16-10-2019
Argalà Bitter, Vino di visciole, Gin: il primo dei tre cocktail firmati da Angelo Canessa e Luigi Barberis per la cena "Amariland" realizzata in collaborazione con Velier per Identità Cocktail
Il rapporto fra amaro e dolce è alla base della mixologia dai tempi di Jerry Thomas. Bitter e vermouth, entrambi di origini e tradizione italiana, si combinano e si mescolano nei Tumbler e nei Collins di tutto il mondo. Entrambi i prodotti, nelle loro infinite declinazioni, hanno vissuto giorni di grande popolarità e momenti di appannamento, centrifugati dalle mode e delle stagioni più o meno favorevoli. I cicli vanno e vengono e oggi si sta, finalmente, assistendo a un grande ritorno degli amari nella mixologia.
Per leggere, raccontare e interpretare questa tendenza Luigi Barberis, responsabile mixology di Identità Golose Milano e Angelo Canessa, mixology manager di Velier, hanno duettato nella preparazione dei drink della terza cena di Identità Cocktail all’hub di via Romagnosi. A seguire la loro ispirazione Andrea Ribaldone, coordinatore gastronomico, e Alessandro Rinaldi resident chef dell’hub che hanno elaborato i pairing gastronomici partendo dai cocktail e abbinandogli gustose pietanze.
Involtino di verza ripieno di Cinta Senese, susine autunnali e salsa di carne al ginepro e scorza d’arancia
Oggi però le cose stanno, per fortuna, cambiando, vero Angelo Canessa?
China Clementi, Amaro Kahneman, riduzione di Barbera, Top di Gavi infuso al rosmarino e aneto
Il momento è quindi quello giusto, tanto che Velier ha pensato al format "Amariland" per raccontare la storia e le potenzialità nascoste degli amari, e Identità Cocktail ha deciso di dedicarci una delle sue serate.
Guancetta di manzo, pannocchia grigliata e cicoria selvatica
«Ho voluto partire con un piatto che sapesse esaltare il drink, inseguendolo e corteggiandolo come si fa con una bella ragazza – dice sorridendo il resident chef di Identità Milano – per questo ho usato le prugne, nella salsa insieme al ginepro, e l’arancia nella decorazione, presenti anche nel cocktail. La base è un involtino di verza farcito con Cinta Senese». Abbinamento riuscito e piatto ricco di profumi e aromi, croccante grazie alla verza scottata al punto giusto e ricco per la qualità del ripieno.
Milk Punch, Amara, Chartreuse gialla, Cognac
Una guancetta di manzo è prima marinata 24 ore in sciroppo di vino, quindi brasata e infine cotta lentamente ben coperta per mantenerne all’interno tutto il suo gusto. Il risultato è squisito e prelibato. La carne servita con una pannocchia grigliata, la parte dolce, e della cicoria selvatica, lato amaro del binomio. Voto 10, come direbbe un noto chef della TV.
Caldo, freddo e bruciato: arancia e biscuit croccante al timo e santoreggia
L’abbinamento è con un semplice ma grande dessert: «Ho voluto richiamare due concetti: il grasso e il dolce presenti nel drink – spiega Rinaldi – e quindi sono partito da una crema inglese e dall’arancia alle quali ho aggiunto un parte croccante e i profumi del timo e della santoreggia per pulire il palato a fine pasto». Buonissimo.
Le cene di Identità Cocktail tornano il 25 novembre con special guest Luca Picchi brand ambassador di Sagna. Il distillato protagonista sarà il Rum.
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
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Giornalista professionista, classe 1966 con una laurea in Fisica e, oggi, docente in IULM e comunicatore. Cultore del bello e del buono, attento osservatore della società e dei suoi cambiamenti, appassionato e commentatore televisivo di golf. Amo e racconto il cibo, quello schietto, vero e senza fronzoli. Scrivo di luoghi, persone, vino, rum e distillati e, quando capita, di politica