28-06-2016

Il cuore dei cuochi

Si è tenuto vicino a Bologna l'evento di Iacobucci studiato per osservare con altri occhi le disabilità

Un'incompleta porzione dei cuochi che hanno an

Un'incompleta porzione dei cuochi che hanno animato domenica e lunedì scorsi a Bologna "I 5 Sensi - Uniti per De@Esi", un evento fortemente voluto da Agostino Iacobucci de I Portici di Bologna per sostenere Deesi, "associazione che realizza progetti che favoriscono, promuovono e potenziano le esigenze lavorative e la vita familiare delle persone con bisogni speciali nella vita quotidiana". Oltre 20mila euro i fondi raccolti e altrettante le specialità gustate

Poche categorie lavorative s’impegnano così tanto per sostenere progetti charity come quella dei cuochi. L’ultimo di una serie importante ha avuto luogo ieri e l’altro ieri nella bella Tenuta Palazzona di Maggio a Ozzano dell’Emilia, periferia di Bologna. Si chiama I 5 Sensi - Uniti per De@Esi e porta la firma di Agostino Iacobucci, cuoco napoletano di stanza da tempo al ristorante I Portici, nel capoluogo felsineo.

L’associazione che lo chef sostiene si occupa di promuovere percorsi per favorire l’inserimento lavorativo in cucina di ragazzi con bisogni speciali, «disabilità come sindrome di down, X fragile e autismo che dovremmo vivere come una risorsa, non come un freno» . De@esi è infatti l’acronimo di un’espressione molto efficace: il diritto di esistere. «Diritti da sostenere», spiegavano medici e volontari dell'associazione nella conferenza stampa di ieri, «non solo da un punto di vista clinico ma anche da un punto di vista sociale». L’edizione numero zero dell’anno scorso ha raccolto 7mila euro, contribuendo alla realizzazione di un centro di ricerca a Bologna. E l’edizione di quest’anno, la numero uno, in attesa di dati ufficiali ha almeno quadruplicato la cifra.

Agostino Iacobucci con la collega Lucia Antonelli

Agostino Iacobucci con la collega Lucia Antonelli

Sono circa un’ottantina i cuochi, pizzaioli e pasticcieri messi assieme da Iacobucci in questa due giorni. Nomi di alto profilo: Luca Abbruzzino, Mario Affinita, Riccardo Agostini, Alberto Bettini, Salvatore Bianco, Peter Brunel, Pierluigi Di Diego, Davide Del Duca, Nino Di Costanzo, Gino Fabbri, Terry Giacomello, Vincenzo Guarino, Gianfranco Iervolino, Oliver Glowig, Nicola Fossaceca, Simone Fracassi e Gianni Guizzardi, Pasquale Palamaro, Gianfranco Pascucci, Franco Pepe, Peppe Guida, Massimiliano Poggi, Marcello Leoni, Felice Lo Basso, Vitantonio Lombardo, Luca Marchini, Angelo Sabatelli, Alessandro Panichi, Alfonso Pepe, Giancarlo Perbellini, Dario Picchiotti, Silvia Baracchi, Andrea Ribaldone, Salvatore Salvo, Luigi Salomone, Davide Scabin, Felice Sgarra, Massimo Spigaroli, Pasquale Torrente, Cristoforo Trapani, Cristian Torsiello

E con loro c’era idealmente anche la famiglia Iaccarino: non potendo partecipare fisicamente all’evento, si sono offerti di donare all’associazione il ricavato della vendita di un tavolo per 4 al loro Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi (Napoli). La cena di gala di ieri sera – a cucinare Perbellini, Scabin, Di Costanzo, Glowig, Gino Fabbri – ha registrato il tutto esaurito a iscrizioni aperte da poco. Un successo tale che l’organizzazione ha dovuto elevare il numero dei coperti di altre 20 unità («E avremmo potuto ospitare anche il doppio delle persone», dichiaravano gli organizzatori»).

Mister barbecue Gianni Guizzardi con Davide Scabin, tra gli 80 ospiti che hanno cucinato nella due giorni

Mister barbecue Gianni Guizzardi con Davide Scabin, tra gli 80 ospiti che hanno cucinato nella due giorni

Tutta la giornata girava attorno a “L’Emilia incontra la Campania”, il tema di fondo voluto da Iacobucci, che ha scelto i due territori del suo passato e del suo presente. «Ovvero, la regione in cui si mangia meglio al mondo oggi e quella attorno a Napoli, che ha dato vita a piatti che hanno fatto grande l’Italia nel mondo». Match impareggiabili tra crescentine e pizze fritte. Mortadelle e mozzarelle di bufala. Piatti due volte buoni in una giornata da ricordare, mentre rimaniamo in attesa dell'edizione 2017.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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