Mondo pizza

19-01-2025

Catania a spicchi: le migliori pizzerie della città siciliana

Pizza d'autore contemporanea, dischi a ruota di carro, impasti realizzati con grani autoctoni e topping che raccontano la tradizione, ma anche i profumi dell'isola, mare compreso: quattro insegne consigliate dalla nostra Guida

La pizza di Squib firmata da Dino Nicotra

La pizza di Squib firmata da Dino Nicotra

Vi portiamo alla scoperta dei migliori indirizzi a tema pizza raccolti nella Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore: in attesa della nuova edizione, oggi la destinazione è Catania

Frumento

Bruschetta a mare: Stracciatella, filetti di tonno, olive caiazzane, pomodorino giallo al forno

Bruschetta a mare: Stracciatella, filetti di tonno, olive caiazzane, pomodorino giallo al forno

«Vogliamo essere presenti nei centri storici di importanti città d’arte rappresentative dell’identità dell’isola». La dichiarazione di intenti di Emanuele Serpa, catanese, fondatore e titolare del brand Frumento, è chiara e non lascia spazio a dubbi. Così, era nelle cose il suo sbarco anche a Catania.

In un accogliente locale è possibile assaggiare una delle migliori pizze di Sicilia scegliendo tra tre impasti: uno napoletano a lunga lievitazione, a base di farina bianca e steso a ruota di carretto; uno siciliano con grano duro e antico Russello molito integralmente a pietra; e uno di Perciasacchi.

Tre i pilastri su cui fonda la proposta di Frumento: qualità, salute e sostenibilità e, per questi fini, Serpa seleziona attentamente prodotti e produttori: «Se le cose buone arrivano senza fretta, è vero anche che senza fretta vanno studiate, provate, assaggiate e sperimentate». Interessante la carta vini, ricercata la selezione di birre, intrigante la proposta di gin e cocktail anche per l’aperitivo. Davide Visiello

 

L'Evoluzione

Lele Scandurra, maestro pizzaiolo de L'Evoluzione

Lele Scandurra, maestro pizzaiolo de L'Evoluzione

Nulla è lasciato al caso a L'evoluzione, pizzeria contemporanea che Lele Scandurra ha aperto nel 2022 facendo tesoro di tutte le sue passate esperienze. Selezione delle materie prime con particolare attenzione agli ingredienti siciliani (tra cui salsiccia "cunzata" e cosacavaddu ibleo), ricerca sugli impasti, stili diversi di cottura e un servizio accurato fanno di questo localee la pizzeria che mancava nel capoluogo etneo.

Il menu organizzato in sezioni non lascia indietro nessuno, compresi gli amanti del pesce sulla pizza e i vegani che possono contare su ben sei proposte. Il cuore pulsante, però, rimane la Margherita proposta in sei versioni: da quella a ruota di carro a quella a doppia cottura servita a tranci, non a caso battezzata L'evoluzione di Margherita con chiaro riferimento all'insegna. Parlano "local" anche molte delle entrèes, tra cui le Variazioni di crespelle: bocconi golosi a metà tra le montanarine campane e le crispelle etnee prima cotti a vapore e poi fritti, infine abbinati, tra gli altri, a ricotta, acciughe, miele, pistacchio e piacentino ennese. Mariella Caruso

 

Sazi e sani

Provola e pepe, semplicità che ipnotizza

Provola e pepe, semplicità che ipnotizza

Dopo il trasferimento in via Sant’Euplio, al confine col giardino di Villa Bellini, anche le sembianze del locale che ospita Sazi e sani somigliano di più all’anima di questo posto: minimale, sostanziale, concentrato sull’essenziale. E qual è l’essenziale, in una pizzeria, se non l’impasto a cui Giovanni Zuccarello si è sobriamente ma incessantemente, si potrebbe dire quasi religiosamente dedicato?

C’è un patto tra il pizzaiolo e i suoi clienti: che questa pizza sia sempre più leggera, sempre più digeribile, sempre più sana, come non a caso indica l'insegna. In un menu relativamente sintetico, se paragonato alla consuetudine del territorio, le pizze che si rinnovano stagionalmente seguono un gusto semplice e classico, che lascia sempre spazio alla possibilità di apprezzare proprio il sapore e la fragranza degli impasti, tra cui è ormai iconico quello che Zuccarello ha battezzato “La nostra terra”, sfida siciliana nata da grani antichi locali. Un impegno per il territorio che di recente si è fatto ancor più impegnativo, attraverso l’adozione di un terreno di grano evolutivo. Concetta Bonini

 

Squib

Siete nel centro di Catania e adorate la pizza? Allo Squib non vi annoierete, perché ogni volta la potrete scegliere nello stile che preferite: forma classica, alla napoletana, sul tagliere alla romana o fritta come da tradizione siciliana. In ogni caso con la certezza che qui si usa solo farina bio 100% italiana, semi-integrale e macinata a pietra con un impasto a lenta lievitazione, da 24 a 48 ore, a garantire alta digeribilità.

La cucina è a vista, l'ambiente presenta un design minimalista e tanta attenzione al dettaglio. Ci si siede e ci si sente subito a proprio agio, ben serviti dal personale giovane e attento. Troverete una carta semplice ben orchestrata da un catanese Doc, lo chef pizzaiolo Dino Nicotra, e proprio quella semplicità (anche nella varietà delle proposte) è la scelta vincente. C'è pieno rispetto degli ingredienti, che prediligono il territorio. Così nella Crudo e bufala troverete il pomodoro siccagno di Valledolmo o nella Tonno e capperi questi ultimi saranno di Pantelleria, così come il fiordilatte nelle varie pizze è rigorosamente siciliano. Da provare anche i due calzoni fritti, Salame e ricotta o Alici e scarola, che vi sorprenderanno per l'insolita leggerezza. Paola Pellai


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