05-11-2021
Alessandro Bergamo (Cracco in Galleria, Milano) e Antonia Klugmann (L'Argine a Vencò, Dolegna del Collio - Gorizia), rispettivamente young chef e mentor della terza edizion e della S.Pellegrino Young Chef Academy. Si sono classificati al secondo posto, il risultato più alto di sempre per un team italiano
La notizia è di sabato scorso: l'edizione 2021 della S.Pellegrino Young Chef Academy è stata vinta da Jerome Ianmark Calayag, cuoco svedese di origini filippine. Al secondo posto, per un soffio, si è piazzato il monzese Alessandro Bergamo, in forze al ristorante Cracco in Galleria, Milano. «Sono davvero soddisfatto della mia prestazione», ha commentato a caldo per i microfoni di Identità Golose il giovane cuoco, «ho dimostrato che con prodotti semplici si può ottenere un grande piatto. Lasciatemi ringraziare Antonia Klugmann, con cui ho lavorato benissimo. Mi ha aiutato molto. È stata una persona su cui ho potuto contare in ogni momento». Proprio il meccanismo tra mentor e allievo, docente e discente rappresenta uno degli aspetti più affascinanti della competizione. Poco prima che l’edizione prendesse il via, avevamo interrogato proprio maestra e discepolo sulla loro esperienza congiunta e sulla trasmissibilità del sapere in cucina. Ne sono usciti spunti interessanti. Come si è sviluppata la vostra collaborazione? Klugmann: Avevo assaggiato per la prima volta Meglio un uovo oggi o una gallina domani, il piatto di Alessandro, due anni fa, quando mi passò il testimone di mentore il collega Riccardo Camanini, che l’aveva seguito fino a lì. All’epoca ero in giuria e quel piatto mi era piaciuto moltissimo. Era già molto interessante in partenza. Da lì ci siamo interrogati su come potesse evolvere ulteriormente. Bergamo: Per me è stato un privilegio e un onore avere Antonia al mio fianco. La sua esperienza, il suo palato e il suo savoir faire mi hanno subito fatto sentire tranquillo e supportato. In fondo, era come lavorare accanto allo chef in una cucina vera e propria: senza un punto di riferimento, il ristorante non va avanti. Klugmann: Ho subito messo in chiaro che il piatto era il suo e che in nessun modo dovevamo portarlo nella mia direzione. Credo che, se c’è una caratteristica che un cuoco giovane deve assumere, è il coraggio del suo punto di vista, che in assoluto è il compito più difficile. E' lo stile personale quello che fa la differenza tra le persone. Alessandro si è rivelato da subito un ragazzo molto serio, concentrato in modo molto maturo sul risultato. Il suo piatto ha avuto un progresso incredibile, dal punto di vista della pulizia estetica e della tecnica, soprattutto quella applicata allo studio della carne e dei fondi. Bergamo: Ringrazio Antonia perché non ha mai schiacciato la mia idea, mi ha lasciato libero di esprimere, con accorgimenti utili e che, soprattutto, si possono trasmettere. Due fattori molto importanti.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Foto di gruppo sul palcoscenico del Teatro degli Arcimboldi di Milano, martedì 26 novembre 2024
La giuria di chef di tutto il mondo che "arbitrerà" la finalissima mondiale della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25
L'esterno e il nuovo rustico col glicine fiorito de L'Argine a Vencò, Dolegna del Collio (Gorizia). Foto Antonia Klugmann
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.