23-01-2019
L'Uovo in raviolo del San Domenico di Imola, un piatto firmato da Nino Bergese, Valentino Marcattilii e, oggi, da Massimiliano Mascia
È senza dubbio la più goduriosa e visionaria intuizione delle menti di Valentino Marcattilii e Nino Bergese. Un piatto di indiscutibile lettura, una rappresentazione del territorio, della sua cultura e delle sue tradizioni. Gli ingredienti rigorosamente tradizionali proposti a matrioska, tutti racchiusi in un sol cucchiaio alla sua apertura; un particolare gusto in grado di anticipare un modello interpretativo, copiato e reinterpretato ancora e ancora da molti chef nel mondo. Un esempio di creatività destinato a restare un simbolo, difatti è un never offside, sempre in carta del San Domenico di Imola. Originale realizzazione di un pensiero di stile preparatorio al raggiungimento dei propri fini: unire costruttivamente i sapori di una regione da gustarsi in un boccone. Una ricetta "funzionale” in principio, quando i corrieri non consegnavano le materie prime locali e del mondo. Perché all’interno c’è l’espressione della migliore ricotta, di freschi spinaci e dell’uovo: omaggi delle terre argillose emiliane. E se all’inizio Bergese non era pienamente convinto di questa ricca proposta di gusto, la determinazione di Valentino è stata la chiave usata per aprire la porta del successo. Il suo successo, raggiunto anche grazie a una serie di stage presso i più rinomati ristoranti di Francia.
Massimiliano Mascia e Valentino Marcattilii
Chiuso
Aperto
INGREDIENTI
Per il raviolo
200 g di farina di grano tenero 40 g di spinaci 200 g di ricotta di pecora 100 g di parmigiano reggiano 24 mesi 7 uova olio extravergine d’oliva sale pepe noce moscata
Per il condimento
200 g di burro di malga 100 g parmigiano 24 mesi 50 g tartufo bianco PROCEDIMENTO
Dopo aver ottenuto l’impasto con due uova e un pizzico di sale, si procede alla pulizia e alla cottura degli spinaci da frullare insieme alla ricotta per unirli al parmigiano, al tuorlo di un uovo, una grattata di noce moscata, sale e pepe. Questo farà parte, insieme al tuorlo d’uovo, del ripieno del raviolo fatto da una sfoglia molto sottile che, una volta cotto, sarà cosparso di parmigiano, tartufo bianco e burro di malga nocciola.
di
laureata in Economia e valorizzazione del turismo, mette in pratica gli insegnamenti per dare luce al territorio attraverso ricette e vini. Dinamica e curiosa, è la ricerca delle "Identità golose" a spingerla a viaggiare, sempre
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