29-05-2021
I vini da monovitigno Friulano (ex Tocai) delle aziende Perini, Genio, Sara e Sara, Marco Pinat e Marco Sara, produttori di Savorgnano del Friuli, frazione del Comune di Povoletto (Udine)
L’urgenza di guardare lontano e l’assunzione di una visione comune. È una rara, doppia lezione quella che abbiamo appreso nel fine settimana scorso a Savorgnano del Torre, una frazione di neanche mille anime a Povoletto, comune nell’immediato nord-est di Udine, tecnicamente parte del recinto dei Colli Orientali del Friuli. Una collina che precede splendide boscaglie pre-alpine, legato alla sua storia, in sviluppo ma con grande attenzione alla tradizione. Terreni di marne e arenarie che più a sud si mescolano alla ghiaia. Una piccola comunità, vocata da lungo tempo alla viticoltura di sostentamento per consumo autonomo. Famiglie diventate progressivamente micro-aziende che oggi piantano e vinificano principalmente uve friulano (ex tocai), picolit, verduzzo refosco, schioppetino e, più di recente, sauvignon. Una delle poche zone d’Italia che coltiva ancora un rapporto diretto col cliente («Il 60% dei volumi», dichiarano, «si vende ancora in loco», face to face).
I produttori di Savorgnano del Torre riuniti nella cantina di Sara e Sara
Alcuni esemplari di Picolit di Savorgnano
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.