03-05-2023
Daniele Zunica, patron di Zunica 1880 a Civitella del Tronto (Teramo)
La fortezza di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo, è lì, massiccia e imponente che attrae a corte, quasi fosse una sirena litica, flotte di turisti che arrivano da Europa e States in cerca di tranquillità, natura e buon cibo. La vediamo spuntare dai suoi 600 metri d’altezza, mentre ci allontaniamo dalla strada veloce per raggiungere l'hotel ristorante Zunica 1880 in piazza Filippi Pepe; tra tornanti e dislivelli saliamo per circa mezz’ora attraversando ora vigneti, ora frutteti, ora colline lasciate a maggese. Tutto intorno una grande quiete che alleggerisce la testa e risveglia un senso primordiale, quello della fame. Porta Napoli è il capolinea, lasciamo l’auto e proseguiamo a piedi fino all’ingresso del palazzo che appartiene alla famiglia Zunica dal 1642, un piccolo gioiello che merita almeno una visita, con 12 stanze, broccati e romantiche suite d’antan. Varcata la soglia, tutto sembra essere fedele alla linea, come l'ultimo della quarta generazione, Daniele Zunica, uno stoico, a cui si deve l’impresa di avere rimesso a nuovo il palazzo, avendo cura di lasciare intatti i ricordi del tempo ch’è stato. Gentile e disponibile, ci attende al primo piano, lì dove la luce del sole filtrata dalle finestre che affacciano sulla piazza, si diffonde nella sala da pranzo e accende i colori delle tele dell’artista contemporaneo Mark Kostabi; opere nell’opera, che catturano lo sguardo e lasciano largo all’immaginazione. lo spazio, ampio e ben organizzato, è diviso in due navate dalle colonne centrali che scandiscono il percorso, dal soffitto scendono eleganti grandi lampadari di Murano, mentre lunghe tovaglie bianche coprono pensanti tavoli di legno pregiato. Ad amministrare il gioco del servizio oltre a Zunica, il maître Renato Scarselli, sempre attento e vigile, mentre dalla cucina arrivano le voci della brigata più giovane d’Abruzzo guidata da Frederik Lasso, chef punta di diamante, e dal suo braccio destro, Alessio Giorgio Mazur, sous chef impeccabile.
Civitella del Tronto (Foto di Francesco Alberto)
Frederik Lasso
Benvenuto, particolare
Rapa rossa per te: tagliatella di rapa rossa scottata, burro di arachidi e panna acida affumicata
Cipolla, mandorla, rafano e pane fermentato: ingredienti della cucina slovacca legati tra loro da una crema di pane fermentato, tipico dei paesi dell’Est Europa. La cipolla croccante e dolce, leggermente affumicata per il veloce passaggio sulle braci si sposa perfettamente con la piccantezza del rafano e la morbidezza della crema di mandorla
Come il capretto: terrina di capretto, crema di erborinato di capra, olio piccante
Tortello ripieno di pecora alla callara: tortello di pasta fresca di soli tuorli tirata alla perfezione, ripieno di pecora cotta alla callara (un paiolo di rame o ferro), arricchiti dal fondo di cottura, una spuma di ricotta affumicata ed olio alla maggiorana, magici
Riso Riserva San Massimo, rosmarino, patata e verza: Lasso non ama unire nella preparazione dello stesso di uno stesso ingrediente due grassi di origini differenti, quindi, in questo piatto crea prima una base di patate mantecate all’olio extra vergine di oliva, un estratto di rosmarino, a cui sovrappone il riso cotto in acqua non salata e mantecato nel burro salato di Normandia e Parmigiano Reggiano, arricchito da una riduzione e polvere di verza
L’Agnello: coscio di agnello aromatizzato alle erbe e scottato in padella, glassato con il suo fondo e ciuffetto di cicoria selvatica che lascia quella giusta nota di amaricante in bocca e pulisce prima dell’assaggio della patata sfogliata al burro e tartufo
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
cresciuta a pane e grunge è storica dell’alimentazione e amante del bello e buono, soprattutto a tavola. Innamorata di Capatti e Bourdain ha fatto suo il motto Hungry for More, sempre. Oggi è il motore di Meet in Cucina, domani chissà!
Consistenze di Margherita, una delle tante variazioni sulla pizza Margherita ideate da Francesco Pompetti al suo Impastatori Pompetti di Roseto degli Abruzzi (Teramo). In questo caso l'impasto fritto a fermentazione spontanea di pomodoro viene condito con polvere di pomodoro del piennolo, stracciata di burrata e basilico disidratato
Una splendida Margherita de La Sorgente a Guardiagrele (Chieti)
Un passato mitico, un presente e un futuro brillanti. Emidio Pepe, classe 1932, con la nipote Chiara, classe 1993, in una foto di qualche anno fa
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.