28-03-2022

Collezione Casa Marrazzo 1934: quando l'arte incontra l'artigianalità

Il marchio, nato nel 2012 come naturale conseguenza di un percorso lungo 70 anni, produce conserve artigianali con materie prime strettamente legate al territorio. Tra le novità, il vaso di design "zero spreco", amico dell'ambiente

Il vaso di design della Collezione Casa Marrazzo 1

Il vaso di design della Collezione Casa Marrazzo 1934 potrà diventare, ad esempio, un contenitore per i vostri fiori

Un vaso conico trasparente. Una grafica in bianco con oggetti di uso comune come forbici e mestoli stilizzati, attraverso i quali fanno capolino, ben visibili, i broccoli “friarielli”, il pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop a pacchetelle, i pomodorini corbarini in succo con basilico e i peperoni grigliati interi al naturale. L’anteprima della nuova linea di design Collezione Casa Marrazzo 1934, disponibile in anteprima con 5 prodotti nel formato da un chilo (da Pasqua sarà disponibile l’intera collezione), è andata in scena sabato sera nella Terrazza Rinascente di Firenze, in concomitanza con l’edizione 2022 del Pitti Taste che, dopo tre anni di pandemia, è tornato spostandosi dalla Leopolda alla Fortezza da Basso.

«Abbiamo voluto presentare al Pitti Taste questa nostra Collezione perché il tema scelto dagli organizzatori è Zero Spreco: non sprechiamo il cibo, non sprechiamo l’ambiente. E il nostro è un progetto che affonda le sue radici proprio in questa direzione e ha a cuore proprio questi stessi elementi», spiega Teresa Marrazzo che, con il fratello Gerardo, rappresenta la terza generazione dell’omonima famiglia che dal 1934 è espressione dell’artigianalità conserviera nella zona di Salerno.

«Il vaso della Collezione Casa Marrazzo 1934 è un oggetto di design e, come tale, dopo l’utilizzo delle conserve, non sarà disperso nell’ambiente, ma potrà essere riutilizzato in diversi ambienti della casa. Ognuno potrà farlo diventare, a piacimento, un vaso per i fiori, un contenitore per la pasta, per le spezie o anche per le candele» continua una delle custodi della tradizione conserviera di nonno Pasquale e papà Carmine.

Zero Spreco: non sprechiamo il cibo, non sprechiamo l’ambiente è il progetto di Casa Marrazzo presentato al Pitti Taste

Zero Spreco: non sprechiamo il cibo, non sprechiamo l’ambiente è il progetto di Casa Marrazzo presentato al Pitti Taste

Una tradizione che, come sottolinea la stessa Teresa Marrazzo, è «arte». Spiega meglio: «Casa Marrazzo 1932, marchio nato nel 2012 come naturale conseguenza di un percorso lungo 70 anni, produce conserve artigianali con materie prime strettamente legate al territorio in maniera molto naturale e rispettosa della tradizione. Da sempre noi Marrazzo consideriamo l’artigianalità alla stregua di un’arte e l’arte è sinonimo di bellezza. E’ stato quindi naturale combinare il gusto e le tradizioni con la bellezza perché un prodotto d’eccellenza deve avere un contenitore di design».

Il vaso di design della Collezione Casa Marrazzo 1934 che farà da contenitore per le conserve artigianali dell’azienda di Pagani, è stato ideato da Mario Cavallaro di Nju:comunicazione. Per “vestirlo” l’azienda si è rivolta ad Auge Design. «Sono stati loro a immaginare una grafica che contenesse attrezzi ed elementi presenti in tutte le abitazioni per rafforzare proprio il concetto di “casa” che per noi è molto, tanto da aver voluto che facesse parte del nostro marchio», aggiunge.

Del resto più che un’azienda, Casa Marrazzo 1932, è una famiglia. «E nella nostra comunicazione – conclude - vogliamo trasmettere noi stessi e i nostri valori che sono quelli di una famiglia che si riunisce in una grande cucina piena di quei profumi che hanno il potere di riportarci all’infanzia felice».


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Mariella Caruso

Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile

Consulta tutti gli articoli dell'autore