05-04-2022
Bibi Graetz è un artista che scopre la vocazione di produttore di vino in età più matura e questo gli permette di esprimere la sua arte attraverso i millesimi enoici. L’8 marzo 2022 è stato un giorno memorabile per aver dato vita alla degustazione mondiale di venti annate del suo iconico Testamatta.
Dal cuore di Fiesole, quartier generale di Bibi Graetz, l’8 marzo 2022 è stato un giorno memorabile per aver dato vita alla degustazione mondiale di venti annate del suo iconico Testamatta. Graetz è un artista che scopre la vocazione di produttore di vino in età più matura e questo gli permette di esprimere la sua arte attraverso i millesimi enoici. Nato e cresciuto a Firenze s’innamora delle vigne di famiglia con l’obiettivo di produrre il miglior vino al mondo con dedizione maniacale. Vigneti piantati dalla sua famiglia da molti anni, distesi tra olivi e posti su un terroir particolarmente vocato per i vitigni a bacca rossa autoctoni toscani.
Bibi Graetz
Una tecnica di vinificazione semplice: fermentazioni condotte in barrique aperte, in botti o in tini d’ acciaio, senza alcun controllo delle temperature e salassi, senza utilizzo di lieviti selezionati e utilizzando solo legni vecchi per aiutare il vino ad esprimere la sua anima. Sei follature manuali al giorno e dopo 7-10 giorni di macerazione, le differenti parcelle vengono travasate in barrique e botti di legno ove matureranno per 20 mesi.
L'eccezionale degustazione di venti annate del suo iconico Testamatta
Le uve per il Testamatta di oggi, Sangiovese in purezza, sono coltivate con una selezione comprendente i sei migliori vigneti dell’azienda a Vincigliata, Olmo, Landa, Lamole, Montefili e Siena. Proprio il millesimo 2019 ha permesso a Bibi di presentare il suo Testamatta in una veste grafica innovativa con un vino all’interno della bottiglia che possiede tutta l’eleganza di quel Sangiovese toscano equilibrato, fresco, floreale.
Cinzia Benzi
Una verticale che parte dal millesimo 2000, passione pura nei calici con speziature e note affumicate. Il 2001 si caratterizza dalle note erbacee marcate e lievi sentori mentolati che si ritrovano nella 2002, annata che Graetz definisce “disastrosa” ma il finale di liquerizia e la complessità generale lo pongono tra quelli da rivalutare. Il 2004 è un Testamatta davvero esuberante, qui il Sangiovese pesa per il 20% mentre il resto è Canaiolo. Il millesimo 2005 è 100% Sangiovese e il passo cambia, grande frutto e concentrazione. Il 2006 è stato premiato dalla rivista Wine Spectator come vino dell’ anno e la sua potenza mista a complessità e audacia ci convince e crediamo abbia ancora molto da esprimere.
Vincigliata
Il 2007 è molto concentrato mentre il 2010 svela un sorso più morbido. I 2011, 2012 e 2013 creano un trittico di Testamatta complessi ma identitari e allineati all’ idea di Graetz della sua perfezione stilistica. Con il millesimo 2015 si torna al naso carico di marasca e al sorso muscoloso sorretto da note balsamiche molto pronunciate. Il 2016 e 2018 svelano millesimi erbacei di grande energia e vigore. La sintesi del pensiero Graetz è il 2019. Il grande successo di avere i propri vini, dal settembre 2021, rilasciati sul mercato tramite La Place de Bordeaux, lo eleva tra i grandi produttori. Questo sistema di vendita, infatti, è il più elegante al mondo e viene dedicato solo alle grandi bottiglie di produttori monumentali.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.