23-12-2020
Massimo Bottura sfila coi suoi ragazzi in chiusura della masterclass di Identità on the road 2020. Per vedere tutte le lezioni della nostra piattaforma digitale, clicca qui (per informazioni: iscrizioni@identitagolose.it oppure +390248011841, interno 2215)
«È il cuoco che tutto il mondo ci invidia e non smetteremo mai di ringraziarlo per aver portato la cucina italiana nel futuro». Paolo Marchi introduce così la masterclass di Identità on the road di Massimo Bottura, tradizionalmente la più attesa di ogni edizione dei congressi milanesi (e londinesi, newyorkesi, chicagoan, losangelini…). La versione digital non tradisce le attese perché è una fedele trasposizione di quella che sarebbe stata la versione “in presenza”. Il plot è diviso idealmente in due parti: una lunga introduzione in cui il modenese riflette sul momento attuale, seduto a Casa Maria Luigia a conversare con Marchi. E, dal minuto 9’ e 30’’, la lezione vera e propria con tutto il suo staff poliglotta, a illustrare i magnifici piatti concepiti nei mesi di quest’anno difficile. Quello che segue è un estratto dei contenuti più salienti del mediometraggio (40’ e 47’’ complessivi). Che merita di essere visto tutto d’un fiato. Lo zoom stringe subito su un enorme cavolo estratto dall’orto di Casa Maria Luigia: «E’ un simbolo adatto al ‘il senso di responsabilità’, tema del vostro congresso», esordisce raggiante il modenese, chef dell’Osteria Francescana, votato per due anni non consecutivi come miglior ristorante al mondo dai giurati della 50Best, «in questa fase abbiamo il dovere di essere ancora più positivi e propositivi, un’operazione che riesce molto più difficile ora che nel primo lockdown, quando chiudemmo prendendo gli eventi come qualcosa di straordinario. È stato un tempo regalato ai nostri affetti e alla creatività».
Casa Maria Luigia ripresa dal drone
Bottura in tenuta agreste a Casa Maria Luigia
UNDER ONE ROOF. Dietro allo chef, Jessica Rosval (canadese), Takahiko Kondo (giapponese) e Choi Jongho (taiwanese)
In primo piano, il pane annodato A Day in the life
Merluzzo If I’m wrong I’m right, versione autunnale
Lumache nel mole rosso
Lumaca che vuole diventare una caracol
L'animella Lovely Rita
Massimo Bottura e Lara Gilmore
a cura di
A cura della redazione di Identità Golose
Non dire Cassate, piatto di Karime Lopez e Takahiko Kondo qui in versione salata, come primo piatto, con il gambero. Senza gambero e con il cedro candito, diventa invece un dessert. Al Gucci Osteria di Firenze
Davide Di Fabio, che qui abbiamo immortalato alla consolle: è molto bravo come deejay, ancor di più come chef, al Dalla Gioconda di Gabicce Monte (Pesaro Urbino)
Foto di gruppo a fine servizio: in prima fila, da sinistra, il maître di Identità Golose Milano Andrea Polini, Jessica Rosval e l'executive chef dell'Hub Edoardo Traverso