30-09-2020
Tutti i protagonisti dell'undicesima edizione di Identità di Pasta, segmento importante del congresso di Milano. Da sinistra in alto, in senso orario: Matias Perdomo, Martina Caruso, Davide Guidara, Carlo Cracco, Cristiano Tomei, Andrea Berton, Valeria Piccini e Gianfranco Pascucci. Appuntamento a domenica 25 ottobre, Sala Blu 1, dalle 11 alle 17.50. Iscrizioni qui
Il doppio rinvio del congresso ha generato una felice conseguenza: l’undicesima edizione di Identità di Pasta quest’anno cade di domenica 25 ottobre, lo stesso giorno in cui si celebra il World Pasta Day. Ce lo ricorda Riccardo Felicetti, sostenitore dalle origini dei due importanti appuntamenti. «Siamo molto contenti di questa favorevole coincidenza», spiega il ceo dell’omonimo pastificio trentino, «se a Milano con Identità di Pasta scriveremo un capitolo importante, quest’anno l’Ipo, International Pasta Organization, ha deciso per un’edizione non localizzata: sarà un evento diffuso in tutto il mondo e il cuore della Giornata sarà la kermesse Al Dente. Istituzioni, stakeholder, chef, ristoranti e pasta lover sono invitati a raccontare in un piatto la passione per la pasta e per il vivere mediterraneo. Chef e ristoranti di tutto il mondo saranno invitati a proporre una ricetta ispirata alla nuova Dieta Mediterranea, che celebra quest’anno 10 anni dalla nomina a ‘Patrimonio Immateriale dell’Umanità’ da parte di Unesco». «Gli italiani sono ripartiti dagli ingredienti della dieta mediterranea, si sono allenati a casa, hanno organizzato pranzi social per sentirsi più vicini. È nato così il movimento #VivoMediterraneo: una guida di principi e comportamenti quotidiani che coniuga cibo, movimento, convivialità e sostenibilità. Valori attualizzati in uno scenario in movimento». Vediamo tutti i protagonisti delle lezioni di quest’anno a Milano. ore 11 Matias Perdomo (Contraste, Milano) L'apertura dell’undicesima edizione di Identità di pasta spetterà allo chef di Contraste a Milano. A mettere assieme il binomio chef uruguaiano/pasta secca sovviene la lezione che il ragazzo portò al congresso Gastronomika di San Sebastian, in un lontano ottobre 2014: Matias si rivelò lo speaker migliore della giornata. Chiuse la lezione spiegando: «La cucina deve fondarsi sulla tradizione, guardando al futuro ma vivendo il presente». Lo stesso motto che ha accompagnato tutti i suoi primi piatti simbolo di questi anni, dal Raviolo col tuco alla Pasta, fagioli e foie gras. Piatti in viaggio o figli di contrasti felici, patrizi e plebei.
Pasta, fagioli e foie gras di Matias Perdomo (foto www.altissimoceto.it)
Pacòte Monograno Felicetti con totano, #tumapersa e bieta croccante di Martina Caruso
Rigatone alla resina di mastica, Carlo Cracco
Mare di plastica, Gianfranco Pascucci
Conchiglie di pasta con zuppa di pesce, Andrea Berton
Spaghetti in bianco con carne, Cristiano Tomei
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Antipasto Maremmano: la portata che inaugura un pasto regale alla tavola di Valeria Piccini, chef del ristorante Da Caino, a Montemerano (Grosseto)
Sei lezioni, una cena di gala, ma soprattutto una grande squadra, quella che ha rappresentato il nostro Paese nella seconda edizione dell'evento L'Italia al Basque lo scorso 27 novembre al Basque Culinary Center di San Sebastian, nei Paesi Baschi: da sinistra, Davide Marzullo, Sante Longo, Paolo Marchi, Ono Takayo, Caterina Ceraudo, alle sue spalle Christian Malatacca, Joxe Mari Aizega, direttore del Basque, Pino Cuttaia e Gianfranco Pascucci
Mattia Pecis al pass del Cracco Portofino