30-06-2020
Massimo Bottura con la figlia Alexa illustrati da João Fazenda in aprile sulla copertina del New Yorker. Il loro web show Kitchen Quarantine ha vinto i Webby Awards; è nato da un'idea di Alexa, che nella vita è una videomaker, ed è andato in onda tutti i giorni alle ore 20 sul profilo Instagram dello chef
Tanti sorrisi e piede pigiato sull'acceleratore che conta di più, quello delle idee: è la ripartenza vista da Modena, con gli occhi e la sfrenata creatività di Massimo Bottura. Ha raccontato il proprio post-lockdown ieri durante il secondo webinar di Identità di Sala, s'intitolava “Rinascita: i primi passi”, organizzato come sempre da Identità Golose e Cantine Ferrari, lo chef modenese era uno dei relatori.
Sorrisi e acceleratore dunque: il secondo elemento richiama la nuova impresa in cui Bottura si è imbarcato, la gestione del mitico ristorante Cavallino di Maranello, «proprio quello di fronte alla sede della Ferrari - ha raccontato - È il vecchio locale dove l'ingegnere Enzo Ferrari si recava tutte le domeniche per guardare le corse automobilistiche». Rinascerà sotto il segno del Massimo nazionale, «durante il lockdown ogni giovedì ci collegavamo con quelli della Ferrari per portare avanti il progetto. Lo abbiamo terminato proprio il giorno prima della riapertura, ora parte la fase dei lavori, pensiamo di riuscire a inaugurare a marzo». Che locale sarà? Bottura lo aveva già spiegato: «Proporremo una cucina profondamente tradizionale senza però mai essere nostalgica: il mio sogno è vedere i dipendenti della casa automobilistica venire al Cavallino a festeggiare i giorni più importanti della loro vita». L'esperienza che è stata studiata sarà memorabile, in un posto così unico. Bottura: «Ho detto a John Elkann: "Ohhhh, vecchio! Il progetto va bene, io non voglio nessuna fee, ma tu devi fare una cosa per me: preparami la migliore macchina che hai, intendo almeno 800 cavalli, e la mettiamo in pista proprio dietro al locale. Chi verrà a cena o a pranzo potrà provarla". Lui ha accolto l'idea con entusiasmo». Sintesi dinamica: «Fatto! Fatto! Fatto!».
Una foto al Cavallino. Ritrae Enzo Ferrari, Niki Lauda e Luca di Montezemolo nel 1974
Bottura con John Elkann. Dice lo chef: «L’idea del Cavallino nasce da un’amicizia di lungo corso, con Sergio Marchionne e John Elkann, con i quali spesso discutevamo di sinergie tra brand vincenti, un connubio da cui tutto il territorio poteva trarre beneficio. Questo progetto nasce da un rapporto umano profondo prima di tutto tra persone che si trovavano bene tra loro, da conversazioni lunghissime su come si poteva sviluppare marketing territoriale facendo dialogare le meraviglie della nostra terra tra di loro. Alla fine il progetto ha visto la luce»
«Il tempo delle lacrime è finito, siamo ora in una fase pur buia durante la quale le menti creative devono uscire allo scoperto, tirare fuori il meglio per dare l'esempio, per fornire modelli, per aiutare i tanti giovani che io vedo in difficoltà. Dobbiamo trascinarli con la forza dell'entusiasmo e delle idee, elaborare format attraverso la nostra creatività e che possano essere utili per tutti»
Si accelera, appunto. E poi si sorride. «C'è un'espressione che mi piace da morire: "il sorriso degli occhi". Penso all'accoglienza dietro alla mascherina. Il primo servizio che abbiamo fatto dopo il lockdown è stato il 26 maggio, a Casa Maria Luigia, un aperitivo per una persona che festeggiava così, all'aperto, il proprio compleanno. Eravamo ovviamente molto preoccupati. A un certo punto uno degli ospiti si è avvicinato ai miei ragazzi e ha detto loro: "È bellissimo vedere questo vostro sorriso degli occhi". Era la gioia di ritrovarsi, il ritorno della condivisione e dell'ospitalità. Solo con gli occhi, certo; ma con loro si può comunicare tutto. Ho qui in casa un'opera di Shirin Neshat, un'artista iraniana. Racconta gli occhi delle donne nei Paesi musulmani, dove si porta il velo. Occhi che diventano strumento fondamentale per parlare, per trasmettere qualcosa. Ecco, io penso che questo "sorriso degli occhi" sia fondamentale, ancor più in questo momento».
L'occhio delle donne, in uno scatto di Shirin Neshat
Bottura durante il webinar Identità di Sala
L'Osteria Gucci di Rodeo Drive, Beverly Hills, a Los Angeles. Ora il format aprirà anche a Tokyo
Bottura e JR al Refettorio di Parigi
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
Massimo Bottura e Lara Gilmore
Massimo Bottura davanti all'iconica insegna del suo Torno Subito a Dubai. Presto raddoppierà, con un secondo locale asiatico, ma in Estremo Oriente, a Singapore, all'interno di COMO Dempsey
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