Siamo a Capriano del Colle, nel cuore dell’altopiano del Monte Netto, una decina di chilometri a sud-ovest di Brescia. Una zona di produzione dell’omonima Denominazione di Origine Controllata e dal 2007 Parco Agricolo Regionale. Un’area rurale fuori dal tempo. Vanta un terroir ideale per la coltivazione del Marzemino, vitigno autoctono dal potenziale ancora inespresso. San Michele è una cantina guidata dai cugini Danesi: Mario, laureato in economia aziendale e vice presidente del Consorzio Montenetto ed Elena, una laurea in psicologia, rapita dal mondo del vino e contagiata dall’entusiasmo di Mario per porne in risalto gli aspetti di sostenibilità.
Proprio con la vendemmia 2018, tutti i vini prodotti in cantina sono certificati Bio: 70.000 bottiglie per sedici ettari di vigne con una prevalenza di vitigni a bacca rossa (il 70%) e la scommessa sul
Trebbiano o
Turbiana, versatile vitigno a bacca bianca protagonista di una vera e propria sfida.
«Il Monte Netto è legato al Marzemino fin dal 1600; tuttavia il Trebbiano è stato piantato su terreni dove l’argilla – chiosa Mario Danesi - è l’elemento principale dei terreni di questo altopiano. Il nostro microclima è diverso pur avendo un'altitudine di 50 metri in più rispetto alla pianura che ci circonda. Non esistono corsi d’ acqua, zero irrigazione e la vite deve adeguarsi. Indubbiamente i boschi che circondano la nostra tenuta sono un valore aggiunto».
Tra le nove etichette prodotte a
San Michele ci siamo soffermati su
Otten 3, vino bianco a base Trebbiano.
Otten, un nome che letto al contrario fa “Netto” come il Monte che lo genera. Casualità che rima con naturalità. Un’attacco inaspettato di botrytis in quest’angolo lombardo ha ceduto nel 2012 quell’aromaticità, generando un vino dall’equilibrio funambolico. La prima annata è stata proprio la 2012 seguita dal millesimo 2015, 2018 e 2020.

La botrytis cinerea è una muffa nobile che attacca gli acini dell'uva in fase di maturazione, così da creare un feltro sull’acino che appassisce per evaporazione, elevando la concentrazione zuccherina-aromatica. Questo fenomeno è tipico della prestigiosa regione dei Sauternes
Quattro volte in otto anni. La muffa nobile (
botrytis cinerea) è un fungo parassita che attacca gli acini dell’ uva in fase di maturazione creando un feltro colorato sull’acino stesso dal colore bruno. L’acino appassisce per evaporazione elevando la concentrazione zuccherina-aromatica. Un fenomeno che avviene solo in particolari condizioni di umidità e ventilazione, un’alternanza di calore solare e umidità. La sorpresa dei cugini
Danesi fu di rilevare, nel mese di novembre 2012, questo fenomeno naturale che riscontriamo come singolarità, per esempio, nella prestigiosa regione di
Sauternes. In effetti risultò immaginifico rapportato al microcosmo enologico del Monte Netto.
Otten 3 2018 è l’annata corrente in commercio. Un prodotto su cui soffermarsi.
100% Trebbiano affinato per dodici mesi in vasche di cemento e per un altro anno in bottiglia. Naso
agrumato floreale ritrovato al palato con una piacevole evoluzione in frutti tropicali e sfumature di zenzero. Un vino vibrante, intenso, fresco, sapido con una chiusura speziata di curcuma. Appena 2000 bottiglie di questo
nettare di Bacco che sorprende per il profilo gusto olfattivo equilibrato, conviviale e versatile negli abbinamenti a tavola.