05-07-2022
Pino Cuttaia e Alessandro Ravanà
Una lunga distesa di sabbia dorata sfiorata dal mare limpido e cristallino color turchese: la spiaggia di San Leone, piccolo centro a quattro chilometri da Agrigento e vicinissimo alla famosa Scala dei Turchi, è da inserire sicuramente tra i più bei lidi della Trinacria. Davanti a tanta grazia, Pino Cuttaia ha voluto lasciare il suo marchio e dare la possibilità di godere di una cucina da lui ispirata, coccolati dalle tepide brezze che, dall’Africa a qui, attraversano lo Stretto di Sicilia. Uovodiseppia mare è stato inaugurato la scorsa estate e, qualche settimana fa, ha aperto la sua stagione 2022. Più che un luogo, è un esperienza da vivere, sin dalle 7:30 del mattino a colazione, a pranzo con una selezione di piatti freschi per un light lunch oppure per una pausa nel corso della giornata di mare nell’attrezzato solarium. Al tramonto, lo scenario si fa più lounge per un aperitivo o un cocktail signature all’ultimo raggio di sole o, ancora, una cena rilassante in una cornice informale ma elegante.
Ad affiancare Cuttaia nel progetto c’è Alessandro Ravanà, cuoco agrigentino classe 1984, a cui lo chef licatese ha affidato le chiavi della cucina: la carta è firmata infatti dai due cuochi ed è un’alternanza di piatti storici de La Madia e di nuove creazioni elaborate a quattro mani. «Tutti gli ingredienti provengono da una filiera di piccoli produttori – precisa il cuoco bistellato – E tutti i piatti si sposano col paesaggio, esaltano e nobilitano la materia prima e sono caratterizzati da un grande rispetto per la natura e per le stagioni».
Battutino di gambero rosso con maionese alla bottarga e olio al mandarino
In carta, tra i piatti d’ingresso, un cult dello chef Cuttaia: il Battutino di gambero rosso con maionese alla bottarga e olio al mandarino che, come onde sulla battigia, alterna fragranze marine ad aromi di terra, sensazioni morbide e rotonde a note acide ed agrumate, rotazione armonica di sensazioni e gusti in un climax di piacere. Sapori più confortevoli in un altro classico: il Merluzzo all’affumicatura di pigna con spuma di patate e condimento alla pizzaiola.
Melanzana
«Pino Cuttaia, oltre ad essere un cuoco magistrale, è una persona con una grande nobiltà d’animo, sempre disponibile e aperto al confronto – racconta Alessandro Ravanà –. Ogni volta che lavoriamo ad un piatto, si crea una sorta di simbiosi costruttiva e prolifica. Per me è un’opportunità di crescita importante scambiare idee con lui ed e essere portavoce, qui a San Leone, del suo pensiero gastronomico».
Di compita delicatezza il Tiepido di mare: un carpaccio di ricciola ricoperto da scaglie di tartufo nero siciliano e olio extravergine d’oliva, piatto gustoso ed equilibrato in cui l’olio, come dovrebbe sempre essere, recita perfettamente la parte di vero e proprio ingrediente andando oltre la vecchia percezione di condimento.
Esplosivo e potentemente siciliano il Cannolo di melanzana con pasta croccante, altro piatto noto agli habitué de La Madia.
Risotto con tenerumi, cozze e salsa d’acciughe
Vibrante, poi, il Risotto con tenerumi, cozze e salsa d’acciughe, un piatto a metà strada tra ieri e oggi, terra e mare, guerra e pace: tutti gli ingredienti mostrano carattere e vogliono supremazia, il risultato è un piatto di grande struttura, dai sapori decisi ed equilibrati.
Punta di petto
Quando ci si siede in un ristorante davanti al mare, la scelta dei piatti è fortemente influenzata dall’ambiente e il pensiero va a crostacei, vongole, tonno, cernie. In carta non manca il Calamaro in finta brace, il Pescato locale all’acqua pazza o la Spigola al sale con zucchina alla scapece, ma qui il mondo si capovolge perché la scelta va sulla carne: Punta di petto in falso magro. La punta di petto è uno dei tagli più difficili da cucinare: è un taglio di seconda categoria proveniente dalla parte anteriore del bovino e, trattandosi dei muscoli del petto, è decisamente dura.
Tiepido di mare
Ravanà e Cuttaia la rendono morbida e succulenta con una cottura in stile brasato a bassa temperatura e l’accompagnano con bieta, carota ed il suo fondo perfettamente eseguito. Il risultato è che, sebbene a due passi dalla sabbia e davanti al mare possa sembrare fuori contesto, la carne è buona e il piatto finisce.
Cassata
A chiudere il pasto una versione easy e golosa della Cassata. Chiariamo un concetto: uovodiseppia mare non è un bistrot ma un ristorante fine dining elegante e di stile in piena armonia con il paesaggio, caratterizzato da una cucina siciliana dalle solide basi classiche ma libera di muoversi in ogni spazio creativo. Non ci sono eccessi o elementi fuori posto, tutto è studiato in piena concordanza tra cucina, idee, ambiente, uomini, a partire dal design del locale, che rispecchia la filosofia di vita e di lavoro di Pino Cuttaia. Massimo rispetto per il mare e per la terra e ricerca di autenticità da proporre con eleganza e innovazione.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016
Pino Cuttaia e Gianfranco Pascucci, ovviamente su una barca, a Encuentro de los mares
Yoji Tokuyoshi, nuovo responsabile di cucina di Stazione Vucciria a Finale di Pollina (Palermo), qui accanto a Pino Cuttaia, ospite speciale di una serata a 4 mani (le foto sono di Fabio Florio)
L'Arancino di riso con ragù di triglia e finocchietto selvatico di Pino Cuttaia è uno dei piatti di Uovodiseppia a Milano