Laura Fratton
Pizza con crema di mandorle, timo selvatico, carota passata nel Marsala, oliva canditadi Lello Ravagnan
Dall'Italia Vito Mollica: «Non mi interessa solo il piatto, ma come la ristorazione può cambiare una città»
La chef Gloria Cama e il marito Mirco - Foto: LuckyDesignassociates
«Vi farò assaggiare cose che non potete acquistare al supermercato». Così esordisce la chef Gloria Clama presentando il suo menu per il progetto Food for Skiers della US Camporosso in una recente conferenza stampa. Ex finalista di Masterchef, ha esaudito il suo sogno di passare dal muletto ai fornelli aprendo un suo ristorante in Carnia. E se è vero che la più famosa guida gastronomica mondiale valutava un ristorante in base alla convenienza o meno di sprecare e usurare gli pneumatici per raggiungerlo, beh, lei partirebbe con molte stelle. Raveo, un paesino che ospita il suo ristorante Indiniò (che significa in nessun luogo - in friulano) è un luogo disperso, poche anime, un bar, una chiesa e un super ristorante, il suo.
La raccolta di aghi di pino - Foto: LuckyDesignassociates
Gloria Clama, classe '78 ha accettato la sfida imprenditoriale in un villaggio che nasce ai bordi della foresta, del bosco. Un paese che per darle la licenza per il ristorante mise fra i requisiti la gestione a tempo pieno anche del bar. Elemento, questo, socialmente determinante per la vita del paese.
Ma Gloria accetta solo progetti impossibili e, assieme al marito Mirco che gestisce una tappezzeria di giorno e la sala di sera, realizza giorno dopo giorno e con una concretezza unica la sua visione. Il bosco diventa centrale nella sua cucina: le passeggiate con l'amato cane, la raccolta delle erbe spontanee e il continuo ispirarsi dai sentori della sua amata Carnia.
Granita di abete - Foto: LuckyDesignassociates
I profumi dei piatti sono un chiaro invito a ricongiungersi con la natura, con quelle fragranze che in tanti avevamo immagazzinato nella memoria olfattiva ma abbiamo perso con gli anni perché abbiamo parzialmente rinunciato al nostro rapporto con la natura stessa.
La chef Gloria Clama - Foto: LuckyDesignassociates
Nascono così le affumicature del pesce e della carne, la granita all'abete rosso, il lichene al latte e miele, l'acqua al fieno - che pulisce la bocca. Tutti piatti ed esperienze che confinano o sconfinano la sua visione della cucina e che rendono il gioco una scoperta o riscoperta di ricordi perduti.
«In primavera, sebbene siano leggermente resinosi, o in estate, vado a raccogliere gli aghi di abete. Poi, dagli aghi faccio una estrazione a freddo e con questo viene fatta una granita. E' un po' come sentire il profumo al palato»mi dice Gloria. Io che l'ho assaggiata posso dire che è difficile immaginare di sentire i profumi al palato, ma con questa granita è tutto molto chiaro.
Lichene al latte e miele
Il lichene, invece, si raccoglie a settembre/ottobre e, dopo averlo pulito ed essicato, si fa una tisana con il latte. Da questo latte si produce poi un gelato che Gloria serve con il miele di suo zio lavorato ad arnia con un pezzetto di lichene candito. Infine, il "segreto" dell'acqua al fieno, che non è nient'altro che uno sciroppo fatto un po' come si fa con il sambuco utilizzando il fieno. All'Indiniò lo puoi gustare nell'acqua frizzante servito con l'erba luisa.
Acqua al fieno
Gloria Clama celebra l'amore per le sue montagne e i suoi boschi tracciando percorsi che si possono vivere solo recandosi a Raveo. Un po' come Ilaria Tuti, pluripremiata scrittrice friulana che ambienta tutti i suoi thriller nelle foreste del Friuli Venezia Giulia descrivendo la bellezza dei boschi e il loro essere potenti e selvaggi nelle pagine dei suoi romanzi.
Due lati dello stesso amore per la foresta. Due donne che colgono le essenze più realistiche della loro terra e le preservano narrandole nella loro arte.
Via Norsinia, 21/B, 33029 - Raveo (UD)
info@indinio.it
+39 329 462 6486
classe 1978, originaria di Gorizia, relatore pubblico e docente, con una passione per i casi di crisis management. Si occupa di food and wine per piccole nicchie italiane sulle quali crede debbano essere accesi i riflettori, nel ruolo di "addetta alle luci". Ama viaggiare, annusare e scoprire luoghi e profumi del mondo per tornare a casa sempre più ricca di racconti e esperienze. Scrive sul blog avoidnocomment.com
Il ristorante Fradis Minoris
La copertina de Il chilometro consapevole - Definire la sostenibilità a partire dalla tavola. E' uscito da pochi giorni per Slow Food Editore, 240 pagg., 14,50 euro
La famiglia Vanini
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose