07-08-2024

Alla scoperta di Aquileia e dintorni tra storia, arte, laguna, sapori e vini millenari

Nostro viaggio enogastronomico tra le eccellenze del territorio: l'occasione è stata l'edizione 61 di Selezione del Vino Doc Aquileia. Ci siamo imbattuti in tante buone bottiglie, in un ristorantino di mare e persino in una fabbrica di cioccolato

L’antica città di Aquileia, situata nel cuore del Friuli-Venezia Giulia, è un gioiello che unisce passato e presente. Le sue radici risalgono all’epoca romana, quando fu fondata nel 181 a.C. come importante centro commerciale e militare. Ma Aquileia è molto più di un sito archeologico: è un luogo dove la storia si intreccia con la vita quotidiana, e dove il vino è parte integrante di questa narrazione. L'occasione per visitare questa terra ricca e golosa è stata la tradizionale Selezione del Vino Doc Aquileia, che ha raggiunto nel 2024 la sua 61ª edizione: l'evento mette in luce l’eccellenza e la diversità dei vini prodotti in questa zona Patrimonio dell’Unesco dal 1998 del Friuli-Venezia Giulia. Quest’anno, 14 prestigiose cantine locali hanno presentato 55 vini, suddivisi in 35 bianchi e 20 rossi, testimoniando la vitalità e l’innovazione del settore vitivinicolo regionale. Non solo: oltre alla selezione della Doc, il vino di Aquileia rappresenta un elemento di connessione culturale con l’antica eredità romana del territorio. Un altro evento, Esplorâ, organizzato dal 2022, invita appunto a esplorare le vigne, incontrare i produttori e scoprire il patrimonio enologico e culturale della regione. Questo contribuisce significativamente a promuovere il turismo enologico e a valorizzare le tradizioni e i prodotti locali.

 

MULINO DELLE TOLLE, TRADIZIONE CHE CONTINUA

Un momento speciale della kermesse Selezione del Vino Doc Aquileia è stata l’assegnazione del premio “Marco Gottardo”, un riconoscimento dedicato alla memoria di uno dei più apprezzati viticoltori della zona, scomparso prematuramente. Quest’anno il premio è stato conferito all’Azienda Mulino delle Tolle di Bagnaria Arsa, pochi km da Aquileia. Un tributo significativo che sottolinea l’importanza della passione e della dedizione nel mondo della viticoltura. Conosciuta come la Casa Bianca, il Mulino delle Tolle, rappresenta una passione tramandata di generazione in generazione che rivive negli anni ’90, quando la tradizione dei bisnonni si concretizza nell’acquisto di un antico edificio del XVI secolo. La struttura è un testimone silenzioso degli eventi storici dal 1600: da lazzaretto a dogana asburgica, bruciata nei moti del 1848 e infine macello bovino durante la seconda guerra mondiale. Oggi, questa dimora storica è il cuore pulsante dell’attività agrituristica che ci ha saputo coccolare in questo viaggio alla scoperta del territorio.

 

QUI SI PASSEGGIA TRA STORIA ED ARTE

La basilica patriarcale di Santa Maria Assunta ad Aquileia, con gli splendidi mosaici

La basilica patriarcale di Santa Maria Assunta ad Aquileia, con gli splendidi mosaici

Aquileia fu una delle città più grandi e ricche dell’Impero Romano. Le sue strade erano percorse da legionari, mercanti e filosofi. Qui sorgevano un maestoso foro, un anfiteatro e una basilica, quest’ultima famosa per i suoi mosaici straordinari. Camminando tra le rovine, si può quasi sentire l’eco dei passi dei romani che un tempo abitavano queste strade. La città, con le sue radici e il suo presente vibrante, ci invita a esplorare, gustare e apprezzare le sue molteplici sfaccettature. È un luogo dove ogni bicchiere di vino racconta una storia, ogni piatto unisce sapori antichi e moderni, e ogni angolo nasconde un pezzo di storia. In un mondo in continua evoluzione, Aquileia rimane un faro di autenticità e tradizione, un luogo dove il tempo sembra rallentare, permettendo a chi lo visita di immergersi completamente nella sua magica atmosfera. E così, mentre brindiamo con un calice di Friulano o assaporiamo una pralina di cioccolato artigianale, ci rendiamo conto che Aquileia è molto più di una destinazione: è un’esperienza senza tempo, un viaggio nell’anima del Friuli-Venezia Giulia.

 

IL VINO COME LEGAME

Il vino ha sempre avuto un ruolo centrale nella vita di Aquileia. I vigneti si estendono a perdita d’occhio, e le cantine custodiscono segreti tramandati di generazione in generazione. Qui, il Friulano, il Refosco e il Pinot Bianco si fondono con la terra, creando vini di grande carattere e complessità. Assaporare un bicchiere di vino aquileiese è come bere dalla coppa della storia stessa. Durante la dominazione romana, Aquileia era un importante centro commerciale e culturale, e il vino giocava un ruolo significativo nella vita quotidiana e nelle celebrazioni. Uno dei vini più rinomati dell’epoca era il Pucino, oggi conosciuto come Refosco dal Peduncolo Rosso. Questo vino era molto apprezzato dai Romani, tanto che Plinio il Vecchio lo descriveva come un elisir di giovinezza, attribuendo alla sua qualità la longevità di Livia Augusta, moglie dell’imperatore Augusto. La viticoltura ad Aquileia risale a tempi antichissimi, con i Romani che introdussero tecniche avanzate di coltivazione e vinificazione. I vigneti erano spesso disposti in modo ordinato, con le viti maritate ad alberi di peri, meli o fichi, creando un paesaggio pittoresco e produttivo. Il vino prodotto ad Aquileia non era solo consumato localmente, ma veniva anche esportato in altre regioni dell’Impero. Le botti di legno caricate sui carri o sulle barche trasportavano il prezioso nettare lungo le vie commerciali, contribuendo alla prosperità economica della città.

 

I VINI DI AQUILEIA

La Selezione del Vino Doc Aquileia 2024 ha visto la partecipazione di una giuria di esperti di alto livello, tra cui Paolo Ianna, presidente della giuria, Raffaella Nardini (Ais), Bruno Basso (Fisar), Marco De Savorgnani (Onav) e Michele Bonelli (Assoenologi). La giuria ha avuto il difficile compito di valutare i vini presentati, selezionando i migliori in quattro categorie distintive: "Vini bianchi tranquilli", "Vini bianchi aromatici", "Refosco dal peduncolo rosso" e "Vini rossi".

I vini selezionati sono stati:

  • Pinot bianco “Poc ma Bon” DOC Friuli Aquileia 2023, di Tarlao
  • Friulano DOC Friuli Aquileia 2023, prodotto da Ca’ Bolani
  • Sauvignon DOC Friuli Aquileia 2023, delle Cantine Rigonat
  • Traminer aromatico “Campo di Viola” DOC Friuli Aquileia 2022, di Vini Brojli
  • Refosco dal peduncolo rosso “Riserva Campo della Stafula” DOC Friuli Aquileia 2020, di Vini Brojli
  • Mosaic Ros DOC Friuli Aquileia 2020, di Tarlao
  • Rosso “Riserva Nodoi” DOC Friuli Aquileia 2021, di Agrivinum
  • Rosso “Sabellius” DOC Friuli Aquileia 2020, di Mulino delle Tolle

 

SOSTA GOLOSA AI FIURI DE TAPO

Un piatto ai Fiuri de Tapo di Grado

Un piatto ai Fiuri de Tapo di Grado

Aquileia ha storicamente beneficiato di importanti collegamenti idrici che la collegavano al mare Adriatico. La città si trova lungo il fiume Natissa, che era navigabile e permetteva il trasporto di merci tra Aquileia e altre regioni dell'Impero Romano. Uno dei principali collegamenti marittimi moderni è la linea Aquileia-Grado, che permette di navigare nella Laguna di Grado e raggiungere le spiagge dell'Isola del Sole. Questo percorso offre anche la possibilità di proseguire il viaggio via mare verso destinazioni come Lignano e Trieste. Tali collegamenti idrici hanno sempre giocato un ruolo cruciale nel facilitare il commercio e la comunicazione, contribuendo alla prosperità economica e alla crescita storica di Aquileia. Partendo dalla Marina di Aquileia, abbiamo salpato alla scoperta della laguna. Tra gli isolotti che conservano ancora i cosiddetti casoni, approdiamo per una sosta golosa ai Fiuri de Tapo di Grado. Qui, tra canneti e acque tranquille, ci accoglie Andrea con la sua carica vitale e la sua simpatia coinvolgente. Tra vino e buon pesce fresco ci godiamo il tramonto che illumina le tavole. È un luogo dove il tempo sembra fermarsi, dove ogni boccone è un tuffo nel passato e nel presente.

 

LA LAGUNA E LA SUA BIODIVERSITÀ

Le acque della laguna sono un teatro di straordinaria ricchezza. Tra le onde leggere si nascondono pesci di ogni forma e colore, mentre uccelli stanziali e migratori trovano riparo tra le canne e i cespugli. Questo è un luogo di passaggio, un crocevia di esseri viventi che si intrecciano in un delicato equilibrio naturale. La biodiversità non è solo un tesoro da ammirare, ma anche un patrimonio da proteggere. Gli ecosistemi lagunari, con la loro elevata diversità di morfologie e la variabilità dei parametri chimico-fisici, ospitano numerosi habitat che favoriscono l'esistenza di una grande varietà di forme di vita. Questi habitat sono popolati da organismi che si sono adattati alla frequente mutabilità delle condizioni, rendendo la laguna un esempio perfetto di resilienza naturale. La laguna, con la sua bellezza e la sua complessità, ci ricorda l'importanza di preservare gli equilibri naturali e di proteggere la biodiversità per le generazioni future. È un luogo dove la natura racconta storie di adattamento e sopravvivenza, un mondo affascinante che merita di essere esplorato e rispettato.

 

LA FABBRICA DEL CIOCCOLATO

Tornando sulla terraferma, Aquileia ci permette di fare un’esperienza unica: entrare in una fabbrica di cioccolato. Immaginare di entrare in un mondo dove il profumo del cioccolato appena fatto è avvolgente e ogni angolo della stanza è un invito a scoprire i segreti di questa delizia. Nei laboratori dell'azienda Cocambo di Aquileia, con il marchio regionale Io Sono Friuli Venezia Giulia, abbiamo potuto toccare con mano un luogo dove la passione per il cioccolato prende vita in modi sorprendenti e coinvolgenti. È stata una vera e propria esperienza immersiva. Abbiamo iniziato il nostro viaggio con un tour della struttura, dove abbiamo potuto vedere da vicino il processo di lavorazione del cioccolato: le macchine che ronzano dolcemente, mentre i mastri cioccolatieri trasformano le fave di cacao in tavolette lucide e praline perfette. All’interno del laboratorio abbiamo potuto mettere le mani in pasta nel cioccolato creando delle nostre delizie: delle tavolette di cioccolato a nostro gusto, versandolo negli stampi e decorandolo con una sorta di mosaico di cioccolato colorato. Ogni passo è un'opportunità per imparare e divertirsi e, alla fine del laboratorio, abbiamo potuto portare a casa le nostre creazioni e un'ottima crema spalmabile al Refosco della Doc Aquileia.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

Luca Roncadin e Francesca Di Leo

a cura di

Luca Roncadin e Francesca Di Leo

sono autori e giornalisti con la passione per la cucina e la promozione delle eccellenze gastronomiche del Friuli Venezia Giulia. Collaborano con importanti editori e guide enogastronomiche nazionali e per la loro attività di divulgazione sono stati insigniti del marchio regionale Oro di "Io Sono Friuli Venezia Giulia". La loro esperienza personale li ha portati a valorizzare scelte alimentari salutari e sostenibili

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