Un’insegna storica, un boutique hotel con tutti i crismi dei migliori alberghi di lusso, un ristorante gastronomico seduto su oltre un secolo di storia, un territorio favoloso, Sant’Agata sui due Golfi, su una vetta della Penisola Sorrentina. Il massimo, insomma, per un viaggiatore gourmand.
Il menu si apre con una frase di Edoardo De Filippo, che introduce il tema di quel che ci attende: la tradizione della cucina mediterranea, con il rispetto dei prodotti e delle culture millenarie del territorio, contagiata dall’innovazione delle tecniche ed esperienze del mondo interpretate da Ernesto, che ha ereditato dal padre Alfonso le redini della cucina. Buonissimo lo Spaghettone aglio, olio e peperoncino con sgombro in carpione, pan grattato, pinoli e cipolla carammellata su salsa di tonno e pinoli; così come il Maialino nero autoctono con pelle croccante, sedano e purea di patate alla curcuma. Per i dessert, prevale la Sfogliatella napoletana con crema alla cannella.
Perfetta è l’accoglienza di mamma Livia, vera padrona di casa, pronta a soddisfare le necessità di chiunque. E vastissima è la carta dei vini, di grande profondità e più di 1.300 etichette, affidata a bravissimi sommelier, pronti ad anticipare i tuoi desideri e tuoi gusti. Una chicca da non perdere è la visita in cantina, rigorosamente a fine cena. Non ha eguali per la sua particolarità: si scende fino a 25 metri nel sottosuolo!
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Ristorante con camere
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51 anni, architetto, nato a Roma ma milanese di adozione, è l'amministratore delegato di MagentaBureau, agenzia che coordina i contenuti e realizza Identità Golose. Ama le regole, il rigore, le procedure ma anche il buon cibo e il buon vino. Il punto debole a tavola? Il dessert
Ernesto e Alfonso IaccarinoDumpling mediterraneo