13-11-2005
Pescissimo Cera
Campagna Lupia Campagna Lupia, poco più di seimila anime e un solo vero motivo per farvi tappa: il formidabile pesce della famiglia Cera. Tre fratelli: Daniele e Lorena in cucina, Lionello, con sua moglie Simonetta, in sala e cantina. Di generazione in generazione, sono loro ora i titolari dell’Antica Osteria Cera che di antico ha giusto la licenza e il forte legame con il pescato dell’Adriatico, per il resto è un locale di una eleganza moderna, studiata nei dettagli, con una grande sala con un tavolo a tutto coccole in una nicchia, servizi esemplari, belli e funzionali, e una veranda con pavimento in legno e una fontana che richiama la serenità di certi posti giapponesi. Qui, anche se non vi guarderanno storto se a pranzo vi fermerete per un piatto e via per un appuntamento di lavoro, i più vengono per staccare la spina e godersi una delle migliori cucine di pesce dell’intero Buon Paese. Tra l’altro Campagna Lupia va un po’ cercata nella piatta campagna a sud dell’autostrada Padova-Venezia, uscita Dolo-Mira, direzione Piove di Sacco. Ho trovato una carta intelligente, che si apre con due menu degustazione, in piena estate, uno di pesce azzurro e un secondo sospeso tra il mondo, la creatività e la tradizione, dove magari il Cicheto veneziano suona come uno dei tanti fritti misti ma che capisci al primo sguardo che è di razza perché chi ha fatto la spesa è andato a cercare non la banalità, tipo quelle ruote di calamari che sembrano dei copertoni, ma i micro-calamaretti che sono poesia allo stato puro, un niente che sta insieme per il violento contatto con l’olio bollente, due morsi e si sciolgono tra lingua e palato. Quindi la carta, dove si seguono gli stessi sentieri con antipasti freddi e quelli caldi ma anche i classici della lagura come una gagliarda, commovente Granseola alla veneziana. Tra i freddi superbi Gamberoni rossi marinati allo zenzero e i Colori del mare con una precisazione tra parentesi: “scaletta dei nostri crudi”. Vero che oltre il crudo c’è la cucina, ma quando un cuoco conosce la materia prima e non solo la sa lavorare ma anche elaborarla il piacere è totale: assaggini di branzino selvaggio, battuta di tonno, sgombro con pomodorini, seppia marinata alla vaniglia, scampi crudi con emulsione al limone... E poi una maschia, quasi sesso forte, Tecia di cozze e vongole, frutti di mare e bruschetta all’aglio assolutamente scorretta perché nulla di addomesticato, secondo la barbara moda di alleggerire ogni cosa per piacere a tutti gli schizzinosi. Dolci da applausi
ANTICA OSTERIA CERA in via Marghera 26 a CAMPAGNA LUPIA (Venezia)
Telefono: 041.5185009 Chiusura: domenica sera e tutto lunedì
Prezzi medi: antipasti freddi 22 euro e caldi 24; primi 18; pesce 23; dolci 9 Menu degustazione: 70/95 euro
Coefficiente di difficoltà: buono, cucina d’autore
Cibi Divini
I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it