05-03-2020
Una foto dei primi anni Ottanta: in primo piano Gianluigi Morini e un giovane e barbuto Valentino Marcattiliii. Si nota qualcuno che tiene in mano il libro A tavola al San Domenico, uscito nel 1982, l'autore è proprio Morini con le ricette di Marcattilii. Un pezzo di storia gastronomica, che sarà ospite per una serata memorabile a Identità Golose Milano, martedì 10 marzo. Per prenotazioni clicca qui
Dopodomani, 50 anni ininterrotti di attività, di successi, di piatti celebri, di commensali che entrano sognanti ed escono soddisfatti, gaudenti. Il San Domenico: mezzo secolo di vita, sabato 7 marzo. Una storia incredibile, che nasce un altro sabato. Era il 7 marzo 1970: presidente del Consiglio Mariano Rumor, quello della Repubblica Giuseppe Saragat; a Mosca regnava Brežnev, alla Casa Bianca c'era Nixon. Quel dì Simon e Garfunkel uscivano con l’album Bridge Over Troubled Water, iniziando una corsa che li avrebbe fatti restare per dieci settimane alla numero 1 della classifica statunitense. In Unione Sovietica era iniziata da poco la costruzione della città di Pryp"jat', in Ucraina, che solo 16 anni più tardi sarebbe stata evacuata in seguito al disastro di Chernobyl'. A Istanbul si edificava il Ponte sul Bosforo, la Guyana festeggiava la raggiunta indipendenza, da due giorni era entrato in vigore il trattato di non proliferazione nucleare. Ancora: il Concorde faceva le prove generali per il proprio primo volo commerciale. Al cinema furoreggiava Un maggiolino tutto matto. Avevano il pancione le mamme di Naomi Campbell, Claudia Schiffer e Marco Pantani. Il Cagliari si preparava alla volata scudetto. Erano ahimè iniziati gli anni di piombo, ma da pochi mesi l'uomo aveva conquistato la luna e due studenti universitari, in California, avevano stabilito il primo collegamento remoto tra computer.
Marcattilii con Naomi Campbell, nata proprio nel 1970 come il San Domenico
A garantire che la strada fosse giusta anche in cucina, sarebbe stato poco tempo dopo l'apertura l'arrivo - su consiglio di Luigi Veronelli - di quello che era noto come “il cuoco dei Re, il Re dei cuochi”, alias Nino Bergese, il primo celebre cuoco italiano del Novecento. In brigata scalpitava però un giovane 35enne, Valentino Marcattilii.
Nino Bergese
Max Mascia e Valentino Marcattilii
Tortellini fritti; Bon Bon di parmigiano e mousse di mortadella
Pasticcio di fegato d’oca in terrina, tartufo e brioche tostata
Scampi e caviale con emulsione di patata
Uovo in raviolo “San Domenico”, burro di malga, Parmigiano dolce e tartufo di stagione
Riso mantecato con cipolla tostata, ristretto di sugo d’arrosto caramellato allo zucchero di canna
Controfiletto di vitello “Nino Bergese” con crema di latte al guanciale affumicato
Torta fiorentina “Nino Bergese”
Il menu è proposto a 90 euro, abbinamento vini, bevande e caffè esclusi. Per prenotazioni clicca qui.
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Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera