21-04-2023

Monte del Frà, quando le strade di Custoza e Amarone corrono parallele alla ricerca della complessità

Degustazione di nove annate differenti dei due vini. Marica Bonomo: «Vogliamo presentare il passato, il presente e il futuro della nostra realtà»

La famiglia Bonomo produce vino a Sommacampagna da

La famiglia Bonomo produce vino a Sommacampagna da 65 anni

All’apparenza, non hanno nulla in comune. In realtà c’è un filo che lega Custoza e Amarone, almeno quelli prodotti da Monte del Frà: la complessità.

La famiglia Bonomo a Sommacampagna ha sicuramente puntato molto sul Custoza, simbolo di un territorio troppo spesso sottovalutato, dove in realtà ci sono produzioni di qualità.

«Vogliamo raccontare da dove siamo partiti, dove siamo arrivati e dove vogliamo andare» ha raccontato Marica Bonomo, in un incontro-degustazione guidata da Nicola Frasson del Gambero Rosso. «Il Custoza è il nostro vino, dove noi nasciamo, dando valore, amore e passione al nostro territorio».

Marica Bonomo e Nicola Frasson

Marica Bonomo e Nicola Frasson

L’azienda nasce 65 anni fa a Sommacampagna e qui ha messo radici solide. Il nome Monte del Frà prende spunto dalla frasca, la tipica rivendita di vino sfuso delle campagne venete. «Producendo Custoza, che è vino da uvaggio e non monovitigno, vogliamo mostrare le varie sfaccettature del nostro territorio, che grazie alle varie glaciazioni è sempre diverso, anche a breve distanza tra una vigna e l’altra».

La tradizione è presto fatta, in un certo senso: Garganega, Cortese, Trebbianello (Trebbiano Toscano) e una piccola percentuale di Incrocio Manzoni bianco trovano, in diverse percentuali, il giusto equilibrio nel Ca’ del Magro, il Custoza Superiore di Monte del Frà.

I vigneti del Ca' del Magro

I vigneti del Ca' del Magro

E poi c’è l’Amarone. «Il primo Amarone nasce nel 1998, individuando una vigna vecchia – spiega Marica Bonomo – Cercavamo struttura e spessore. Quando incominciai a viaggiare, capii che eravamo poco conosciuti per il Custoza, mentre l’Amarone faceva da traino. Così abbiamo pensato di allargare il vigneto, e dopo tanto cercare, nel 2006, perché cercavamo la vigna giusta, abbiamo acquistato 18 ettari a Fumane. E qui, oltre alla complessità, abbiamo puntato sulla eleganza».

Ma se sul Custoza c’era una notevole esperienza alle spalle, l’Amarone era una novità. «Cercavamo un consulente, che non era il tipico della zona – continua Marica Bonomo - ma che potesse ragionare sui temi di eleganza. Siamo andati a cercare in Valtellina, e così abbiamo trovato la disponibilità di Claudio Introini, grande competente anche di appassimento, soprattutto per l’esperienza alla Conti Sertoli Salis per lo Sforzato».

Le bottiglie del Custoza Superiore Ca' del Magro

Le bottiglie del Custoza Superiore Ca' del Magro

Una grande evoluzione, per la Monte del Frà. E la spiegazione arriva ancora da Marica Bonomo: «Ci sono tre persone importanti, per l’azienda: mio papà, che è il visionario in vigna, mio zio che è l’uomo della cantina, e io, orgogliosa e propositiva». Un tridente che ha funzionato.

Così, in parallelo, si sono assaggiati in parallelo, tre per volta, i Custoza Superiore Ca’ del Magro annate 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2016, 2017, 2018 e 2019 e gli Amarone della Valpolicella Classico Lena di Mezzo annate 2007, 2008, 2009, 2011, 2013, 2015, 2016, 2017, e 2018.

La longevità del Custoza trova una delle sue massime espressioni nell’annata 2011, ma anche nei millesimi 2010 e 2009 (in ordine di piacevolezza). La 2014 è una bottiglia che stupisce, vista l’annata difficile, mentre tra le ultime annate la 2018 ha un notevolissimo potenziale, così come la 2019 e la 2020 che sono fin troppo giovani.

Le bottiglie dell'Amarone Classico Lena di Mezzo

Le bottiglie dell'Amarone Classico Lena di Mezzo

Per l’Amarone, il 2009 e il 2015 sono vini straordinari, dove si conciliano struttura ed eleganza, e il 2007 dimostra la longevità intrinseca di questo vino. Il 2017, per esempio, nonostante l’estate siccitosa, è riuscito a mantenere un’ottima e inattesa finezza.

Passato, presente e futuro: la voglia di stupire ancora, in casa Bonomo, non finisce qui. In attesa di nuovi progetti. Sempre con il sorriso splendente e gli occhi sognatori di Marica Bonomo.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Raffaele Foglia

giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose

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