31-08-2024

Tutto fumo e... pomodoro: bontà contadine che diventano alta cucina

La ricetta degli chef Andrea Impero e Diego Pennacchia della Locanda del Cardinale, ad Assisi, parte dal principe degli orti dell'estate, il pomodoro, proposto in più varietà e consistenze, per un piatto a effetto dalle note affumicate

Pomodoro, fumo e basilico è il Piatto della bella

Pomodoro, fumo e basilico è il Piatto della bella stagione di Andrea Impero e Diego Pennacchia, executive chef e resident chef del ristorante Locanda del Cardinale, Assisi (Perugia)

Questo piatto rappresenta un ricordo d'infanzia legato alle tradizioni contadine tipiche del periodo estivo, quando il pomodoro diventava un ingrediente onnipresente a tavola in diverse forme, preparazioni e varietà a cui corrispondevano altrettanti sapori.

 

POMODORO, FUMO E BASILICO
Ricetta per 4 persone

Ingredienti
Per il pomodoro oblungo

4 pomodori oblunghi
15 g sale fino 
35 g zucchero semolato
10 g basilico
150 g olio evo

Per la farcia al Piccadilly per il pomodoro oblungo
500 g piccadilly
2 g sale
25 g olio evo

Per la salsa di datterini gialli
500 g datterini gialli
2 pezzi d'aglio
50 g olio evo
1 g sale fino

Per la maionese di camone
250 g pomodoro camone 
100 g olio evo
100 g olio di semi girasole
2 g sale fino

Per le pelli di pomodoro oblungo e piccadilly essiccate
200 g pomodoro oblungo e piccadilly

Per il cocktail alcolico a base di pomodoro
40 ml vodka
200 ml acqua di pomodoro
2 g polvere di sedano

L'executive chef Andrea Impero e il resident chef Diego Pennacchia

L'executive chef Andrea Impero e il resident chef Diego Pennacchia

PROCEDIMENTO
Per il pomodoro oblungo
Pelare il pomodoro oblungo e condirlo con sale bilanciato, quindi lasciare marinare per 120 minuti. Sciacquare rapidamente in acqua fredda e mettere ad asciugare a 80° in essiccatore per 2 ore. Poi, conservare sottovuoto con olio evo e basilico fresco.

Per la farcia al piccadilly per il pomodoro oblungo
Privare i pomodori piccadilly della buccia esterna e dei semi interni; tritare al tritacarne le falde del pomodoro. Con l’uso di una padella anti-aderente far restringere la polpa di pomodoro aggiungendo olio alla base e solo poi, pomodori e sale.

Per la salsa di datterini gialli
Con l’utilizzo di un pentolino facciamo un soffritto con olio e aglio, quindi aggiungiamo i datterini gialli e il sale. Copriamo con il coperchio e facciamo cuocere a fiamma bassa per 2 ore. Una volta cotto, frullare il tutto, emulsionare con olio evo e setacciare la salsa.

Per la maionese di camone
Frullare il pomodoro camone; una volta raggiunta una consistenza liquida, aggiungere sale ed entrambi gli oli a filo così da montare il tutto come una maionese (senza aggiunta di uovo); infine, setacciare eliminando buccia e semi in modo da ottenere una consistenza liscia.

Per le pelli di pomodoro oblungo e piccadilly essiccate
Sbollentare i pomodori piccadilly e gli oblunghi per un minuto in acqua bollente, freddare in acqua e ghiaccio e, con l’aiuto di un coltellino, prendere la pelle dei pomodori e metterla a essiccare a 80° per 120 minuti. Una volta essiccate le pelli, frullare il tutto per ottenere una polvere.

Per il cocktail alcolico a base di pomodoro
Frullare 500 g di pomodoro tipologia Daniela, mettere a scolare su un panno così da ricavare l’acqua del pomodoro. Miscelare vodka e acqua di pomodoro in un mixer e servire in un bicchiere freddo da shot; completare con una polvere di sedano precedentemente essiccato e frullato.

Per l'impiattamento e la presentazione
Al centro del piatto disporre l’oblungo farcito e poi affumicato al barbecue; a sinistra, versare la crema di datterini gialli con in cima la polvere di pomodoro oblungo; a destra, versare la maionese di camone a crudo e basilico sott’olio (ottenuto dalla preparazione del pomodoro oblungo). Il piatto viene servito con il cocktail a base di acqua di pomodoro e polvere di sedano; al ristorante viene presentato solitamente in una cloche che conserva l'affumicatura del pomodoro.


Ricette d'autore

Andrea Impero e Diego Pennacchia

a cura di

Andrea Impero e Diego Pennacchia

Originario di Ferentino (in provincia di Frosinone), dopo la scuola e le prime collaborazioni professionali, approda nelle cucine della Taverna del Capitano di Alfonso Caputo, quindi è la volta, prima del Vivavoce by Don Alfonso Iaccarino del Hotel Gran Melià di Roma, poi cruciali esperienze all’estero. Passano tre anni e in questo tempo Impero matura il desiderio di tornare in Italia: lo asseconderà, entusiasta, quando sorge l’opportunità di reinventare il concetto di cucina umbra nel ristorante Elementi del Borgobrufa resort. Fino alla gestione del nuovo corso della Locanda del Cardinale ad Assisi, ai cui fornelli troviamo il resident chef, Diego Pennacchia, fido di Impero

 

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