16-09-2019
Mare di plastica, il piatto presentato da Gianfranco Pascucci (Pascucci al Porticciolo, Fiumicino, Roma) nella sua trasferta a Identità Golose Milano
Il mare si distende e poi si ritira, in lontananza s'intrecciano voci di uccelli marini, l'aria salmastra esala pino e mirto, sole e alghe. Milano scompare, si dilegua nella spuma di un'onda che va e, alla battigia, incontra l'uomo che ha fatto del mare un compagno fedele, una storia di ricordi, competenza. Non solo una cucina di pesce quindi, ma una cucina di mare che vede oltre una buona grigliata, il fritto misto o un'acqua pazza. La sua è una cucina che interpreta i fondali e la superficie dell'acqua, spiaggia e pineta: un tuttotondo che incanta i sensi annullandone i confini.
Una cucina da amare quella di Gianfranco Pascucci del pluripremiato Pascucci al Porticciolo, Fiumicino (con tanto di stella, forchette e cappelli a testimoniarlo), un ristorante che, nella cornice di Identità di Pasta, presenta al pubblico di via Romagnosi un classico dall'anima nuova: una pasta al nero di seppia (propriamente uno Spaghettino Senatore Cappelli firmato Monograno Felicetti).
Ma cosa rende quest'everblack così diverso al Porticciolo? Si parte prima di tutto da un profondo rispetto del ritmo della natura che ha qualcosa di buono e diverso per ogni momento. Ciò detto, il quid è una conoscenza viscerale della materia prima reperita quasi esclusivamente nel mare di casa, lo stesso che il nonno di Gianfranco viveva e offriva ai gitanti del litorale laziale: quando il mare ti regala una seppia perfetta, lo chef ha il potere di darle nuova vita.
Gli addendi del piatto
Eleonora Cozzella e Gianfranco Pascucci
Fase due: burro, in una doppia lavorazione, alla seppia e al basilico con succo di limone. Il burro ammorbidisce la carica marina della seppia che spesso intimidisce a tavola per il suo concentrato di gusto, e diventa qui il fondamento di una mantecatura più fluida e leggera del nero, una vernice lucida che trattiene i freschi sentori del Mediterraneo e tutta l'aromaticità della sua macchia.
E ora veniamo alla pasta: il formato, la varietà, la cottura incidono nella proiezione finale del piatto. Nel nostro caso la pasta, piuttosto che una cottura, subisce una rapida reidratazione che avviene in un sorso di mare, nel brodissimo di seppia. Stupisce persino Cristina Dallapiccola, direttore marketing del gruppo Felicetti, quanto studio e ore un cuoco possa impiegare per fare sempre più suo uno degli ingredienti più usati nelle case italiane. Un impegno che il pastificio più alto d'Europa contraccambia con una materia prima d'eccellenza lavorata in uno stabilimento quasi del tutto autosostenibile.
Quel bambino ora è un grande cuoco in grado di portare a galla di ciascuno di noi le memorie più timide del nostro passato, al mare.
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
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Classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo era acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.
Identità Golose Milano è tutto quello che accade tra le mura dell’hub internazionale della gastronomia: eventi, attività esclusive, ma anche aggiornamenti sugli attesi cambi menu a cura dell’executive chef Edoardo Traverso, fino ai deliziosi report delle cene firmate da prestigiosi chef ospiti