29-06-2022

A Sip of Summer: un tour di 6 ristoranti per degustare grandi bottiglie al calice

L’iniziativa dedicata ai wine lovers permette, grazie alla tecnologia Coravin, di bere al bicchiere etichette di pregio senza dover rinunciare a nulla, visto che il costo risulta più abbordabile. Tra le location, anche il ristorante Cracco Portofino

Il ristorante di Carlo Cracco a Porfotofino - Fot

Il ristorante di Carlo Cracco a Porfotofino - Foto: Annalisa Cavaleri

Un viaggio in 6 tappe per una speciale Summer wine list da degustare al bicchiere – da oggi fino al 20 settembre - che coinvolge, sulla Riviera Ligure, il ristorante Cracco Portofino, lo storico Hotel Windsor a Laigueglia, recentemente riaperto dopo un importante restauro, il SanBrite, malga stellata a Cortina d’Ampezzo, il Morgana Lounge Bar a Cortina, il Gigi Bar sulle rive del Lago Maggiore, fino al ristorante Casa Leali a Puegnago sul Garda. Ciascun locale ha selezionato alcune importanti etichette che potranno essere degustate al calice grazie a uno degli strumenti Coravin: il Timeless, il grande “classico” che fora con un piccolo ago il sughero e permette di versare senza aprire la bottiglia, il Pivot, pensato per tappi di materiale diverso e che conserva il vino dopo aver stappato la bottiglia, lo Sparkling, che permette di conservare vini frizzanti fino a 30 giorni.

Il Coravin Sparkling, permette di conservare vini frizzanti fino a 30 giorni

Il Coravin Sparkling, permette di conservare vini frizzanti fino a 30 giorni

Si chiama A Sip of Summer by Coravin ed è il progetto che coinvolge 6 top destination per degustare al calice alcune grandi bottiglie del panorama nazionale e internazionale. Protagonista, la tecnologia unica nata negli Stati Uniti che permette – grazie a tre modelli di prodotto - di versare qualsiasi vino, in qualsiasi quantità, e preservare la vita delle bottiglie per settimane, mesi o addirittura anni. Un ottimo modo per rendere accessibili etichette pregiate, anche a chi non vuole “caricarsi” il costo dell’intera bottiglia.

Lo chef Carlo Cracco - Foto: Annalisa Cavaleri

Lo chef Carlo Cracco - Foto: Annalisa Cavaleri

Il percorso è stato inaugurato al ristorante Cracco di Portofino: «Le etichette che abbiamo scelto per il progetto raccontano il territorio con eleganza, raffinatezza e passione - afferma lo chef Carlo Cracco -. Il nostro desiderio è narrare una storia, che sia attraverso un piatto o un vino. Con Coravin vogliamo estendere questo racconto a chi ancora non lo conosce, esaltandone sostenibilità ed efficienza tecnologica».

Tra gli assaggi in abbinamento la Tartare di anguria cotta in forno con maionese al porto bruciato chips di amaranto ribes fermentato e ketchup di ciliegie, che sembra carne ma non lo è, la famosa Insalata russa caramellata in chiave ligure, cialda di zucchero aromatizzata ai capperi con maionese al basilico, patate e fagiolini, il Corzetto di tuorlo d’uovo marinato, cialda sottile con impresso il logo di Cracco, farcito con pinoli e maggiorana, il Risotto col prebuggiun, crema che miscela erbe spontanee locali, prescinsêua e triglia, L’Orto di Iva, signora che cura appunto lo spazio verde che rifornisce il locale, piatto che cambia con le stagioni e che, questa volta, era interpretato come una melanzana con fondo bruno vegetale ed erbe aromatiche.

Il Gigi bar

Il Gigi bar

La carta dei vini degustabile al calice comprende proposte come Clos Venturi Aoc Corsica, Risling Troken Van Basserman, Etna Bianco Altamora Cusumano, Rosè di Cotarella Soré, Barbaresco Bernadot Ceretto, Moscato d'Asti vignaioli di S.Stefano.

 «A Sip of Summer è un progetto in cui crediamo molto perché incarna perfettamente lo spirito di Coravin: la tecnologia al servizio della vita di tutti i giorni per rendere più accessibili anche i vini più pregiati e per supportare i professionisti del food & beverage durante la loro attività garantendo una conservazione corretta del vino ed evitando sprechi e impoverimenti sensoriali - afferma Greg Lambrecht, fondatore di Coravin –. Così vogliamo permettere ai consumatori di godersi un sorso d’estate scoprendo la varietà dell’offerta dei vini del territorio, partendo dalle location più prestigiose per arrivare nelle case di tutti gli appassionati».

Anche le altre location racconteranno il proprio carattere e il territorio di riferimento attraverso una Summer wine list appositamente studiata per l’occasione.

Risotto col prebuggiun di Cracco - Foto: Annalisa Cavaleri

Risotto col prebuggiun di Cracco - Foto: Annalisa Cavaleri

«Con passione e coraggio cerchiamo piccole realtà che valorizzino al meglio l’intero territorio italiano, rispettando le varietà, le rese e i terroir» afferma Stefano La Mantia de Il Gigi Bar di Stresa a proposito dei principi ispiratori della propria carta dei vini. Alessandro Sironi, albergatore che per anni si è dedicato al progetto di restauro dello storico Hotel Windsor a Laigueglia, per questa prima stagione propone, insieme al maître Gianmichele Fois, una carta dei vini in continua evoluzione che raccoglie le etichette delle realtà vitivinicole provenienti dalle principali regioni italiane pur mantenendo una particolare attenzione ai piccoli produttori locali. Una selezione rappresentativa delle eccellenze del territorio ma anche e soprattutto della storia e dei ricordi personali, con l'obiettivo di raccontare i valori fondanti dell'hotel: semplice raffinatezza e qualità.

A Casa Leali, sul Garda «la mescita rispecchia quella che è la filosofia della nostra carta vini, con ricercatezza e qualità. Cerchiamo sempre di proporre ai nostri clienti bottiglie speciali e mai scontate”, affermano lo chef Andrea Leali e Marco Leali, sommelier e maître di sala.

Greg Lambrecht, fondatore di Coravin

Greg Lambrecht, fondatore di Coravin

«Missione di Morgana Lounge Bar di Taormina - afferma Paolo Viola - è la salvaguardia dell’ambiente; la selezione dei vini ricade sui prodotti tipici del territorio. A questa scelta etica si mescolano marche internazionali per incontrare i gusti variegati di un pubblico vasto».

«Al SanBrite di Cortina la cantina vanta un’ampia selezione di vini per nulla casuale. Crediamo che ogni vino debba legarsi alla nostra azienda e alla filosofia che la caratterizza. I vini che abbiamo scelto per la proposta al calice sono una selezione di quelli che riteniamo essere i più rappresentativi e coerenti rispetto ai piatti dei nostri menu -  afferma la general manager e maître Ludovica Rubbini -. Utilizziamo Coravin da tempo e apprezziamo la possibilità di ridurre gli sprechi migliorando la conservazione dei vini. La sostenibilità è un tema cui siamo molto legati e per questo siamo contenti di far scoprire ai nostri clienti come conservare correttamente il vino pur mantenendo un’elevata qualità». E, quindi, godiamoci l’estate, senza bere troppo, ma bevendo bene.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Annalisa Leopolda Cavaleri

giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore

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