Ilaria Bello
Couscous al curry indiano, abbacchio alla brace inversa e fluido di pasta al pomodorodi Francesco Apreda
Identità Golose Milano Brunner-Candiano: l'abbraccio Nord-Sud nel segno dell'armonia, con Relais & Châteaux
Salvatore Ferragamo, titolare de Il Borro relais & chateaux, in località Borro a Loro Ciuffenna (Arezzo)
Nel cuore della campagna Toscana c’è Il Borro, azienda agricola in cui vino e ospitalità costituiscono un binomio essenziale per la famiglia Ferragamo. Dal 1993 è di proprietà di Ferruccio Ferragamo, che la conduce con l’ausilio dei figli Salvatore e Vittoria. Mille e cento ettari, nel bacino del Valdarno Superiore, col rispetto dell’ambiente come imperativo dal 2015: la coltivazione biologica è applicata sugli 85 ettari vitati e sugli orti che circondano la tenuta. Al Borro si allevano razza Chianina e galline autoctone. Si producono olio, miele e si coltivano primizie e alberi da frutto. Da qualche anno una ventina di produttori hanno creduto nella denominazione Valdarno di Sopra, una piccola storica doc, presente già ai tempi del casato mediceo. Oggi è attualizzata in un terroir singolare, dalla forte identità toscana. Salvatore Ferragamo vive a Firenze. All’inizio del lockdown ha deciso di trasferirsi, con la famiglia, proprio al Borro. Ci racconta: «Sono sempre in viaggio, nel mondo per almeno 150 giorni l’anno. A fine febbraio mi trovavo a Firenze. Ho compreso subito che la situazione non si sarebbe risolta presto. Con mia moglie e i miei figli ci siamo trasferiti subito in azienda. I miei ragazzi hanno continuato le loro lezioni scolastiche mentre io ho potuto, in primis, mettere in sicurezza il nostro personale. Abbiamo chiuso l’albergo diffuso e le suite. La cantina è sempre rimasta attiva e il lavoro in campagna non si è mai fermato. Pensiamo di rimanere chiusi fino alla fine di giugno, qui gli spazi non ci mancano. Abbiamo tre ristoranti e la possibilità di offrire una cucina, a norma, soprattutto per le ville che sono perfette per questa imposizione del distanziamento sociale». Come affrontate le tematiche della sicurezza? Provvediamo ogni giorno alle sanificazioni in tutta l’azienda agricola. Con i collaboratori abbiamo studiato un protocollo di accoglienza per gli ospiti che verranno. Ci saranno gli spazi per permettere di accreditarsi con disponibilità di mascherine, gel igienizzanti e un personale preparato a non rendere il passaggio ingessato. L’ospitalità è nel nostro dna e la nostra filosofia di sostenibilità è applicata, da sempre, a tutto il nostro quartier generale. Produciamo energia pulita. Io non faccio più il pendolare da Firenze, inquino meno, consumo meno carburante e mi posso applicare con maggiore dedizione di prima a quest’azienda. La passione per la nostra attività ci guida nel fare scelte responsabili ma non possiamo fermarci.
Villa Casetta de Il Borro relais & chateaux (foto Francesca Pagliai)
Cassetta estiva
Vittoria Ferragamo (foto Marco Badiani)
Salvatore, Vittoria e Ferruccio Ferragamo
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Ferruccio, Vittoria e Salvatore Ferragamo
Vista magnifica sul Ponte Vecchio di Firenze da uno dei tavoli esterni del ristorante Borgo San Jacopo dell'Hotel Lungarno, che fa parte della Lungarno Collection (a Firenze, Roma e presto anche a Milano) del gruppo Ferragamo
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo