05-03-2023
Starna con salsa dolceforte alla brace, resina di pinoli e grano spezzato è il Piatto del 2023 di Andrea Impero, chef del ristorante Elementi Fine Dining al Relais Borgobrufa
Dall'arco alpino alla punta dello Stivale, abbiamo chiesto agli chef del Bel Paese la loro proposta inedita per questo nuovo anno in cucina. Conosceremo, quindi, il Piatto del 2023, simbolo della generosità a tavola, attraverso sapori tutti da scoprire
Il piatto nasce dal mio incontro con Carlo Giusti in Toscana e dalla sua azienda dove coniuga tradizione e rispetto per l'ambiente, ma anche per gli animali che lo popolano. Utilizziamo la starna, un volatile in via d’estinzione migrato alla metà del '900 dal bacino del Mediterraneo fino all’Asia, a causa di una massiccia industrializzazione e di una consequenziale distruzione della natura incontaminata.
Oggi in Europa abbiamo pochissimi capi ancora liberi e la loro riproduzione risulta ancora molto complicata: per questo motivo Carlo Giusti contribuisce al ripopolamento della specie che vive in libertà nella sua riserva naturale. Organizza periodicamente battute di caccia nel corso delle quali vengono immessi solo capi maschi della specie in quanto le femmine son molto rare, estremamente utili alla riproduzione. Insieme collaboriamo per ricominciare a parlare di questo nobile volatile portandolo nel menu di Elementi Fine Dining, un prodotto esclusivo che ha bisogno di essere apprezzato nuovamente a tavola.
Ho pensato di coniugare la territorialità dell’azienda con uno dei piatti simbolo toscani che è il Dolceforte, quindi ne ho ricavato una mia visione: la Starna in dolceforte, ricalcando nel piatto anche l'habitat naturale in cui vive, ossia un campo di grano, utilizzando il bulgur che è l’essenza del grano al naturale.
STARNA AL DOLCEFORTE, RESINA DI PINOLI E GRANO SPEZZATO Ricetta per 4 persone
Ingredienti Per la starna 2 starne intere, interiora incluse 150 g lardo stagionato salato di cinta senese 50 g uva passa di zibibbo 30 g pinoli 1 spicchio aglio 15 g sale Maldon affumicato 2 g pepe garofanato 1 g macis in polvere
Per la salsa dolceforte 2 carcasse di starna 1 litro di brodo di pollo 100 g olio evo 200 g aceto di vino rosso 200 g cipolla rossa di Cannara 2 cucchiai di concentrato di pomodoro “Casa Marrazzo” 80 g massa di cacao 100% chauo 80 g miele di coriandolo 2 foglie di alloro 2 bacche di ginepro
Per il grano spezzato 80 g bulgur bio toscano 150 g brodo vegetale 100 g pinoli 200 g acqua minerale
Per la finitura 200 g asparagina lattofermentata 20 g pinoli tritati
Lo chef Andrea Impero
Procedimento Per la starna Una volta spiumata e ben fiammeggiata rimuoviamo il fegato e il cuore tenendoli da parte; disossiamo mezza starna partendo dalla schiena fino allo sterno con un coltellino ben affilato, teniamo le carcasse da parte per il fondo in dolceforte.
Una volta staccata dallo sterno, rimuoviamo l’ala e disossiamo la coscia dall’osso femorale fino alla zampetta avendo cura di non intaccare la pelle e di lasciare la zampetta intatta. Stacchiamo dal petto il filetto che andremo a tritare a coltello assieme alle interiora aggiungendo dell'uvetta, i pinoli, lardo e spezie. Quindi, condiamo la starna con il sale affumicato e procediamo alla farcitura facendo attenzione ad inserire bene il condimento all’interno della coscia affinchè prenda volume (questo a fine dell’estetica del piatto); congiungiamo le due estremità della starna (schiena e sterno) che bisognerà cucire con ago e filo alimentare. Lasciamo riposare almeno 1 giorno in frigorifero prima della cottura.
Per la salsa dolceforte In una casseruola in acciaio dal diametro di 24 cm tostiamo a fuoco moderato le carcasse della starna con un filo di olio evo; una volta dorate aggiungiamo la cipolla che dovrá appassire e caramellare prima di deglassarla con dell'aceto; sfumato il tutto, quindi aggiungiamo il brodo di pollo con gli aromi e lasciamo cuocere per 2 ore a fuoco lento. Filtriamo la salsa con un colino a maglia fine e riposizioniamo su fiamma moderata per altri 30 minuti aggiungendo il miele e il cioccolato.
Per la resina Lasciamo i pinoli in ammollo per 12 ore in acqua minerale e, con l’ausilio di un estrattore a freddo, ricaviamo la resina che verrà separata dalla parte acquosa residua.
Per il bulgur Cuciniamo il bulgur in un pentolino con del brodo vegetale per 8 minuti, scoliamo e condiamo con la resina di pinoli estratta in precedenza.
Per la finitura Una volta preparate tutte le basi, procedere con la cottura della starna alla brace con legno naturale; passare 3 minuti a lato sui tizzoni ardenti, tagliare lo spago e glassare per 3 volte con la salsa in dolceforte e, con il cannello, caramelizzare la starna in superficie. Decorare con pinoli tritati ed impiattiare al centro il grano spezzato su cui adagiare la starna aggiungendo a suo fianco una dadolata di asparagina lattofermentata.
Servire la salsa dolceforte a parte in una ciotolina.
a cura di
Originario di Ferentino (in provincia di Frosinone), dopo la scuola e le prime collaborazioni professionali, approda nelle cucine della Taverna del Capitano di Alfonso Caputo, quindi è la volta, prima del Vivavoce by Don Alfonso Iaccarino del Hotel Gran Melià di Roma, poi cruciali esperienze all’estero. Passano tre anni e in questo tempo Impero matura il desiderio di tornare in Italia: lo asseconderà, entusiasta, quando sorge l’opportunità di reinventare il concetto di cucina umbra nel ristorante Elementi del Borgobrufa resort. Fino alla gestione del nuovo corso della Locanda del Cardinale ad Assisi, ai cui fornelli troviamo il resident chef, Diego Pennacchia, fido di Impero
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Crediti fotografici @Anna Morosini