Quando gli occhi brillano per ciò che si è realizzato e per ciò che si sta progettando ancora, anche i numeri mandano emozioni. A un anno dal lancio, il gruppo Marilisa Allegrini torna a Identità Golose Milano dove aveva presentato la nuova vita. Vi torna carica di conferme sulla bontà della strada intrapresa, ma anche con nuovi obiettivi e con il calore di una famiglia che coinvolge tutti, dai collaboratori a chi viene accolto nelle dimore parti integranti del progetto. Ospitalità è infatti un’altra parola chiave in questa sfida che la presidente Marilisa Allegrini, il marito Giancarlo Mastella e le figlie Caterina e Carlotta portano avanti con un entusiasmo rigenerante, di questi tempi più che mai.
Presentati da Cinzia Benzi, che con la naturalezza di chi ha vissuto a fondo la storia dell’azienda, porta ad affacciarsi a ciò che è accaduto in questi mesi.

La presentazione a Identità Golose Milano
Proprio
Giancarlo, vicepresidente, rompe il ghiaccio e conduce a ritroso. Dopo la presentazione di marzo, splende un settembre «da leoni». A Bolgheri,
Poggio Al Tesoro ha potuto vivere la Cena sul Viale dei Cipressi e una verticale di cinque annate del
Vermentino SoloSole, una fiera performance nella terra dei grandi vini rossi che fa vedere la potenza della longevità del vitigno. Non solo:
Villa Della Torre viene scelta come sede per ospitare il pranzo dei Presidenti delle Camere basse dei Paesi del G7 e del Parlamento europeo. Infine, lo scorso febbraio il sesto posto della classica di
Gentleman (che raggruppa i risultati delle riviste
Gambero Rosso,
Veronelli,
Bibenda,
Vitae,
Daniele Cernilli e
Luca Maroni) con il vino “
Dedicato a Walter Bolgheri Superiore Doc 2020” della cantina
Poggio al Tesoro.
È chiaro che su tutto incidono risvolti emozionali, a partire da quello principale: la gioia di vedere le figlie, entrambe con studi e percorsi differenti, coinvolte nel progetto, ed era importante che volessero «intraprendere la strada perché così ci appariva meno in salita».

Marilisa Allegrini visibilimente emozionata
Ma che spettacolo, reale e metaforico. Anche i numeri appunto parlano con passione, raccontando la performance delle tre aziende (
Villa Della Torre a Fumane,
Poggio Al Tesoro a Bolgheri e
San Polo a Montalcino). Il fatturato 2024 è stato pari a 10,5 milioni, legato per il 70% all’estero, il 25% all’Italia e un 5% e all’ospitalità. Quest’ultima – sottolinea
Marilisa Allegrini – sarà sempre più determinante, «per accorciare il passaggio tra produttore e consumatore». Un bel modo anche per cercare di andare oltre il recente problema di quest’epoca: i dazi.
Se questo è l’esito dello scorso anno, la previsione è di raddoppiare nel 2030 a 20 milioni, di cui 15 tra Italia ed estero, 5 per l’ospitalità (camere e vendite dirette). Ma tra le cifre che fanno brillare gli occhi c’è quella del personale: 63 persone (età media, quarant’anni) e 16 assunzioni lo scorso anno con un’età media di 35 anni. La metà circa opera tra vigneti e cantine, al secondo posto c’è proprio l’ospitalità con 12 persone, poi amministrazione, commerciale, marketing.
Nel 2025 il gruppo si pone l’obiettivo della creazione della holding e della ridefinizione dell’organigramma.

I vini della nuova linea Peaks & Valleys
Allora largo ai nuovi progetti.
Marilisa Alligrini ne cita già uno in termini avvincenti, quello di
Peaks & Valleys, dedicato a Verona e alle sue diverse produzioni (
Valpolicella,
Soave e
Lugana). «Rappresenta anche una metafora della vita – racconta – perché un giorno ci troviamo sulle vette a respirare aria pura e guardare paesaggi incontaminati, il giorno dopo ci troviamo in valle… Due cose che coesistono». Un progetto che sussurra di un legame forte con il territorio veronese.
Caterina ci conduce a Villa Della Torre, ci apre la porta e ci fa vivere la trasformazione, che è poi una autentica rivelazione di identità. Qui i vini, prodotti a partire dall’annata 2019 all’inizio erano dedicati agli ospiti, ma ora si vuole valorizzare il “Brolo”, i dieci ettari di vigneto abbracciato dalle antiche mura. Il Valpolicella Classico Superiore 2021 e l’Amarone della Valpolicella Classico 2020 portano a questo traguardo, fra tradizione e innovazione. Poi, appunto, la mappa emozionale di Peaks & Valleys. La firma di Marilisa viene fatta notare da Cinzia Benzi e Caterina conferma: «Sì, ci sembrava elegante ed era già sulle etichette di Poggio al Tesoro». Un modo per ringraziare ed emozionarsi, ancora.
Ammiriamo queste etichette dunque, un’armonia di racconto tra ciliegi e mongolfiere, tra piante in fiore e terreno vulcanico. Anche i prezzi sono un invito a scoprire questa terra e i suoi frutti.

Marilisa Allegrini con il suo staff
Ora attende
Vinitaly, padiglione 9, stand (raddoppiato) 15. Previsto anche un wine bar, oltre che la cena di gala il 7 aprile con il ristorante
Atto di
Vito Mollica. Dunque, oltre alle nuove annate di
Poggio al Tesoro e
San Polo debuttano i vini del
Brolo di
Villa Della Torre e le quattro novità di
Peaks & Valleys.
«Volevamo celebrare al meglio il connubio tra Veneto e Toscana – sostiene Marilisa Allegrini - elemento distintivo che unisce le nostre tre aziende e che rappresenta le mie tre “case”. Conoscendo Vito da molti anni, la scelta è stata davvero naturale e sono molto felice che abbia accettato di accompagnarci in questo viaggio di gusto».
Ma il 2025 promette molto ancora. Lo evidenzia Carlotta, a settembre è prevista l’inaugurazione della nuova casa a Bolgheri: «Il progetto è a cura di S+S Studio di Nicola Spagni e Diletta Storace. Finalmente l’apertura della nostra casa». E a casa ci si sente, insieme.