i prodotti che questa parte del Piemonte ci regala. Il nostro compito è portarli a diventare preparazioni e piatti memorabili, riconoscibili e con un imprinting ben definito”.
Cambiamenti sì, resta però il marchio di fabbrica che ha reso tanti riconoscimenti alla sua cucina: la capacità di fare sintesi fra la tipicità piemontese e l’esprit francese, con un approccio moderno e pennellate di innovazione. In sala, come in passato, Amy Bellotti – moglie dello chef, italiana di natali statunitensi – cura la selezione di vini insieme ad Alessandro Corsini, da anni al fianco del duo. Il resto delle brigata è tutto nuovo.
Cubotto di baccalà, carciofi liguri, pachino e salsa pissalat
Due i menù per la primavera 2023: "Terra e Scoperta" che completano una carta ben strutturata fra proposte di carne e di pesce. Al ristorante Marc Lanteri non può mancare il foie gras – vera passione dello chef – simbolo delle sue origini francesi oggi proposta in apertura “al torcione” con chutney di frutta secca al Roero Arneis passito.
Molti i piatti che ci si aspetta di gustare a queste latitudini: tagliata di Fassona, agnolotti del Plin, tajarin, risotti in varie declinazioni e ancora lumache, animelle. Ottima la "Terrina di coniglio grigio con marmellata di cipolla rossa" cosi come il "Cubotto di Baccalà, carciofi liguri, pachino e salsa Pissalat". Tutti i piatti sono letti in chiave di frontiera, in un costante dialogo fra Italia e la non distante Francia.
Risotto Carnaroli Acquerello alla clorofila, petto di piccione al Marsala Secco “De Bartoli”
Terrina di Coniglio Grigio, marmellata di cipolla rossa, capperi di Pantelleria e pane tostato
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
giornalista, classe 1966 con una laurea in Fisica e oggi un lavoro da comunicatore. Ha raccontato due Olimpiadi e 5 Mondiali di atletica leggera su Eurosport. Super appassionato di buona cucina, rhum caraibici e golf
L’associazione Verduno è Uno ha coinvolto 17 produttori (su 19) di Verduno Pelaverga Doc
Assaggio tricolore di burri di bufala, straordinari, al nuovo L'Orangerie del relais Le Due Matote, nelle Langhe, chef Roberto Di Pinto e Luca La Peccerella. I burri sono rispettivamente al basilico, al fieno affumicato (clamoroso) e al pomodoro. Foto Tanio Liotta
Agli estremi, a sinistra Giada e Alessio e a destra Giuseppe ed Edoardo Traverso, l'executive chef di Identità Golose Milano e la sua affiatata brigata; al centro, gli ospiti della magnifica cena andata in scena all'Hub lo scorso giovedì 22 giugno: Ugo Alciati, chef di Guido Ristorante a Serralunga d'Alba e Fabio Sgrò, chef del ristorante Guido da Costigliole a Santo Stefano Belbo insieme a una giovanissima assistente. La serata è stata allietata dai vini I Parcellari, il progetto vitivinicolo del sommelier, ora produttore Davide Canina
Tutte le foto sono a cura di Marialuisa Iannuzzi