Dopo la cena a quattro mani con Luca Marchini (L’Erba del re), ne abbiamo scritto qui, e quella a sei con Vinod Sookar e Antonella Ricci (Al fornello da Ricci a Ceglie Messapica, Brindisi, e Ricci Osteria a Milano), ne abbiamo scritto qui, a Identità Golose Milano lo chef Mooroogun Coopen conclude come unico protagonista la Mauritius Gourmet Week, la settimana gastronomica dedicata all’isola tropicale, resa possibile grazie alla collaborazione con Beachcomber Resort & Hotels, Alpitour World, Mauritius Tourism Promotion Authority e Air Mauritius.
Ieri, 23 settembre, e ancora per questa sera, l’hub internazionale della gastronomia di via Romagnosi è lieto di ospitare in esclusiva il pluripremiato executive chef dello Shandrani Beachcomber Resort & Spa, il solo di tutto l’Oceano Indiano a esser stato eletto presidente della Mauritius Chefs Association e Worldchefs Certified Master Chef. Membro delle associazioni Disciples d’Escoffier e Toques Blanches, Coopen non può che essere il più stimato rappresentate della cucina mauriziana a livello internazionale.

Mooroogun Coopen, al centro, con la brigata di Identità Golose Milano
Per lui «la cucina non è solo un mestiere, è prima di tutto passione». Quella passione che lo ha portato a diventare ambasciatore della cucina mauriziana e ad acquisire una moltitudine di riconoscimenti, per l’appunto. La passione che lo ha spinto a viaggiare in lungo e in largo, grazie anche al gruppo
Beachcomber con il quale collabora ormai da anni, e che ha contribuito inoltre ad arricchire il suo bagaglio gastronomico.
Quella di Mooroogun Coopen è dunque una cucina di stampo fondamentalmente mauriziano, di per sé imperniata sulla tradizione gastronomica creola e asiatica, oltre che africana, per i sapori decisi e speziati, e su quella francese, per la tecnica meticolosa. Una tavola essenzialmente di mare, che lo chef valorizza ed esalta ancor più attraverso commistioni internazionali, frutto dei viaggi. Ed è così che Coopen vi piloterà anche stasera nella sua terra attraverso profumi e sapori e partendo proprio dall’Italia.

Polpa di granchio marinata in foglie di combava e sciroppo di citronella, rémoulade di sedano e crema di piselli
Il menu proposto per questi due appuntamenti esclusivi convoglia la cultura gastronomica mauriziana e quella italiana. La cena si apre con
Polpa di granchio marinata in foglie di combava (la cosiddetta
papeda delle Mauritius)
e sciroppo di citronella, rémoulade di sedano e crema di piselli. Un’entrée apparentemente delicata ma che sottende una nota acida dell’agrume che pulisce il palato e lo prepara all’imbarco del gusto.

Tataki di tonno in crosta di sesamo su crema di carote all’arancia, insalata di funghi freschi e asparagi, uova di salmone marinate, tartare di barbabietola e scorza di lime
A seguire un
Tataki di tonno in crosta di sesamo su crema di carote all’arancia, insalata di funghi freschi e asparagi, uova di salmone marinate, tartare di barbabietola e scorza di lime. Antipasto senza pretese in termini di elaborazione e originalità, ma ben eseguito, merito anche dei ruoli di consistenze giocati dai singoli elementi.

Raviolo di pasta fresca con ricotta e spinaci, bisque di aragosta, zenzero ed emulsione di formaggio
Come main course,
Coopen porta in tavola un
Raviolo di pasta fresca con ricotta e spinaci, bisque di aragosta, zenzero ed emulsione di formaggio. Una portata che rievoca gli anni ’80, sia nella presentazione che nel gusto. Uno scrigno di pasta fresca immerso in una copiosa salsa dalla texture vellutata e avvolgente. L’intensità aromatica del crostaceo unitamente a quella della parte lattiginosa viene stemperata e controbilanciata da una lieve nota di zenzero che conferisce un leggero tocco di pungenza e freschezza (che non guasta affatto) all’intero piatto.

Trancio di cernia con coulis di rougaille
Si prosegue con un
Trancio di cernia con coulis di rougaille, la tipica salsa speziata mauriziana a base di pomodoro, fonduta di porro, dariole di zucca, banana verde e patate allo zafferano. Probabilmente la portata che più omaggia le Mauritius, soprattutto in termini di sapori. Se in questo caso il gioco di consistenze viene meno, quello di sapori ha invece la meglio. La dolcezza del porro, della zucca, della banana, l’acidità del pomodoro, la pungenza dello zafferano e delle spezie contenute nella rougaille concorrono a creare un piatto dai sapori decisamente netti, ma senza prevaricazioni.

Babà al rhum con crema alla vaniglia, coulis di frutto della passione e macedonia di frutta tropicale
Il pasto si conclude con un
Babà al rhum con crema alla vaniglia, coulis di frutto della passione e macedonia di frutta tropicale, dessert goloso e al tempo stesso fresco. Il rhum utilizzato non poteva che essere un
Chamarel, uno dei primi rhum mauriziani prodotti dal puro zucchero di canna dopo la legge delle Mauritius del 2007.
È, in generale, un tripudio di colori, odori e sapori, in cui spezie e frutti tropicali la fanno da padroni. Una cena a base di preparazioni non troppo elaborate, sebbene gli impiattamenti lo lascino pensare, ma sicuramente una cena all’insegna di camouflage di aromi e sentori che vi condurranno verso l’Oceano Indiano e oltre.
Ancora per questa sera, 24 settembre, il 4° e ultimo atto della Mauritius Gourmet Week. Imbarcatevi per l'arcipelago con Mooroogun Coopen prenotando la vostra cena qui.